Una nuova crescita del gioco d’azzardo nelle aree più povere

Secondo un recente rapporto della Standard Life Foundation, la localizzazione dei luoghi di gioco d’azzardo nelle aree economicamente svantaggiate del Regno Unito rimane una tendenza persistente. Ben il 21% dell’intero gioco d’azzardo locale si trova infatti nelle aree povere.

I risultati delle ultime analisi

Persone che scommettono online e banconote euro.

Il gioco d’azzardo cresce nelle zone più povere delle diverse città.

Le analisi condotte con l’aiuto dell’Università di Bristol hanno stimato che le sale giochi sono più diffuse tra le aree svantaggiate: il 34% delle sedi sono situate nei distretti più poveri del Regno Unito. Questo numero è ancora più impressionante se si pensa che solo il 2% delle sale da gioco è presente nelle aree più ricche del paese.

Nonostante il gioco d’azzardo nel Regno Unito abbia registrato un calo delle sedi a 10.000 locali autorizzati, Standard Life ha osservato che il settore ha mantenuto un’elevata presenza di vendita al dettaglio. Basti pensare che gli 8 supermercati più diffusi, si fermano a 9.900 store.

Altro importante punto evidenziato dalla ricerca, è il numero tra privazioni e sedi di gioco: è più forte tra le 637 sale bingo autorizzate, a cui seguono Arcade e Family Entertainment Centres. Per quanto riguarda i bookmaker, rimangono diffusi in tutta l’Inghilterra, soprattutto nei centri cittadini.

Numeri preoccupanti ma non fuori controllo

Se entriamo ancora più nel dettaglio della ricerca, Glasgow risulta la città con il numero più alto di sedi di gioco d’azzardo: ben 194, ovvero un negozio ogni 3.264 persone. Alla città scozzese seguono Liverpool (136 sedi) e il quartiere londinese di Westminster (79 sedi). Rapporto questo, da non sottovalutare e che probabilmente riaccenderà i riflettori sul gioco in Inghilterra.

Il rapporto redatto da Standard Life è stato presentato alla revisione del DCMS del 2005 Gambling Act e al panel politico incaricato di monitorare proprio il raggruppamento per sedi del gioco d’azzardo sulla base delle disuguaglianze geografiche. Un precedente esame aveva già portato a fissare un limite di scommesse di £2 alle macchinette presenti nei luoghi di gioco. L’obiettivo era quello di controllare e ridurre la dipendenza dal gioco d’azzardo.

La presidente dell’APPG Harms Carolyn Harris ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Questo rapporto va semplicemente a ribadire come il gioco d’azzardo si rivolga principalmente ai più vulnerabili della società, sia economicamente che a coloro che potrebbero avere un problema di dipendenza. È una testimonianza di ciò che abbiamo sempre detto, ovvero che l’industria mette il profitto prima delle persone. Non è inaspettato, ma è inquietante”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati