In Gran Bretagna istituito l’Industry Forum sul gioco d’azzardo

Un forum di settore, che dia una mano alla commissione di controllo per portare l’industria di riferimento nel futuro. Così si stanno muovendo in Gran Bretagna, dove la UKGC ha creato l’Industry Forum del gambling.

Gran Bretagna: nasce l’Industry Forum sul gioco

Persona che sta scommettendo, logo Gambling Commission

Nasce l’Industry Forum per il gambling

Può apparire strano, ma è la verità: in quella che un po’ tutti considerano come la patria del gioco d’azzardo, e uno di quelli in cui l’industria del gambling è maggiormente strutturata, non esisteva un forum ufficiale di settore. La UKGC, United Kingdom Gambling Commission, ha appena messo fine a tale mancanza, istituendo il cosiddetto Industry Forum sul gioco d’azzardo.

Il nuovo ente affiancherà la UKGC e sarà composto da una serie di rappresentanti e professionisti qualificati, provenienti dalla stessa industria del gioco pubblico britannica. Lo scopo principale è abbastanza scontato, ovvero quello di fornire alla stessa commissione delle informazioni più dettagliate possibile sulle opinioni degli operatori. I temi su cui tali opinioni saranno richieste sono molteplici e tutti di un certo interesse.

Dalla gestione degli account, alle consultazioni, fino ai programmi di dati della commissione, sono tanti i possibili argomenti su cui verterà l’attività del forum, che potrebbe davvero dare un contributo per modernizzare e snellire ulteriormente il settore del gambling legale. Nelle prossime settimane, la UKGC individuerà e nominerà un presidente e un board, il cui mandato avrà una durata di tre anni.

Forum di settore: cosa succede in Italia

Se da un lato sorprende che in un mercato maturo e storico come quello inglese non esistesse già un forum deputato a rappresentare il settore gaming, va precisato che l’Industry Forum è il primo ente “ufficiale”, o meglio nominato direttamente dall’istituzione pubblica. Le associazioni di categoria esistevano ovviamente già, così come accade in Italia, dove abbiamo Acadi, che aderisce a Confcommercio, ma anche Logico.

Si tratta di associazioni di operatori che cercano di fare il loro interesse, ma soprattutto l’interesse dell’industria di riferimento, che è il bene supremo a cui tutti dovrebbero lavorare, concessionari e istituzioni. Infatti, rappresentanti del Governo e dell’ADM, Agenzia Dogane e Monopoli, incontrano spesso le associazioni di categoria dei rappresentanti dell’industria del gioco, in forum o convegni, per provare a raccogliere opinioni e criticità.

Il vento che soffia, in Italia come in Gran Bretagna e un po’ in tutti i paesi europei che hanno dei mercati regolamentati, è quello della sostenibilità. Il settore sta cercando di confrontarsi, internamente e con le istituzioni, per trovare gli strumenti giusti atti a garantire all’industria un futuro roseo, sempre più incentrato su un gioco responsabile e socialmente sostenibile.

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