Guida alle scommesse Giro d’Italia 2024 e ai migliori siti

È uno degli appuntamenti più amati e aspettati dagli appassionati, nonché una delle competizioni più in vista del nostro paese. In questa guida sulle scommesse Giro d’Italia, vi forniremo tutte le informazioni per puntare e vincere sulla Corsa Rosa. Passeremo in rassegna i migliori bookmaker sui quali giocare, calcoleremo i principali payout, vedremo promo e scommesse live, i mercati più quotati e consigli e notizie che vi permetteranno di creare la vostra strategia.

Riccardo Morelli: fondatore ed ex direttore di sitiscommesse.com
Scritto da: Riccardo Morelli
Mattia De Santis: direttore di sitiscommesse.com
Ultima modifica di: Mattia De Santis
Aggiornato il: 26.03.2024

I bookmaker qui sopra sono quelli che hanno una marcia in più e vi permetteranno di scommettere sul Giro d’Italia nel migliore dei modi. Ottimi payout, scelta mercati, sezione live competitive… ognuno di voi avrà 1 o 2 elementi must che non possono mancare nell’operatore di riferimento, per questo vi elenchiamo qui i punti di forza della nostra top 10.

Top siti scommesse sportive sul Giro d’Italia per categoria
🏆 Top bookmaker Giro d’Italia 2024 Planetwin365
📈 Numero mercati Giro d’Italia Sisal
⚡ Per le scommesse live sul Giro bwin
🚴 Payout Testa a testa tappa William Hill
🏅 Scommesse antepost sul Giro SNAI
📊 Blog e news aggiornate Betway
🎁 Promo e bonus Giro d’Italia Eurobet
⬆️ Quote maggiorate sul ciclismo NetBet
📱 Per scommettere da app Betclic
🆕 Nuovo sito scommesse Giro d’Italia BetFlag

Scommettere sul Giro d’Italia: la scelta dei bookies

Quali criteri bisogna prendere in considerazione quando si sceglie il sito giusto per le scommesse sul Giro d’Italia 2024? Le variabili da considerare sono tante: è necessario fare attenzione anche ai minimi dettagli, quelli che possono fare la differenza, visto l’alto livello che hanno raggiunto i bookmaker italiani negli ultimi anni. Di seguito vi presentiamo una breve lista con i principali fattori che possono farci da guida in questo processo di selezione.

I criteri riportati qui sopra sono gli stessi che abbiamo seguito anche noi e che hanno guidato la nostra disamina. Si tratta di dati quantificabili, per ciò stesso molto importanti anche al fine di redigere una graduatoria oggettiva. Payout e quote, golose promozioni dedicate al Giro, numero di tipologie di scommessa e possibilità di puntare live e da app mobile sulle tappe sono dati dai quali uno scommettitore, oggi come oggi, non può proprio prescindere. Nei prossimi paragrafi analizzeremo uno per uno tuti questi fattori, cercando di scendere nei dettagli.

Il valore dei payout e delle quote

Tutti noi speriamo di scommettere per vincere interessanti somme di denaro, oltre che per divertirci. Per questo motivo abbiamo messo i payout e le quote in cima alla lista delle cose a cui fare attenzione. Un breve riassunto per i non addetti ai lavori: i payout sono delle percentuali che si ricavano dalle quote e indicano il ritorno economico dello scommettitore. Nella home page spieghiamo come calcolare i payout, qui ci limitiamo a dire che più si avvicinano a quota 100%, più alta sarà la vincita. Di seguito abbiamo compilato una tabella che ci indica le percentuali dei migliori bookmaker sul Giro d’Italia.

Le promozioni dedicate al Giro più amato dagli italiani

A maggio, per tre settimane, l’Italia tutta si ferma per il passaggio della mitica carovana rosa. È quindi inevitabile che i migliori operatori .it dedichino al Giro d’Italia promozioni ad hoc interessanti e golose. In cosa consistono generalmente queste promozioni? Ne esistono di tipi molto diversi tra loro: alcune prevedono quote potenziate su alcuni corridori, altre consentono di scommettere sulla corsa rosa con “l’assicurazione”, ovvero di ricevere il rimborso delle giocate perdenti fino ad una quota prestabilita (ad esempio 20-30€).

Altre ancora consentono di inserire mercati sul Giro negli accumulatori che usufruiscono dei bonus multipla. Ricordiamo, infine, che tutti gli operatori che abbiamo riportato in questa guida consentono di giocare il bonus di benvenuto su questo avvenimento.

Bookmaker Giro d’Italia: puntare live sulle tappe

Piazzare una scommessa Giro d’Italia in modalità live è un tipo di giocata che sta prendendo sempre più piede tra gli appassionati italiani. La passione per la corsa rosa unita all’adrenalina che le scommesse in tempo reale regalano, creano un connubio difficilmente ripetibile. I migliori bookmaker che abbiamo selezionato in questa nostra guida offrono tutti la possibilità di scommettere in tempo reale sul Giro.

Vi segnaliamo alcuni mercati interessanti oltre al classico vincitore di tappa, come ad esempio la possibilità di puntare su chi andrà a podio o chi sarà maglia rosa al termine della frazione, ed anche per questo motivo sono stati da noi scelti tra i top. Per quanto riguarda invece lo streaming live della corsa, le dirette tv della Rai e di Eurosport coprono l’evento con tante ore di programmazione, ma è possibile seguire le fasi salienti delle diverse tappe anche nei palinsesti di alcuni siti scommesse.

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Un laptop, uno smartphone e un tablet connessi ad un sito di scommesse con live streaming di ciclismo

Le tipologie di giocata sul Giro: più qualità che quantità

Il mondo delle scommesse è bello anche perché diventa ogni anno sempre più vario e le possibili tipologie di giocata permettono allo scommettitore di giocare anche con la fantasia. Per questo motivo abbiamo deciso di premiare i bookmaker che offrono un ventaglio di scommesse di ciclismo sul Giro d’Italia più ampio.

Non si tratta infatti solo di pronosticare il vincitore di tappa: i siti scommesse ciclismo offrono sempre più mercati e gli operatori presenti in questa guida fanno a gara a inventarne sempre di nuovi. Abbiamo quindi ritenuto che anche questo fattore fosse da inserire tra i criteri che hanno guidato la nostra analisi.

I principali mercati scommessa e le loro statistiche

Come abbiamo appena visto, esistono tanti mercati diversi per scommettere sulla Corsa Rosa. Nei prossimi paragrafi abbiamo deciso di conoscerli un po’ più a fondo, spiegando il funzionamento di quelli più diffusi e giocati da chi ama scommettere sul Giro d’Italia. Abbiamo deciso quindi di suddividerli in due grandi categorie: le tipologie di giocata sulle singole tappe e quelle invece cosiddette antepost, ovvero le giocate sulla classifica finale.

I mercati sulle singole tappe

Le tappe sono le frazioni nelle quali è suddiviso ogni Giro d’Italia: generalmente ne vengono disputate 21, la cui somma dei tempi costituisce poi la classifica finale della corsa. È possibile scommettere su ogni singola tappa per un grande numero di mercati diversi, che vanno dal vincitore di giornata, al podio, ai testa a testa e via dicendo. Nei prossimi paragrafi passeremo in rassegna i mercati principali sulle singole frazioni, snocciolando anche qualche interessante statistica che riguarda le edizioni passate della corsa rosa.

Un ciclista in azione e il logo di Sisal
Il migliore sulle singole tappe

Tanti mercati diversiQuote di buon livello

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Vincitore di tappa: chi alzerà le braccia al cielo sul traguardo di giornata?

Pronosticare chi riuscirà a vincere una frazione singola del Giro, detta tappa, che si svolge nel corso di una giornata, non è affatto semplice. A differenza del successo finale della corsa, i pretendenti sono tantissimi e le variabili da considerare sono molteplici. La prima cosa da fare è considerare il tipo di tappa che i ciclisti si apprestano ad affrontare.

La distinzione principale viene fatta tra tappe in linea e a cronometro, che andremo ad analizzare meglio in seguito. Poi è molto importante considerare l’altimetria del percorso della giornata: qui sotto riportiamo un’immagine dell’altimetria della quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2023 Sierre – Cassano Magnago. L’arrivo il giorno prima a Cans Montana e la partenza a Sierre (Svizzera), è l’unico “sconfinamento” previsto nel giro, che toccherà 17 delle 20 regioni d’Italia.

L’altimetria del Giro d’Italia 2023

Ogni genere di frazione ha i suoi specialisti: le tappe pianeggianti sono appannaggio dei velocisti, quelle di montagna sono terreno di caccia degli scalatori, mentre quelle con un percorso misto, fatto di salite non lunghe ma frequenti (“mangia e bevi” in gergo ciclistico) sono spesso adatte a finisseur, i corridori con caratteristiche da classiche di un giorno.

A differenza del percorso del Tour de France, nel Giro l’altimetria prevede arrivi in salita già nel corso della prima settimana. Queste prime asperità di solito non rivelano chi vincerà la corsa rosa, ma invece chi deve abbandonare le velleità di trionfo finale.

Testa a Testa: metti i campioni gli uni contro gli altri

Se vi fosse capitato di aprire la pagina delle giocate di tappa di un bookmaker Giro d’Italia, avrete sicuramente notato il mercato Testa a testa. Con questo nome viene chiamata una tipologia di puntata molto diversa rispetto a quella con lo stesso nome che riguarda le scommesse sul basket. Aprendo il mercato, ci troviamo davanti a degli accoppiamenti di ciclisti: in pratica bisogna pronosticare quale tra i due ciclisti taglierà per primo il traguardo di giornata.

Il Giro è una corsa che ha sempre vissuto su grandi dualismi e per questo motivo troviamo il mercato Testa a testa particolarmente affascinante. I duelli Pantani-Tonkov, Saronni-Moser e, tornando indietro nel tempo, il miglior confronto diretto tra campioni, quello Coppi-Bartali, rivivono tutti in questo epico mercato.

La rivalità più importante della storia del Giro d’Italia, quella tra Fausto Coppi e Gino Bartali, con i dettagli delle vittorie nella corsa rosa

Le giocate antepost sul Giro

Le scommesse sul vincitore del Giro d’Italia in modalità antepost chiedono di pronosticare prima dell’inizio della competizione, o anche durante il suo svolgimento, l’esito di alcune classifiche e di alcuni avvenimenti. Il più importante è, ovviamente, il pronostico su chi indosserà la maglia rosa al traguardo finale. Nei prossimi paragrafi vediamo una per una le classifiche su ci si può scommettere, ciascuna contrassegnata dalla maglia corrispondente.

  • La maglia rosa del Giro d’Italia

    Il vincitore della classifica generale

    La maglia rosa è ormai diventata un simbolo nazionalpopolare italiano. Nel corso del Giro d’Italia contrassegna, a partire dall’edizione 1931, il leader della classifica generale all’interno del gruppo. Qualsiasi corridore sogna di indossarla e portarla sulle spalle fino al traguardo dell’ultima tappa. Di solito, il vincitore finale del Giro viene fuori da un lotto di cinque-sei corridori e difficilmente outsider riescono a prevalere. Attenzione però a variabili come cadute, crisi di fame o controlli antidoping, che possono mettere fuori causa anche i favoriti più sicuri.

  • La maglia azzurra del Giro d’Italia

    Il leader della classifica degli scalatori

    La maglia azzurra contraddistingue il leader della classifica della montagna, detta anche degli scalatori. Per conquistare questa maglia, che nel 2012 ha sostituito la storica casacca verde, bisogna conquistare punti transitando per primi, o piazzarsi, nei traguardi intermedi posti al termine delle salite della corsa. I Gran Premi della Montagna possono essere di quarta, terza, seconda o prima categoria, mentre la Cima Coppi, che contraddistingue il passaggio della corsa alla quota più alta, assegna il punteggio più alto di tutti. Sono ovviamente gli scalatori i principali indiziati a vincere questa classifica.

  • La maglia ciclamino del Giro d’Italia

    Il leader della classifica a punti

    La maglia ciclamino è una delle più ambite dai “girini”, in quanto identifica il leader della classifica a punti. Per aggiudicarsi questo riconoscimento bisogna guadagnare punti sul traguardo finale di ogni tappa o nei traguardi volanti, posti in zone intermedie di ogni frazione. Non tutti i traguardi finali di tappa assegnano gli stessi punteggi: le frazioni pianeggianti danno più punti ai corridori rispetto a quelle di montagna. Ne consegue quindi che la maglia ciclamino viene, di norma, indossata dai migliori velocisti della corsa. Per chi scommette il problema risiede però nel pronosticare anche se il velocista in questione riuscirà a superare le tappe alpine senza ritirarsi o finire fuori tempo massimo.

  • La maglia bianca del Giro d’Italia

    Il vincitore della graduatoria dei giovani

    La maglia bianca, introdotta a partire dal 1976 fino al 1994 e poi ancora a partire dal 2007, contraddistingue il miglior ciclista under 25 della classifica generale della corsa rosa. A contare ai fini di questa graduatoria è quindi il tempo totale, proprio come per la maglia rosa, ma con la discriminante dell’età anagrafica. Indovinare questo mercato antepost può non essere semplice, visto i candidati a questo successo sono meno conosciuti di quelli che puntano al primo posto. Tuttavia, seguendo le gare di preparazione al Giro e visitando qualche forum specializzato, ci si può fare un’idea di quali giovani potranno dire la loro anche sulle strade della corsa rosa.

Le strategie per scommettere sul Giro d’Italia

Piazzare una scommessa sul Giro d’Italia richiede conoscenze di ciclismo approfondite e l’impiego di tattiche diverse rispetto alle classiche strategie sulle scommesse calcio. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare uno spazio ad alcune dritte che è importante tenere in considerazione quando si punta su una corsa a tappe come questa.

  • Valuta il percorso e i protagonisti

    La prima cosa da fare è concentrarsi sul percorso e sui protagonisti della gara. Le tappe pianeggianti saranno molto probabilmente appannaggio dei velocisti: è importante scoprire quali sono i migliori sprinter del gruppo e tenere in considerazione le squadre che li piloteranno alla volata finale. Le tappe di montagna invece vanno studiate attentamente: se l’arrivo viene piazzato in cima a una salita, la vittoria della frazione andrà sicuramente ad uno scalatore puro, mentre se al termine dell’ultima ascesa c’è ancora da affrontare molta strada, è possibile che le carte in tavola cambino.

  • Segui gli “antipasti” della corsa rosa

    Per avere un’idea di quali ciclisti possono avere più chances in questo tipo di percorso, può, ad esempio, essere una buona idea studiare come sono andate le cose al Tour of the Alps, breve corsa a tappe che si corre poco prima della corsa rosa tra Trentino e Alto Adige, con salite durissime che spesso vengono affrontate anche durante il Giro. Anche la Tirreno-Adriatico è un ottimo banco di prova: attenzione però a non darle troppo peso, altrimenti si finisce a marcare a uomo Roglic come Nibali al Giro 2019.

  • Vaglia lo stato di forma dei campioni

    Tenete poi sempre in considerazione altri elementi importanti, come la condizione fisica o le predisposizioni di ogni corridore. Un ciclista che in una tappa molto dura fa un’impresa, rimanendo in fuga a lungo, il giorno dopo probabilmente non sarebbe in grado di ripetere l’exploit, pagando la stanchezza. Alcuni corridori poi sono devi veri diesel e entrano in condizione nella settimana del Giro, come ad esempio il nostro Vincenzo Nibali: la corsa infatti si fa più dura, più chilometri di salite si sono accumulati nelle gambe dei corridori.

  • Occhio alle possibili fughe

    In ognuna delle 21 tappe (escluse, per ovvie ragioni quelle a cronometro) partono delle fughe. Alcune possono arrivare fino al traguardo, altre invece hanno probabilità di riuscita quasi nulla. Se volete scommettere sui vincitori di giornata, puntate sui velocisti nelle prime tappe completamente pianeggianti: il gruppo arriverà quasi di sicuro compatto al traguardo. Nelle tappe di montagna invece è più probabile che le fughe vadano in porto: la maglia rosa le lascerà partire, sapendo che queste ruberanno gli abbuoni ai suoi rivali.

Giro d’Italia e scommesse, storia di un grande amore

Quella del Giro d’Italia è una storia ultracentenaria, che si è però soltanto da poco intrecciata con quella delle nostre amate scommesse. La corsa rosa nacque nel lontano 1909 grazie ad un’idea del giornalista Tullo Morgagni, con un annuncio sulla Gazzetta dello Sport, giornale che organizza la manifestazione sin dalla sua prima edizione e che riuscì ad anticipare di poco un’iniziativa simile del Corriere della Sera.

Tra il 1915 e il 1918 la corsa conobbe un’interruzione a causa della Prima guerra mondiale, per poi riprendere con ancora più entusiasmo ed entrare finalmente nell’immaginario collettivo degli italiani, con le imprese di Girardengo e Binda prima e Coppi e Bartali poi. La Seconda guerra mondiale costrinse ad una seconda pausa la manifestazione, che da allora in poi si è disputata senza interruzioni. Nel 1950, Koblet è il primo straniero a scrivere il suo nome nell’albo d’oro del Giro d’Italia.

Le tappe principali della storia del Giro d’Italia e delle scommesse

Dopo di lui arriveranno tanti altri campioni stranieri, il dualismo Merckx-Gimondi tra anni ‘60 e ‘70 e quello Saronni-Moser, inframezzato dalle vittorie di Hinault. Gli anni ‘90 vedono i duelli di Bugno, Chiappucci e Indurain, ma è Marco Pantani a dare nuova linfa alla passione per la Corsa Rosa. Nel 1999 però a Madonna di Campiglio il Pirata viene escluso dal Giro a causa dell’ematocrito alto. Sospetti di un coinvolgimento delle puntate clandestine organizzate dalla malavita in questo fatto hanno forse spinto alla liberalizzazione delle scommesse sul Giro d’Italia, avvenuta di fatto nel 2002.

Alcuni siti da non usare per giocare sulla corsa rosa

In questa pagina vi abbiamo presentato i migliori siti da usare per scommettere sul Giro d’Italia e vi abbiamo anche spiegato i motivi per i quali li abbiamo selezionati. Siamo giunti quasi alla fine di questa recensione ed è arrivato il momento di parlarvi invece dei bookmaker che invece sconsigliamo se avete intenzione di puntare sulla corsa rosa. Innanzitutto, tenetevi alla larga da tutti quei bookmaker sprovvisti di licenza ADM. Se nella loro home page non rintracciate il simbolino dell’Agenzia e non vedete il numero di concessione, beh, allora molto probabilmente quell’allibratore è illegale e giocandoci potreste avere molti problemi.

Anche restando nell’ambito dei bookies legali, non sono tutti uguali se vogliamo puntare sulla nostra corsa a tappe preferita: alcuni operatori, pur essendo di qualità, preferiscono puntare su altri sport, come il tennis o sui mercati dei siti scommesse ippica, e trascurano un po’ il ciclismo. In questi casi potreste trovarvi con pochi mercati da utilizzare e quote non all’altezza delle aspettative.

La carta d’identità del Giro d’Italia

Il Giro d’Italia in breve
Il percorso del Giro d’Italia
Nome: Giro d’Italia
Prima edizione: 1909
Tappe: 21
Categoria: Uomini Elite, UCI World Tour
Sito web: www.giroditalia.it
Organizzatore: RCS Sport
Direttore di corsa: Mauro Vegni
Partecipanti: 176
Squadre: 22
Periodo dell’anno: Maggio

Il Giro d’Italia è nato nel lontano 1909 ed è entrato ormai nell’immaginario collettivo del nostro Paese. Si tratta forse della seconda competizione sportiva organizzata in Italia per importanza dopo la Serie A di calcio. I campioni che l’hanno vinto, la terminologia, il lessico e i simboli che lo compongono, a cominciare dalla maglia rosa, hanno avuto un ruolo storico nel Novecento italiano e continuano a svolgerlo anche oggi.

Si tratta della seconda corsa a tappe più importante della stagione ciclistica dopo il Tour e l’unica insieme a questo e alla Vuelta a Espana a disputarsi su un arco di tre settimane. Generalmente vengono disputate 21 tappe, intervallate da 2 giorni di riposo in due momenti distinti della corsa: di queste tappe, tre sono di solito cronometro, delle quali una è un prologo della corsa.

L’organizzazione della corsa è gestita da RCS Sport, la casa editrice della Gazzetta dello Sport, storico giornale sportivo che ha gestito la corsa fin dalla sua fondazione. Dal 2012, il direttore della corsa è Mauro Vegni, subentrato ad Angelo Zomegnan. Possono partecipare al Giro d’Italia 22 squadre, ciascuna composta da 8 corridori (erano 9 fino al 2017), per un totale di 176 ciclisti al via della prima tappa. Di queste squadre, 18 sono quelle appartenenti all’Uci Pro Tour, mentre altre quattro ricevono delle apposite wild card da parte dell’organizzazione.

La corsa rosa parte di solito verso inizio maggio e si conclude verso fine mese, dopo che la carovana ha percorso la bellezza di quasi 3.500 chilometri. Nel 2020, il Giro d’Italia è stato corso in via eccezionale nel mese di ottobre, a causa del rinvio dovuto alla pandemia di Covid-19: la corsa, nonostante avversità metereologiche e sanitarie, è riuscita comunque a raggiungere il traguardo finale di Milano.

Le tipologie di tappe previste

Le singole frazioni che i ciclisti devono affrontare nel corso delle tre settimane di gara non sono tutte uguali e per piazzare scommesse sul vincitore del Giro d’Italia bisogna conoscerle a fondo. Oltre alla distinzione tra tappe di pianura, di media e alta montagna, possiamo distinguere altri tre generi di frazioni intermedie: le tappe in linea, le cronometro e le cronosquadre. Nei prossimi paragrafi vedremo per ciascuna di queste alcuni dettagli importanti.

  • Il gruppo durante una tappa del Giro d’Italia

    Le tappe in linea

    Le tappe in linea sono il tipo di frazione più diffuso nel corso di un Giro. Possono essere di lunghezza variabile, di solito intorno ai 170-180 chilometri, ma è capitato che superassero anche i 200. A livello altimetrico sono generalmente molto varie, tappe pianeggianti, che caratterizzano di solito la prima settimana e l’ultima tappa, la cosiddetta passerella finale, e tappe di media e alta montagna, che scollinano sui più suggestivi passi di Appennini e Alpi, concentrate nella seconda e terza settimana di gara, spesso in corrispondenza dei weekend.

  • un ciclista impegnato in una cronometro individuale nel corso del Giro d’Italia

    Le cronometro individuali

    Nel corso di un’edizione del Giro vengono affrontate sempre due o più cronometro individuali. La lunghezza di queste tappe è molto variabile: può andare dai 7-8 chilometri di un cronoprologo (la minicrono che di solito inaugura le tre settimane di corsa) o i 15 di una cronoscalata, il cui percorso è quasi interamente composto da salita, per arrivare a sfiorare i 50 chilometri delle classiche crono pianeggianti. In queste frazioni i ciclisti partono uno per volta a distanza di pochi minuti uno dall’altro. Sono queste frazioni, insieme alle tappe di alta montagna, a fare di solito la differenza nell’assegnazione della maglia rosa.

  • Una squadra impegnata in una cronosquadre al Giro d’Italia

    Le cronosquadre

    Un altro genere di tappa che si può seguire durante un’edizione del Giro d’Italia è la cronometro a squadre. A differenza delle classiche corse contro il tempo, nelle cronosquadre i corridori gareggiano suddivisi per team di appartenenza. Per un corridore che punta alla classifica generale è quindi molto importante avere in squadra alcuni cronoman di qualità e anche questo fattore è da valutare nelle scommesse sul vincitore del Giro d’Italia. Non in tutti Giri si ha una tappa di questo tipo: tra il 1988 e il 2006 si ebbero addirittura 17 edizioni senza cronosquadre. A volte la corsa contro il tempo a squadre viene posta come prima tappa. In questi casi, è il ciclista di quel team che per primo ha tagliato il traguardo a indossare la maglia rosa.

I più grandi campioni del presente e del passato della corsa rosa

Il Giro d’Italia è una delle corse di ciclismo più importanti del mondo: sulle strade della nostra Penisola si sono da sempre sfidati i più grandi campioni su pedali della storia e ancora oggi possiamo ammirare dai nostri marciapiedi e dai nostri balconi il top a livello mondiale. In questo capitolo passeremo in rassegna i più forti corridori di oggi e di ieri a contendersi la maglia rosa.

I vincitori delle ultime cinque edizioni

Scorrere il recente albo d’oro del Giro d’Italia significa passare in rassegna il meglio che il ciclismo può offrire. Nella tabella che segue sono riportati tutti i vincitori delle ultime cinque edizioni della competizione, con i distacchi dal secondo e terzo classificato. Tanto Regno Unito e Sudamerica, con gli unici italiani sul podio Damiano Caruso e Vincenzo Nibali, ultimo italiano ad aver vinto la corsa rosa nel 2016. Si tratta di un autentico olimpo di campioni da corse a tappe.

Da notare il sempre nutrito contingente di ciclisti colombiani molto competitivi, con Quintana, Angel Lopez, e Uran. Nel 2022 si è imposto l’australiano Jai Hindley, con il nostro Nibali che per un soffio non è riuscito a salire sul podio.

Anno Vincitore Distacco Secondo Distacco Terzo
2022 Australia Jai Hindley 01’18” Ecuador Richard Carapaz 3’24” Spagna Mikel Landa
2021 Colombia Egan Bernal 01’29” Italia Damiano Caruso 04’15” Regno Unito Simon Yates
2020 Regno Unito Tao Geoghegan Hart 00’39” Australia Jai Hindley 01’29” Paesi Bassi Wilco Kelderman
2019 Ecuador Richard Carapaz 01’05” Italia Vincenzo Nibali 02’30” Slovenia Primož Roglič
2018 Regno Unito Chris Froome 00’46” Paesi Bassi Tom Dumoulin 04’57” Colombia Miguel Angel Lopez

I ciclisti favoriti per il Giro

Ma chi sono i ciclisti più attesi della prossima edizione del Giro d’Italia? Nei cinque box che seguono abbiamo selezionato i cinque top rider che hanno le maggiori chances di essere protagonisti, sia per quanto riguarda la classifica generale, che per le tappe a cronometro e le grandi volate di gruppo.

  •  Il ciclista Egan Bernal

    Egan Bernal

    Dopo aver vinto a sorpresa il Tour del 2019, Egan Bernal, colombiano classe 1998 della INEOS, ha fatto suo anche il Giro del 2021. Costretto a saltare il Giro nel 2022 per problemi fisici, quest’anno potrebbe tornare a trionfare.

  • Il ciclista Damiano Caruso

    Damiano Caruso

    Complice il ritiro del suo capitano Landa, al Giro 2021 Caruso, a 33 anni, è stato capitano per la prima volta: secondo posto finale e tappa regina vinta. Anche lui ha dato forfait lo scorso anno ma in questo 2023 ha l’obiettivo di tornare a podio e con il ritiro di Nibali, le speranze azzurre sono tutte nelle sue gambe.

  • Il ciclista Geraint Thomas

    Geraint Thomas

    Il gallese della Ineos è un veterano del ciclismo con i suoi quasi 37 anni d’età. Ha vinto il Tour de France nel 2018, era favoritissimo per il Giro del 2020, ma una caduta per una borraccia lo mise ko nella tappa sull’Etna. Quest’anno torna con tutti i favori dei pronostici.

  • Il ciclista Primoz Roglic

    Primoz Roglic

    Ex saltatore con gli sci, Primoz Roglic sulle due ruote ha fatto vedere già grandi cose: quarto al Tour 2018 e terzo al Giro 2019. Dopo un 2022 caratterizzato dagli infortuni, torna al Giro più carico che mai.

  • Il ciclista Remco Evenepoel

    Remco Evenepoel

    Il giovanissimo belga, classe 2000, è il favorito dai bookies. Lo scorso anno si è aggiudicato 2 tappe della Vuelta e si è laureato campione del mondo vincendo la prova in linea in Australia.

Le leggende del passato

La storia leggendaria del Giro è stata scritta anche dai campioni che si sono affrontati sulle strade di casa nostra nelle oltre cento edizioni della corsa. Vicende di sport, gesta eroiche e rivalità personali si sono intrecciate negli anni con la storia recente del nostro Paese. Nelle immagini a scorrimento che trovate qui sotto abbiamo voluto immortalare cinque campioni che tra tutti si sono distinti fino ad oggi.

Ne mancano tanti, anche importanti, che per ragioni di spazio non abbiamo potuto inserire, partendo da Girardengo, passando per Bartali, Magni, Gaul, Anquetil, Gimondi, Moser, Saronni, Hinault, Bugno, Indurain, per arrivare quasi ai giorni nostri con Simoni, Basso ed il compianto Scarponi.

I campioni che hanno scritto la storia del Giro
  • Il ciclista Marco Pantani in maglia rosa 1/5 Marco Pantani Dalla prima vittoria sul traguardo di Merano nel 1994 fino all’ultimo scatto verso la Cascata del Toce nel 2003, tutte le imprese del Pirata al Giro (che ha vinto nel 1998) sono nella leggenda di questa competizione, inclusi otto successi di tappa, tutti in alta montagna.
  • Il ciclista Fausto Coppi in bicicletta 2/5Fausto Coppi Il “Campionissimo” di Tortona ha legato a filo doppio la sua storia a quella della corsa rosa coi suoi cinque successi finali tra il 1940 e il 1953, conditi da 31 giorni in maglia rosa e 22 vittorie di tappa, tra le quali la più bella e epica resta la Cuneo-Pinerolo del 1949.
  • Il ciclista Alfredo Binda in bicicletta 3/5 Alfredo Binda “Il Signore della Montagna” fu il primo campione nazionalpopolare del Giro, dominatore di cinque edizioni della corsa e a lungo primatista di successi di tappa (41). Vinse 12 tappe su 15 nel 1927: per manifesta superiorità fu pagato per non partecipare all’edizione 1930.
  • Il ciclista Alberto Contador in maglia rosa 4/5 Alberto Contador “El Pistolero” di Madrid è uno dei più grandi campioni della corsa rosa degli ultimi anni. Due vittorie della classifica generale per lui senza mai vincere una tappa, più una revocata nel 2011 (successo poi andato a Scarponi). Forse lo straniero più amato dal pubblico italiano.
  • Il ciclista Eddy Merckx impegnato in salita 5/5 Eddy Merckx Merckx tenne fede al suo soprannome di “cannibale” anche al Giro: cinque edizioni vinte tra il 1967 e il 1974, 77 giorni complessivi in maglia rosa e 25 successi. Una vera e propria tirannide la sua, con l’impresa di Andalo del 1973 (ma anche la cacciata per doping del 1969).

I campioni che hanno vinto più volte la classifica finale

Anche se tra le grandi leggende del Giro figurano atleti che di corse ne hanno vinta solo una, come Marco Pantani, è innegabile che aver indossato la maglia rosa più volte sul traguardo finale aiuta di per sé a entrare nell’Olimpo di questa corsa. Abbiamo voluto allora riportare anche la classifica dei plurivincitori della gara a tappe di casa nostra.

In testa a questa speciale graduatoria troviamo i nomi di ciclisti senza tempo: con 5 vittorie finali primeggiano infatti Alfredo Binda, Fausto Coppi e il cannibale Eddy Merckx. Con tre vittorie troviamo invece un gruppo di ciclisti ben assortito, composto dagli italiani Galetti, Brunero, Bartali, Magni, Gimondi e dal francese Hinault, la cui ultima vittoria risale al 1985. Dopo di lui, nessuno è più riuscito a vincere il Giro d’Italia per più di due volte.

Ciclista Nazionalità Vittorie Anni
Alfredo Binda Italiano 5 1925, 1927, 1928, 1929, 1933
Fausto Coppi Italiano 5 1940, 1947, 1949, 1952, 1953
Eddy Merckx Belga 5 1968, 1970, 1972, 1973, 1974
Carlo Galetti Italiano 3 1910, 1911, 1912
Giovanni Brunero Italiano 3 1921, 1922, 1926
Gino Bartali Italiano 3 1936, 1937, 1946
Fiorenzo Magni Italiano 3 1948, 1951, 1955
Felice Gimondi Italiano 3 1967, 1969, 1976
Bernard Hinault Francese 3 1980, 1982, 1985

I più interessanti record dei ciclisti in rosa

Non sono solo le vittorie finali della corsa tra i record più interessanti della corsa rosa. A chi ama scommettere sul Giro d’Italia potrebbero infatti interessare numerose altre statistiche relative a successi di tappa, giorni in maglia rosa, partecipazioni alla competizione e via dicendo. Nei box informativi che seguono abbiamo raccolto i quattro primati che secondo noi sono i più significativi e unici nella storia ultracentenaria della corsa.

  • Re Leone e il record di vittorie di tappa

    Mario Cipollini è stato tra i ciclisti italiani più amati a cavallo degli anni ‘90 e 2000 e lo deve, oltre che al suo carattere istrionico ed esuberante, anche alla capacità di entusiasmare con regali volate di gruppo. Lo sprinter di Lucca, oltre ad aver vinto in carriera anche un mondiale, una Milano-Sanremo e tre Gand-Wewelgem, detiene infatti il primato assoluto di successi di tappa al Giro. Sono 42 le tappe vinte dal Re Leone tra il 1989 e il 2003, col picco dell’edizione 2002, quando riuscì a vincere 6 volate di gruppo. Il record precedente apparteneva, fin dagli anni ‘30, ad Alfredo Binda, che si era fermato a 41 vittorie.

  • Il cannibale con più giorni in maglia rosa

    Eddy Merckx, ancora lui. Oltre a detenere il record di edizioni vinte (in coabitazione con Binda e Coppi), il cannibale belga si può fregiare di molti altri primati relativi alla corsa rosa. Tra questi quello più significativo riguarda i giorni totali passati con indosso l’ambito simbolo del primato. Su otto partecipazioni totali al Giro d’Italia tra il 1967 e il 1976, Merckx indossò la maglia rosa per un totale di 77 giorni, un primato quasi inavvicinabile per chiunque. Calcolatrice alla mano, significano quasi quattro edizioni complete della corsa passate da leader della carovana: mai soprannome fu più giustificato.

  • Bugno, leader dalla prima all’ultima tappa

    Vincere un Giro d’Italia è di per sé già un’impresa che proietta un corridore nella leggenda del ciclismo, ma portare la maglia rosa fino al traguardo finale, dopo averla indossata ininterrottamente dalla prima tappa in poi, è un gesto che ha quasi dell’eroico. È accaduto infatti solo 4 volte nella storia: protagonisti furono Girardengo (1919), Binda (1927), Merckx (1973) e Gianni Bugno (1990). Il ciclista brianzolo è stato l’ultimo ad avere per tre settimane tutti gli occhi del gruppo, della carovana, dei giornalisti e dei tifosi puntati addosso, in un’edizione in cui riuscì a vincere due tappe più il cronoprologo.

  • Arrivare al traguardo finale non è uno scherzo

    Più di 3.500 chilometri da affrontare in tre settimane, quasi 50.000 metri di dislivello totali da superare, oltre a caldo, freddo, pioggia, vento o addirittura neve, cadute, forature e chi più ne ha più ne metta. Anche solo portare a termine un Giro d’Italia, senza finire fuori tempo massimo, è un’impresa da eroi. C’è chi ci è riuscito addirittura 16 volte su un totale di 18 partecipazioni tra il 1967 e il 1985: stiamo parlando del varesino Wladimiro Panizza, scalatore puro, che corse contro Merckx, Gimondi, Hinault. Collezionò 8 piazzamenti tra i primi dieci in classifica generale, con l’acuto del secondo posto del 1980.

Curiosità in rosa

Siamo arrivati ormai davvero al termine di questa recensione, nella quale abbiamo passato sotto la lente di ingrandimento tutto quello che riguarda il Giro d’Italia e le scommesse. È il momento di lasciarci, non prima però di avervi raccontato ancora qualche aneddoto e curiosità che riguardano la mitica corsa organizzata dalla Gazzetta dello Sport.

Pantani, Madonna di Campiglio e quelle rivelazioni

La vicenda che lega il nome di Marco Pantani alla località di Madonna di Campiglio rappresenta una delle pagine più tristi della storia del Giro e di tutto il ciclismo. Il Pirata fu sospeso per ematocrito fuori norma quando era saldamente in testa alla corsa nel 1999. Recenti intercettazioni hanno ventilato l’ipotesi che dietro quella decisione potesse esserci la malavita, che voleva evitare di pagare le scommesse clandestine che vedevano Pantani campione.

Una donna tra gli uomini in rosa

Una donna ha mai partecipato al Giro riservato agli uomini? La risposta è sì. Protagonista di questa impresa fu Alfonsina Strada, che prese parte alla corsa nel 1924 (e la concluse) suscitando grande clamore mediatico. La decisione del direttore di corsa e dell’organizzazione di permettere ad una donna di partecipare alla competizione ricevette molte critiche, ma fu pionieristica nella parificazione tra sport maschile e femminile.

Magni-Cecchi: una vittoria per soli 11”

Il Giro vinto a sorpresa da Fiorenzo Magni nel 1948 è rimasto nella storia per il record relativo al minor distacco tra il primo e il secondo della classifica generale. Solo 11” secondi separarono infatti il Leone delle Fiandre da Cecchi sul traguardo di Milano, dove fu criticato per presunte irregolarità avvenute sul passo Pordoi. Al Giro del 1956 Magni si guadagnò comunque i favori del pubblico concludendo quell’edizione al secondo posto nonostante una spalla fratturata.

FAQ

In questa guida abbiamo cercato essere più esaustivi possibile e di fornire più dati e consigli che potevamo. Se ci fosse sfuggito qualcosa o se aveste ancora dubbi o domande da farci sulle scommesse sul Giro d’Italia 2024, scriveteci all’indirizzo info@sitiscommesse.com. Nel mentre, consultate la nostra sezione FAQ proprio qui sotto.

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Sì, tra i tantissimi mercati sulla Corsa Rosa ci sono anche quelli antepost che riguardano l'esito finale di alcune classifiche o avvenimenti.

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🚵 Quale sono i consigli per vincere sulle scommesse Giro d'Italia?

Ricordiamo che non ci sono strategie di gioco che diano una certezza di vittoria al 100%. Una buona preparazione è però un'ottima base, quindi i nostri consigli sono: valutate il percorso, lo stato di forma dei ciclisti, chi potrebbe tentare una fuga e come sono andati le corse precedenti al Giro.

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