Ibrahimovic & Bethard, una partnership che potrebbe costare cara

Nonostante il rinnovo del contratto con il Milan, non è un buon momento per Zlatan Ibrahimovic: in campo i rossoneri stentano, fuori lo svedese è nel fuoco delle polemiche. Prima la cena al ristorante in piena zona rossa, ora l’inchiesta che la UEFA aprirà sul 10% di quote del bookie Bethard che il campione possiede.

Ibrahimovic, un periodo turbolento

Il logo di Bethard e due ragazzi davanti a uno smartphone

Ibra rischia grosso: la UEFA apre un’inchiesta sulle quote da socio di Bethard dello svedese.

Se c’è una cosa che gli appassionati di calcio sanno, di Zlatan Ibrahimovic, oltre alle indiscutibili doti sportive che gli permettono di continuare ad essere un top player alla non più verde età di 39 anni, è che con l’asso svedese di sicuro non c’è mai pace.

Personaggio che definire sopra le righe è un eufemismo, Ibra ha, solo nell’ultimo anno al Milan, fatto parlare di sé per una rissa con Lukaku nel derby di Coppa Italia con l’Inter, per una discussa partecipazione come ospite fisso al recente Festival di Sanremo, e per una cena in un noto ristorante milanese, nelle scorse settimane, mentre il capoluogo lombardo era in piena zona rossa.

Proprio nei giorni in cui lo svedese festeggiava il rinnovo del contratto con il Milan, in un periodo delicatissimo della stagione dei rossoneri, è arrivata però la notizia più preoccupante di tutte: la UEFA ha deciso di aprire una inchiesta sulla connessione tra Ibrahimovic e Bethard. La società Unknown AB del campione detiene infatti il 10% di quote (la quarta fetta per grandezza) di Gameday Group PLC, società che è a sua volta unica azionista del bookmaker maltese, di cui Ibra è stato brand ambassador dal 2018.

Cosa rischia Ibra con l’inchiesta su Bethard

Secondo il periodico svedese Aftonbladet, che ha scoperchiato la vicenda, Ibra detiene con la sua società il 10% delle quote di Bethard, bookmaker maltese che nel 2019 ha fatto registrare guadagni netti per più di 25 milioni di sterline.

Già nel 2018, la nomina di Ibra a brand ambassador dell’operatore aveva causato controversie, culminate in una indagine ufficiale della Football Association britannica e della sua omologa svedese, la SvFF. Proprio il legame con Bethard è stato la ragione per cui Ibrahimovic non partecipò agli scorsi Campionati Mondiali disputati in Russia.

Ora, l’apertura di un’inchiesta da parte del massimo organo calcistico europeo, la UEFA, potrebbe nel migliore dei casi risolversi in una forte multa, ma addirittura portare a una squalifica di tre anni del campione svedese, mettendo di fatto la parola fine alla sua lunghissima carriera. In osservanza all’articolo 31 del regolamento disciplinare UEFA, è stato infatti nominato un ispettore da parte della commissione etico-disciplinare.

L’accusa vede un potenziale interesse, da parte di Ibrahimovic, nel suo essere socio di un’azienda impegnata in attività che ai calciatori sono vietate dal codice etico UEFA. Le sanzioni saranno decise da una Camera Giudicante. Va precisato che le regole UEFA (e FIFA) si applicano a tutte le competizioni. Sotto indagine ci sono pertanto anche le recenti prestazioni di Zlatan con la Svezia, oltre ai match dell’Europa League 2020/21 disputati con il Milan.

I commenti in casa Bethard

Se Zlatan Ibrahimovic non ha (ancora) reso pubblico alcun comunicato ufficiale sulla vicenda, non si sono fatte attendere le reazioni nel quartier generale di Bethard. Ecco le parole dell’amministratore delegato del gruppo, Erik Sharp.

La decisione di aprire l’indagine spetta a UEFA e FIFA e a loro vanno chiesti i commenti del caso. Per quanto riguarda Bethard, noi abbiamo un contratto con Zlatan: se da esso sorgono problemi, li affronteremo insieme con spirito collaborativo.Erik Sharp, CEO, Bethard

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