Parigi-Roubaix 2024, back-to-back di VDP? Le quote e i favoriti

La regina delle classiche torna per l’edizione numero 121. Parliamo della Parigi-Roubaix, che si svolgerà domenica 7 aprile. Il campione in carica Mathieu van der Poel punta deciso al back-to-back, ma in diversi possono impedirglielo.

Parigi-Roubaix: mai tanto pavè, VDP ci riprova

Biciclette e scritta Paris-Roubaix

Parigi-Roubaix 2024: tanti assenti e tanto pavè

L’anno scorso vinse in solitaria, anche grazie alla foratura che vide vittima il suo grande rivale Wout Van Aert. Quest’anno Van Aert non ci sarà del tutto per un grave infortunio, e Mathieu van der Poel ci riproverà nella Parigi-Roubaix, forse la più dura delle cosiddette “classiche monumento”. Non a caso, la corsa non viene vinta dallo stesso ciclista per due anni consecutivi dal 2008-2009 con Tom Boonen.

Quest’anno l’organizzazione ha complicato ancora di più le cose, perché sui 259,9 km del percorso ne sono stati distribuiti ben 55,7 in pavè. Era da più di 30 anni che il classico pavimento lastricato tipico di alcune strade della Francia settentrionale e del Belgio. Una difficoltà in più, per una corsa che già ne ha un numero molto alto, al punto da essere nota anche come “l’Inferno del Nord”.

Ad ogni modo, se guardiamo le quote SNAI* sulle scommesse Parigi-Roubaix, è proprio Mathieu van der Poel il primo favorito della corsa. Il fuoriclasse della Alpecin Deceuninck si gioca a 2.50. Come suo primo rivale è accreditato il compagno di squadra Jasper Philipsen, vincitore della Milano-Sanremo poche settimane fa e dato adesso a 4.50. La terza forza in campo dovrebbe essere invece Mads Pedersen della Lidl-Trek, a 6.50.

Le possibili sorprese e gli assenti

Raramente come stavolta, alla Parigi-Roubaix farà rumore chi non c’è. Infatti è notizia freschissima la maxi caduta al Giro dei Paesi Baschi, che ha coinvolto tra gli altri Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. Quest’ultimo poteva essere un protagonista della Roubaix, ma le fratture di clavicola e scapola glielo impediranno. Tra i caduti anche Matej Mohoric, altro credibile outsider della corsa e altro forfait.

Nella tensione di queste ore per l’accaduto, e per una imprevista variazione del percorso (una chicane volta a rallentare i corridori) che ha fatto imbestialire in diversi tra cui proprio VDP, si cercano altri ciclisti capaci di fare il colpaccio. Uno è certamente John Degenkolb, esperto tedesco della DSM, settimo lo scorso anno e dato a 15 per domenica.

E se invece fosse un italiano ad alzare le braccia al cielo nel velodromo di Roubaix? L’ultimo a riuscirci fu Sonny Colbrelli, autore di un’impresa oltre l’epico nel 2021. Quest’anno abbiamo carte importanti da giocare, soprattutto dopo aver visto come è andata la Sanremo. Filippo Ganna della Ineos e Alberto Bettiol della EF Education sono in grande forma: il primo paga 15, il secondo si gioca a 20.

*Quote soggette a variazioni

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