Mary Earps: chi è la nuova star del calcio femminile

Guanto d’oro alla coppa del Mondo 2023, premio FIFA come miglior portiere 2022 e 2023, e BBC Sports Personality of the Year e ancora l’invito alla festa di Capodanno personale del Re Carlo. Siamo pronti a raccontarvi tutto sulla sportiva del momento: Mary Earps.

Da dimenticata a eroina nazionale

Mary Earps pensava di aver giocato la sua ultima partita con l’Inghilterra nel novembre 2019. Quel giorno, in amichevole contro la Germania, le Leonesse perdono, a Londra, in uno stadio gremito da 77.000 persone, con un gol subito al novantesimo. Earps se ne va a testa bassa, convinta di aver raggiunto i suoi limiti, di non essere abbastanza brava per andare oltre: in quel momento ha appena otto presenze con la maglia della nazionale del suo paese.

Poi, però, come nelle favole, sulla panchina inglese arriva, dall’Olanda, Sarina Wiegman, e il corso della storia cambia. Wiegman decide di richiamare in squadra Earps, nonostante in quel momento il ruolo di portiere risulti ben coperto dall’esperta Telford e dalla giovane Roebuck. La ragazza, in quel momento, vive una buona fase al Manchester United e per questo, nonostante quella fra i pali non sia una priorità per l’Inghilterra, la riporta in rosa: è la svolta, per Earps e per le inglesi.

Calciatrice e logo del Mancherster United

Mary Earps, il miglior portiere dell mondo

Più volte, parlando della sua carriera, Earps ha dichiarato che sia professionalmente che dal punto di vista umano per lei esiste una vita prima e una vita dopo l’arrivo di Sarina Wiegman come tecnico della nazionale inglese di calcio femminile. Wiegman, d’altronde, ha puntato su Mary Earps quando ormai tutti avevano dato per scontato la fine della sua carriera internazionale, rivitalizzandola e dandole la chance di diventare la più forte numero 1 al mondo.

Ricaricata dalla fiducia di Wiegman, la squadra inglese, che arriva da un biennio poco entusiasmante, va a vincere gli Europei 2022, a Wembley, battendo 2 a 1 proprio quella Germania che Earps aveva incontrato in quella che sembrava essere la sua partita d’addio al calcio internazionale. Nell’aprile 2023 Earps è decisiva nella sfida che le Leonesse vincono, ai rigori, contro il Brasile, nella cosiddetta Finalissima fra campionesse d’Europa e d’America.

Segue il cammino entusiasmante nella coppa del Mondo 2023 giocata in Australia e Nuova Zelanda, con Earps che sforna prestazioni straordinarie durante tutto il torneo, risultando ancora una volta decisiva nella lotteria dei rigori contro la Nigeria, agli ottavi.

La ragazza vince così, per il secondo anno consecutivo, il premio come miglior portiere del mondo. Soprattutto, Earps, anche in virtù della sua immagine di donna diretta e dalle idee molto chiare, diventa un simbolo mondiale, molto oltre lo sport femminile.

Mary Earps, molto più di un portiere

Quasi 800.000 followers su Instagram, la Nike che cambia idea sulla possibilità di vendere la maglietta di un portiere e porta sugli scaffali la sua maglia, una statua al celebre museo delle cere Tussauds di Londra che molto presto la immortalerà: sono solo alcune delle indicazioni che permettono di comprendere quanto Mary Earps oggi sia per l’Inghilterra una vera e propria icona nazionale.

L’hype che circonda Earps affonda le sue radici in qualcosa di molto più vasto dello sport, qualcosa che è fortemente legato al tipo di essere umano che è Mary, una ragazza che porta sul campo da gioco tutta la sua professionalità, ma che è genuina e forte anche fuori.

La sua figura è stata ed è tuttora decisiva per la crescita esponenziale che il calcio femminile ha vissuto nel Regno Unito nel corso dell’ultimo triennio. Le scuole calcio, dalla vittoria dell’Europeo nel 2022 ad oggi, continuano infatti a ricevere richieste di bambine che, in maniera inedita, chiedono di essere schierate in porta.

Tutto questo succede perché la storia di Earps, quella della caduta e della risalita, ma anche il suo ruolo di modello, per le cose che dice e che fa, è estremamente affascinante. I suoi discorsi sull’autenticità, contro la misoginia, sullo sport come veicolo di cambiamento, la sua battaglia contro il sessismo nel calcio, sono uno stimolo per milioni di ragazze non solo in Inghilterra, ma in tutto il mondo.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati