IIDEA su disciplina eSports: sì a una regolamentazione specifica

In merito alla risoluzione presentata nel febbraio scorso sulla regolamentazione degli eSports in Italia, è intervenuta IIDEA, associazione che rappresenta l’industria di produttori di videogiochi, con una osservazione depositata in Commissione cultura, scienza e istruzione.

Regolamentazione eSports: il parere di IIDEA

Regolamentazione e logo iidea

Regolamentazione eSports: il parere di IIDEA

Quello della possibile regolamentazione degli eSports in Italia è un argomento su cui l’interesse generale è in continua crescita. Lo dimostra la risoluzione presentata nel febbraio scorso alla Camera dei Deputati, con l’onorevole Antonio Caso del M5S come primo firmatario, ma anche una recente osservazione depositata in Commissione cultura, scienze e istruzione della Camera, da parte di IIDEA.

IIDEA, acronimo che sta per Italian Interactive Digital Entertainment Association, è un’associazione di categoria molto influente in materia, poiché rappresenta l’industria dei produttori di videogiochi in Italia. Sono circa 100 le imprese dell’industria videoludica presenti in IIDEA, tra produttori di console, editori e sviluppatori, ma anche organizzatori di competizioni eSports, team e agenzie specializzate. Inoltre, l’associazione aderisce alla Video Games Europe, una sorta di sindacato europeo di categoria.

Nella sua osservazione depositata in Commissione, IIDEA espone il quadro della situazione europea del settore, indicando come realtà da prendere ad esempio la Francia: si tratta infatti dell’unico paese che al momento ha introdotto una regolamentazione specifica per il settore. Non a caso si tratta del principale mercato europeo degli eSports, con 141 milioni di euro di fatturato e circa 230 giocatori professionisti.

Perché è importante la distinzione dagli sport

Nei giorni in cui si assegna il titolo della eSerie A TIM 2023/24, la discussione sul futuro degli eSports e il loro rapporto con gli sport tradizionali diventa di estrema attualità. In tal senso, l’osservazione pubblicata da IIDEA sulla risoluzione in Commissione 7/00178, sottolinea una differenza che può apparire stonata ma che in realtà è una distinzione molto importante.

IIDEA, infatti, ricorda la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nel novembre 2022, in cui si sottolineava la distinzione tra videogiochi competitivi e sport veri e propri. Questa differenza è importante perché bisogna evitare di diffondere il messaggio, in particolare presso i giovani, che giocare agli eSports equivalga a praticare uno sport. Dove quest’ultimo rappresenta un’attività fisica, i primi sono invece l’interazione con un’opera d’autore quali sono appunto i videogame.

Tale distinzione, secondo quello che potremmo definire il sindacato dell’industria videoludica, è fondamentale sia per una questione di principio che operativa. Dunque, se da un lato sono da salutare con favore tutte le sinergie che si creano tra i due mondi, è importante salvaguardare la specificità degli eSports con una normativa univoca che tenga conto delle diverse dinamiche ed esigenze degli stessi.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati