Stipendi delle calciatrici: la situazione in Italia e all’estero

Secondo alcuni è una moda destinata a scemare, secondo altri il boom deve ancora arrivare. Parliamo del calcio femminile, che continua a crescere ma gli stipendi delle calciatrici sono ancora lontanissimi de quelli dei colleghi maschi.

Le Top 5 calciatrici più pagate al mondo nel 2023

Calciatrici più pagate

Stipendi calciatrici: chi guadagna di più?

Se la parità di genere è un problema aperto della società, nel calcio abbiamo divari molto accentuati. Lo stipendio delle calciatrici è mediamente molto più basso rispetto a quelli del mondo maschile. Ciò è collegato alle ridotte dimensioni del business, nonostante negli ultimi anni ci sia stato un netto aumento di interesse nei match giocati che si è registrato anche nell’incremento delle scommesse sul calcio femminile. Ci sono comunque delle eccezioni come gli USA, anche se curiosamente non è lì che troviamo lo stipendio più alto nel calcio femminile.

La top 5 delle calciatrici più pagate al mondo del 2023 è infatti guidata dall’australiana Sam Kerr, che gioca in Inghilterra nel Chelsea Women e che sarà sicura protagonista nei prossimi Mondiali di calcio femminili: dal club inglese percepisce un ingaggio di 513.000€ annui. Seguono due atlete statunitensi, che giocano in USA e fanno anche parte della nazionale: parliamo di Alex Morgan del San Diego Wave (420.000€) e Megan Rapinoe dell’OL Reing (417.000€).

Fuori dall’ideale podio, la norvegese Ada Hegerberg del Lione, con 396.000€, e la brasiliana Marta che gioca in USA nell’Orlando Pride, a fronte di un ingaggio da 373.000€ annui. Come vedete, 3 su 5 vengono dagli Stati Uniti e non è un caso. In America, il calcio femminile ha stipendi non troppo distanti da quelli che troviamo nella MLS maschile.

Stipendi calciatrici: la situazione in Italia

Se invece andiamo a vedere gli stipendi delle calciatrici di Serie A, il panorama è enormemente diverso. In Italia c’è infatti un problema politico e legislativo, poiché il calcio femminile non rientra nella legge n.91 del 23/3/1981. Ciò significa per le calciatrici è esclusa ogni forma di lavoro subordinato ma anche autonomo: non possono esistere contratti veri e propri con tutele sanitarie, assicurative o pensionistiche.

Lo status rimane dilettantistico e gli ingaggi sono pertanto regolati da accordi economici che seguono norme interne alla FIGC, e che non possono prevedere importi superiori a 30.658€ lordi annui. Qualcuno sarà sorpreso o deluso, leggendo che atlete come Manuela Giugliano, che ha da poco trascinato la Roma alla conquista dello scudetto, guadagnino cifre così irrisorie, ma è così.

Anche in una big come la Juventus femminile, stipendi più alti è impossibile vederne, anche se integra con accordi pluriennali e a contratti pubblicitari. In generale, è dunque tecnicamente scorretto parlare di “giocatrici di calcio con lo stipendio più alto”. Coi bonus si può arrivare a circa 40mila euro lordi, ma la media degli stipendi delle calciatrici di Serie A è di 15mila euro lordi annui.

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