Mensik, Fonseca e i prossimi top ten ATP nel tennis
Federer, Murray e Nadal hanno passato il testimone a Sinner e Alcaraz, ma sono diversi i talenti in rampa di lancio che chiedono spazio e che stanno già mettendo pressione ai più forti. Ecco i nomi da tenere d’occhio.
Fonseca, il brasiliano che non è più una sorpresa
Il primo giocatore nato nel 2006 a vincere una partita dell’ATP Tour. Il giocatore più giovane attualmente presente nel ranking ATP tra i primi 200 della classifica. Il secondo giocatore più giovane a raggiungere i quarti di finale di un torneo ATP 500 dal 2009 ad oggi, il primo dal 2014.
Ancora, il più giovane tennista brasiliano della storia a entrare in top 100, a 18 anni, 5 mesi e 6 giorni. Il decimo finalista di un torneo ATP più giovane nel circuito pro dal 2000, e il primo giocatore nella storia del tennis a vincere un ATP 250, un Challenger 175 e un Challenger 125 nella stessa stagione, la 2025.
Stiamo parlando del brasiliano Joao Fonseca, diciottenne di Rio de Janeiro (classe 2006, compirà 19 anni il prossimo 21 agosto) che viene indicato da tutti, e a ben vedere, come possibile new entry nella top ten ATP.
I più fiduciosi, addirittura, pensano che il ragazzino brasiliano potrebbe farcela già in questo 2025, anche se chi scrive ritiene invece che questo suo primo anno passato integralmente fra i “grandi” sarà più che altro di apprendistato, mentre il 2026 potrebbe diventare il momento della definitiva esplosione.
Veloce in ogni parte del campo, rapido e con un dritto molto pesante, Fonseca, che può contare anche su un bel servizio, aiutato da una figura fisica che si staglia intorno al metro e novanta, ha dimostrato anche di avere già grande consistenza mentale e dovrà adesso solo riuscire a gestire la pressione di fronte all’etichetta di “next big thing” che praticamente chiunque gli ha appiccicato addosso. Intanto, è salito fino al numero 57 del ranking.
Un anno più grande e protagonista di un 2025 che sembra potrebbe già proiettarlo nei top ten entro la fine dell’anno è invece Jakub Mensik. Classe 2005, nato a Prostejov, nella regione di Olomouc, in Repubblica Ceca, Mensik già nel 2024 aveva fatto vedere ottime cose, con una bella finale ATP 250 persa in Qatar contro Kachanov, il terzo turno agli US Open e i quarti al Masters di Shangai dopo aver battuto i due top ten Rublev e Dimitrov.
In questo primo semestre 2025 ha però decisamente alzato il livello, mettendo in bacheca il primo trofeo ATP della sua carriera, e non un torneo qualsiasi, ma il Masters 1000 di Miami. Mensik, peraltro, ha vinto trovando sulla sua strada il numero 6 del ranking Jack Draper e poi due tennisti esperti come Safiulin e Machac, il numero 17 Fils, il numero 4 Fritz e infine, in finale, il suo idolo, Novak Djokovic.
Gli ottavi di finale raggiunti a Roma, così come i quarti di finale di Madrid, confermano che la vittoria di Mensik non è stata casuale e che il ragazzo sta raggiungendo il suo momento definitivo di passaggio. Alto 1 metro e 93 centimetri, un gioco che si basa in maniera profonda su un servizio molto potente e su una varietà di colpi già molto lavorata, soprattutto se si guarda alla capacità tattica di giocare le palle corte.
I futuri campioni nel tennis
Figlio di una professoressa di matematica a un avvocato specializzato in transazioni immobiliari scappati dal Vietnam agli Stati Uniti a causa della guerra, Learner Tien, classe 2005, finalista alle Next Generation ATP Finals 2024 (sconfitta contro Fonseca), è un altro giocatore decisamente in rampa di lancio.
Dopo un 2024 nel quale ha messo in cascina tre titoli del circuito Challenger e le prime vittorie nell’ATP Tour, Tien è riuscito a raggiungere, a inizio anno, il quarto turno dell’Australian Open, entrando in tabellone con il numero 121 e passando per le qualificazioni.
Nello Slam di Melbourne, dopo aver battuto il “peso medio” Carabelli al primo turno, ha poi superato la testa di serie numero cinque, Daniil Medvedev, al quinto set e il coriaceo Corentin Moutet al secondo turno, in tre set, perdendo poi a un passo dagli ottavi contro il nostro Sonego, ma diventando il più giovane giocatore da Rafael Nadal nel 2005 ad andare così avanti in un esordio Slam.
Fuori dalla top 100, e forse leggermente indietro rispetto a quanto ci si sarebbe aspettati a questo punto, c’è lo spagnolo Landaluce, 19 anni, un titolo Challenger nel 2024, prodotto della Rafa Nadal Tennis Academy. Anche Landaluce, come Tien, ha avuto fra gli highlights di questo 2025 l’entrata nel tabellone principale degli Australian Open, ma a differenza dell’americano si è poi fermato al primo turno. Resta, comunque, un tennista da tenere d’occhio.
Allo stesso modo va monitorata la crescita di Dino Prizmic, croato, 19 anni, numero 173 ATP, anche lui issatosi fino al primo turno degli Australian Open e protagonista di una splendida sconfitta contro Djokovic al primo turno del suo primo Slam.
Specialista da fondocampo, bravo a variare la velocità del suo gioco, Prizmic in questo 2025 ha scelto di continuare a dare priorità ai Challenger, vincendo a Zagabria e Bratislava, ma la sensazione è che potrebbe sicuramente, dal 2026 in avanti, cominciare la sua scalata nel ranking.