Riordino gioco online: da FIPE chiarimenti sui PVR del futuro

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sul riordino del gioco online, entra in vigore anche la parte relativa ai PVR. Ecco una nota della FIPE in merito ai requisiti e alle attività permesse.

Riordino gioco online e PVR: la nota FIPE

Immagine laptop e logo FIPE

Punti Vendita Ricariche: chi potrà diventarlo

Nei primi giorni di aprile, il Decreto contenente le “Disposizioni in materia di riordino dei giochi, a partire da quelli online”, noto più semplicemente come riordino del gioco online, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrando pertanto in vigore a tutti gli effetti. Contestualmente, la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha pubblicato una nota riguardante la parte del decreto sui cosiddetti PVR, Punti Vendita Ricariche.

All’interno di tale nota sono presenti alcune delle decisioni approvate, ma anche altre indicazioni utili sia a chi è già titolare di un esercizio con al suo interno un PVR, sia chi può essere intenzionato a dotarsene. FIPE fornisce anche alcuni numeri del settore, in particolare dei pubblici esercizi che ad oggi offrono giochi pubblici: più di 35.000 su tutto il territorio nazionale.

Tuttavia, questi esercizi potrebbero ampliarsi con il nuovo regime, che apre la possibilità di aggiungere servizi di Punti Vendita Ricariche a tutti gli esercizi dotati di licenza di pubblica sicurezza (ex artt. 86 e 88 TULPS). Sia per i vecchi che per i nuovi titolari di PVR, è istituita la creazione di un albo di registrazione, da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM), per censire tutti gli apparecchi.

L’online sempre più centrale nel gaming italiano

Nel Decreto, che è possibile visionare e scaricare sul sito della Conferenza delle Regioni, sono previste anche altre misure, come il canone annuale di 100€ per ogni Punto Vendita Ricariche. Prima di tutto ciò, tuttavia, ogni titolare intenzionato a inserire un PVR nel suo esercizio dovrà trovare un accordo con uno o più operatori, titolari di una concessione per il gioco a distanza.

I rapporti sono infatti con i concessionari, senza alcun vincolo di mandato in esclusiva. Quest’ultimo punto è molto importante per chiarire la natura dei PVR, che non sono in alcun modo luoghi deputati alla raccolta del gioco, ma solo l’erogazione di servizi accessori al gioco online. Dunque, un PVR può aprire nuovi conti di gioco e ricaricarne di esistenti, sempre previa verifica dell’identità del titolare del conto.

Rimane vietata la raccolta diretta del gioco e la movimentazione di somme depositate sul conto. A tal proposito, vale la pena ricordare che i pagamenti delle somme ricaricate o versate sul conto di gioco, dovranno avvenire tramite strumenti di pagamento tracciabili. L’uso del contante non è vietato, ma rimane fortemente limitato: il massimo consentito è infatti di 100 euro settimanali.

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