Le tenniste italiane in top 100: chi sono e le prospettive

Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci, Sara Errani. Sembrano passato moltissimo tempo dai loro grandi exploit, mentre invece sono appena pochi anni. Come sta oggi il tennis femminile italiano?

Le nuove ragazze del tennis italiano: Paolini, Trevisan, Cocciaretto

La finale raggiunta dalle azzurre capitanate da Tathiana Garbin nella Billie Jean King Cup di qualche settimana fa potrebbe aver creato più di un’illusione. Eppure, nonostante un grande torneo a squadre, con la sconfitta nell’atto conclusivo della competizione arrivata solo contro il Canada, l’Italia del tennis femminile vive un momento di stallo. Le tenniste italiane di buon livello sono molte, a mancare, però è un vero e proprio talento di rottura, un’atleta che riesca, con il suo tennis, a entrare in maniera costante in top 10.

Dopo la grande generazione delle giocatrici italiane che raggiunsero straordinari risultati fra il 2010 e il 2015, con la mitica vittoria della Federation Cup nel 2013, i successi di Francesca Schiavone e Sara Errani rispettivamente ai Roland Garros 2010 e 2012 e la finale tutta italiana agli US Open del 2015 fra Roberta Vinci e Flavia Pennetta, c’è stato il vuoto. Un vuoto reso ancora più pesante dalla concomitante crescita di tanti ragazzi di livello mondiale sul fronte, invece, del tennis italiano maschile.

Tennista e bandiera italiana

Le speranze azzurre femminili nel tennis

È quasi ironico constatare come, dopo un ventennio di vacche magrissime nel tennis degli uomini, con il movimento italiano che per anni ha continuato a togliersi qualche soddisfazione solo grazie ai grandi successi delle ragazze, oggi la situazione si sia completamente ribaltata. Eppure, nonostante siano lontani i fasti dei successi nei tornei dello Slam, il tennis femminile italiano, per quanto non esplosivo sul fronte dei talenti di primo livello, è comunque vivo e vegeto.

La tennista italiana oggi meglio classificata nel ranking WTA è Jasmine Paolini, che occupa la posizione numero 30 nella graduatoria dell’associazione tennistica femminile internazionale. Toscana di Bagni di Lucca, 27 anni, Paolini non è mai andata oltre il secondo turno in nessuno dei quattro tornei dello slam e il suo miglior ranking è la posizione numero 29, raggiunta alla fine di ottobre 2023. Dopo il successo al WTA 250 di Portorose, in Slovenia, Paolini sembrava destinata a diventare la nuova leader del tennis femminile italiano.

Purtroppo, ad oggi quello resta l’unico successo in tornei WTA della sua carriera, da cui comunque nel 2023 sono arrivati segnali molto positivi, con le due finali raggiunte a Palermo e Monastir e le belle prestazioni in Billie Jean Cup. La sensazione è che Jasmine Paolini possa alzare il livello ancora un po’ e, da questo punto di vista, il 2024 sarà la stagione nella quale puntare all’entrata in top 20. Dietro di lei, in posizione numero 42, c’è Martina Trevisan, che ha vissuto un 2023 davvero particolare.

Da una parte, infatti, il best ranking raggiunto l’8 maggio 2023, con la posizione numero 18, che ha però potuto mantenere per appena tre settimane. Su di lei ha pesato infatti la sconfitta al primo turno contro Elina Svitolina al Roland Garros, un doppio 6-2 6-2 che l’ha fatta precipitare oltre il numero 60, visto che proprio a Parigi, nel 2022, la ragazza di Firenze aveva raggiunto le semifinali: al torneo francese difendeva quasi la metà dei suo punti WTA. Per lei il 2024 potrebbe essere un anno stazionario, nel quale consolidare in maniera definitiva la presenza in top 30.

Appena risalita in top 50 dopo il best ranking (ventinovesima) dell’agosto 2023, ecco invece Elisabetta Cocciaretto. Classe 2001, la ventiduenne di Ancona è l’ennesima nuova speranza del tennis femminile italiano, coltivata già da tempo grazie alle ottime prestazioni nel circuito juniores e ai sei titoli ITF (i tornei della Federazione Internazionale Tennis, che vengono giocati da giovani e semi-professionisti e distribuiscono molti meno punti rispetto agli ATP) conquistati a cavallo fra il 2018 e il 2022.

Cocciaretto nell’ultimo anno e mezzo, dopo aver superato un brutto infortunio al ginocchio, ha migliorato molto risposta e servizio e si è imposta nel WTA 250 di Losanna e nel WTA 125 di San Luis Potosì in Messico. Inoltre, ha raggiunto la finale al WTA 250 australiano di Hobart ed è arrivata per la prima volta al terzo turno sia al Roland Garros, dove ha battuto al primo turno la top 10 Petra Kvitova, che a Wimbledon, sconfitta solo dalla numero 4 del mondo Jessica Pegula. Il suo percorso di crescita è sicuramente solo all’inizio e sarà interessante vedere cosa potrà regalare, per Cocciaretto, la stagione 2024.

La mitica Errani, l’eterna promessa Giorgi, la scommessa Bronzetti

Croce e delizia del tennis italiano, forse rimasta schiacciata dal peso delle aspettative, molto alte sin da quando era un’adolescente, e dai continui gossip che girano sul suo conto, Camila Giorgi, a 31 anni, è ancora lì, numero 52 del mondo, comunque vada fra le top del tennis femminile in Italia. Mai molto amata dalle colleghe connazionali per i suoi atteggiamenti da star, Giorgi ha esordito nel circuito professionistico ad appena 14 anni e la prossima stagione, per lei, sarà la numero diciotto sui campi. Tennista solida, un WTA 1000 (Montreal 2021), in bacheca, da lei ci si aspetta la sua usuale annata condita da momenti di eccezionale talento, repentine cadute e polemiche che poco c’entrano con il tennis.

Numero 64 del mondo, 24 anni, Lucia Bronzetti, riminese, è una tennista di cui si parla poco, ma che nella stagione 2024 potrebbe spiccare il salto definitivo verso il top del tennis femminile italiano. Nel maggio 2023 ha vinto, a Rabat, il suo primo WTA 250, cui si aggiungono il terzo turno agli US Open e l’altra finale del circuito WTA 250, persa a Bad Homburg contro Katerina Siniakova. Infine, merita una citazione la grande Sara Errani, che a 40 anni compiuti è riuscita, in questo 2023, a rientrare in top 100 e sta meditando se concedersi un’altra, ultima stagione, prima del ritiro.

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