I migliori argentini di sempre ad aver giocato in Serie A

C’è un nome su tutti, quello del calciatore più forte della storia, Diego Armando Maradona. Insieme a lui sono però tantissimi gli argentini ad aver illuminato la Serie A: vediamo di seguito una selezione dei migliori.

Prima Maradona, poi tutti gli altri

C’è da sempre un legame speciale fra Italia e Argentina, un rapporto d’amore, anche se a volte un po’ in cagnesco, che unisce due paesi lontani e vicini, accomunati dalla cultura, da uno spirito latino eccentrico e indomabili, da storie di emigrazione ed immigrazione che vanno e vengono, ciclicamente. Proprio da questi presupposti si spiegano le ragioni dell’infinita sequela di calciatori argentini che costantemente popola il campionato italiano di Serie A.

Non tutti sono dei fenomeni, sia chiaro. Si ricordano anche delle ciofeche tremende, fra acquisti arrivati in Italia in pompa magna. Difficile dimenticare, negli anni ’90, arrivi disastrosi come quello di Gustavo Bartelt alla Roma, o di Sebastian Rambert all’Inter. Meteore, ma che non scalfiscono di un centimetro le giocate straordinarie degli innumerevoli talenti argentini che invece, al contrario, hanno calcato negli ultimi cinquant’anni i campi da gioco di tutta Italia.

Giocatore in azione, bandiera argentina

I più forti calciatori argentini passati in Serie A

E parlando dei più grandi calciatori argentini di sempre della Serie A non si può che partire dal Pibe de Oro: Diego Armando Maradona. Al Napoli dal 1984 al 1991, 188 presenze, 81 gol, due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una coppa UEFA con una società che fino ad allora non aveva mai vinto nulla. Soprattutto centinaia di colpi straordinari, un carisma irripetibile, la sensazione di vedere giocare, ad ogni tocco, in ogni momento, un marziano arrivato da un altro mondo.

L’eredità lasciata da Diego Armando Maradona non è soltanto calcistica, ma morale e politica. Rappresentante unico del genio e della sregolatezza argentine, della garra latina, della creatività sudamericana, scelse di arrivare a Napoli contro tutto e tutti e spostò, per la prima volta nella storia dello sport italiano, l’equilibrio dell’interesse verso il Sud del paese. Da Maradona in poi, niente sarebbe mai più stato come prima, nel calcio italiano, e nel calcio in genere.

Parlando di grandi talenti argentini estrosi e un po’ pazzi passati da Napoli, non si può certo non menzionare Omar Sivori. Nato a San Nicolas de los Arroyos, nella provincia di Buenos Aires, El Cabezon, com’era soprannominato, sbarcò in Italia, dal River Plate, nel 1957 e giocò per otto stagioni con la Juventus, mettendo a segno 135 gol in 215 partite. Passato al Napoli nel 1965, chiuse con gli Azzurri la carriera, formando una coppia gol tutta estro e spettacolo con il mitico José Altafini.

Esplosivo, anarchico, passato alla storia per la sua maniera insolente e coraggiosa di giocare con i calzettoni abbassati, ha fatto innamorare tifosi di tutte le generazioni con il suo sinistro magico e, da naturalizzato, ha giocato anche nove partite con la nazionale italiana, mettendo a segno otto gol.

Si va veloce in avanti verso tempi più contemporanei ed eccoci a menzionare uno dei più grandi terzini destri della storia del calcio: Javier Adelmar Zanetti. Un giocatore leggendario, con 615 presenze nell’Inter e un palmares che include, fra le altre cose, cinque Scudetti, una coppa dei Campioni e una Coppa UEFA.

El Tractor, com’era soprannominato, è rimasto nel cuore dei tifosi nerazzurri e di tutti gli appassionati di calcio italiani sia per le sue caratteristiche tecniche (arava, letteralmente, la fascia destra, e per questo lo chiamavano “il trattore”), che per le sue doti umane. Rimasto all’Inter anche negli anni di magra, nonostante le offerte allettanti dei più grandi club europei, è diventato una bandiera del calcio interista e un simbolo, uno degli ultimi, di attaccamento alla maglia.

Batistuta e gli altri indimenticabili

Batigol: non si può certo prescindere da uno dei calciatori argentini più iconici della storia quando si parla di giocatori sudamericani in Italia. Gabriel Omar Batistuta ha indossato le maglie di tre club in Italia, ma in realtà tutti lo ricordano principalmente con indosso quella viola della Fiorentina. Col la maglia del club di Firenze, l’ariete originario di Avellaneda ha giocato 269 partite fra il 1991 e il 2000, mettendo a segno 168 gol e rimanendo in Viola anche dopo la retrocessione in Serie B.

Sono così tanti i calciatori argentini di talento passati dalla Serie A che non è certo semplice scegliere i migliori. Da questa lista non può però mancare “la Brujita”, Juan Sebastian Veron. Passato da Sampdoria, Parma, Lazio e Inter, il trequartista argentino ha lasciato negli occhi dei tifosi incredibili calci di punizione e ua visione di gioco sopraffina.

Merita senza dubbio una menzione Walter Samuel, “The Wall”, difensore centrale straordinario che dopo aver vinto lo scudetto a Roma nel 2000/2001 è passato da Real Madrid e Inter, mettendo in bacheca anche una Champions League.

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