Alcaraz-Ferrero: l’addio e i dubbi a poche settimane dagli AO

Carlos Alcaraz, numero 1 ATP, annuncia la separazione da Juan Carlos Ferrero dopo 7 anni e 24 titoli, inclusi 6 Slam. Il nuovo capo allenatore è Samuel López: dà continuità tecnica ma ci sono rischi di assestamento per il 2026. Vediamo come può impattare questa scelta sulla stagione di Alcaraz e sul prossimo Slam in Australia.

Carlos Alcaraz, numero 1 ATP e campione in carica di Roland Garros e US Open, ha annunciato la separazione dal suo storico allenatore Juan Carlos Ferrero dopo oltre sette anni di collaborazione, un sodalizio che ha prodotto 24 titoli ATP, tra cui 6 Slam, e il raggiungimento della vetta mondiale.

L’annuncio è arrivato mercoledì 17 dicembre sui social del tennista spagnolo, con un messaggio emozionante: “Dopo più di sette anni Juanki ed io abbiamo deciso di concludere il nostro periodo insieme come allenatore e giocatore. Grazie per aver trasformato i miei sogni d’infanzia in realtà”. Ex numero 1 e vincitore del Roland Garros 2003, Ferrero ha risposto con delusione che avrebbe voluto continuare, confermando che la decisione è partita unilateralmente da Alcaraz e dal suo entourage.

Alcaraz e Ferrero

Alcaraz-Ferrero, è addio

Le motivazioni ufficiali parlano di un “momento di cambiamenti” e di “nuove avventure”, con Alcaraz che sottolinea come il percorso sia stato goduto appieno e abbia contribuito alla sua crescita come atleta e persona. Tuttavia, dietro le parole emergono indiscrezioni su disaccordi contrattuali: i media spagnoli indicano che la rottura è legata a una rinegoziazione fallita del contratto di Ferrero, con il coach sorpreso dalla tempistica a ridosso della preparazione per l’Australian Open 2026. Si tratterebbe solo quindi di un desiderio di rinnovamento per evitare stagnazione, simile a quanto fatto da Jannik Sinner separandosi da Riccardo Piatti quasi quattro anni fa, con benefici evidenti nella sua crescita.

Per il futuro immediato, Alcaraz proseguirà con Samuel López, già secondo allenatore nel team e premiato Coach ATP dell’anno 2025 insieme a Ferrero. López garantisce continuità tecnica, mantenendo l’identità di gioco aggressiva e varia di Alcaraz, ma introduce un profilo caratteriale più morbido e meno conflittuale con l’entourage del giocatore, rispetto all’approccio “militare” di Ferrero. Questa scelta riduce i rischi di rivoluzioni drastiche su meccanica dei colpi o strategie di base, puntando invece a un’evoluzione su gestione emotiva, tattica e calendario, con possibile focus su scambi lunghi, percentuali di servizio e fasi difensive per ottimizzare gli Slam.

La stagione 2025 si era conclusa con il forfait di Alcaraz alla Coppa Davis, la stagione 2026 rischia una fase di assestamento iniziale, specialmente nei primi 3-6 mesi, con l’Australian Open come test cruciale: i tempi stretti per rodare il nuovo box potrebbero causare turbolenze tattiche nei momenti caldi, oscillazioni emotive e qualche sconfitta prematura. Mentalmente, Alcaraz dovrà ricostruire certezze, passando da un ambiente rigido a uno più sereno che favorisce creatività, senza abbassare l’intensità quotidiana in allenamento.

Soprattutto nei tornei minori come ATP 250/500 (Rotterdam, Barcellona o Doha), Alcaraz potrebbe fare passi falsi più frequenti provando varianti tattiche con López: senza la “bussola” di Ferrero, cali di sicurezza nei tie-break e oscillazioni emotive potrebbero emergere contro outsider, con l’assestamento del box che amplifica errori in contesti meno pressurizzati ma ideali per testare il nuovo approccio. Se ciò si dovesse verificare, questo potrebbe costare punti cruciali prima dei Major e complicare la difesa dei 12.050 totali nel 2026.

Se guardiamo a medio termine, fine 2026-inizio 2027, il cambio potrebbe rivelarsi positivo se López consolida il rapporto: un Alcaraz più maturo nella gestione della pressione, con aggiustamenti tattici mirati e un calendario ottimizzato per arrivare fresco ai Major, mantenendo il suo modello di gioco tra i più ostici del circuito. Il duello con Sinner impone crescita costante, e questo “divorzio” – arrivato dalla vetta – potrebbe innescare un nuovo ciclo vincente, trasformando la perdita di Ferrero in slancio per ulteriori conquiste. Per ora, resta il numero 1, ma l’evoluzione dipenderà dalla velocità di adattamento al nuovo progetto.

Arianna Venegoni: Senior editor di sitiscommesse.com
Arianna Venegoni

Caporedattrice di sitiscommesse.com, Arianna Venegoni supervisiona e scrive i contenuti del sito. Il suo background integra la conoscenza del betting internazionale data da esperienze all’estero, alla scrittura editoriale maturata per importanti testate come Tremilasport e Cosmopolitan. È host dei podcast Talkbet e Talkbet&Risposta, dove unisce passione e competenza sportiva.

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