UCI World Ranking: come funziona e come sono messi gli italiani

La graduatoria ciclistica mondiale esiste addirittura dal 1948, ma è stata riformata in maniera radicale dal 2016, con effetti importanti sulla partecipazione alle corse più prestigiose. Ecco come funziona.

La distribuzione dei punti del ranking ciclistico mondiale

Partiamo dall’inizio, e cioè dallo spiegare che cos’è esattamente l’UCI. Per i meno esperti di ciclismo, si tratta dell’Unione Ciclistica Internazionale, una sorta di FIFA del movimento ciclistico mondiale, che supervisiona tutte le corse internazionali e ha sede in Svizzera, nel villaggio montano di Aigle.

Il primo ranking UCI si chiamava Challenge Desgrange-Colombo e venne introdotto nel 1948, con l’obiettivo principale di aumentare la competitività fra i corridori. Nel tempo il ranking si è molto rinnovato, sino ad arrivare alla definitiva ristrutturazione del 2016, quando il sistema di classificazione è stato trasformato sulla base di una valutazione continuativa, lungo 52 settimane di corse. Le classifiche vengono aggiornate ogni martedì e viene assegnato un premio finale per i vincitori annuali delle varie categorie.

Ciclista, logo UCI

Come funziona la classifica UCI

Il sistema a punti UCI ha un impatto significativo sulle corse, in quanto determina quali squadre e quali corridori possono partecipare alle gare più prestigiose del Pro World Tour, come ad esempio il Tour de France, le grandi classiche e il Giro d’Italia. Il meccanismo del ranking ciclistico UCI si basa su una scala di punti, con diversi valori assegnati in base all’importanza delle diverse gare: per fare un esempio pratico, una vittoria al Tour de France vale molti più punti di una vittoria al Giro del Portogallo.

I punti, sia per le squadre che per i corridori, si accumulano durante tutta la stagione e hanno un impatto molto importante su tutto il mondo del ciclismo professionistico, non solo perché è attraverso la graduatoria che si viene invitati alle gare più importanti, ma anche per ragioni di pura sopravvivenza. Più in alto, infatti, è una squadra nel ranking UCI, più facile è ottenere l’attenzione da parte di sponsor e finanziatori.

Le corse World Tour (Tour de France, Giro d’Italia, Amstel Gold Race, ad esempio), assegnano più punti. Subito dietro ci sono le corse Pro Series (Giro dell’Oman, Coppa Bernocchi, Gran Trittico Lombardo, ecc..) e infine abbiamo le altre corse riconosciute dall’UCI, ma meno prestigiose. Una delle ragioni più importanti per le quali il ranking UCI è tenuto in alta considerazione riguarda le licenze di corsa. Nel ciclismo su strada professionistico, infatti, le squadre devono guadagnare un certo numero di punti per mantenere la loro licenza World Tour, grazie alla quale è possibile prendere parte a tutti gli eventi World Tour.

Le classifiche mondiali UCI inoltre, sia per le categorie Elite che negli Under 23, uomini e donne, continuano ad essere estremamente importanti in quanto definiscono le quote per nazioni per i Campionati del mondo su strada e per i Giochi Olimpici UCI. Al momento il regolamento sancisce che all’UCI ProTeam meglio classificato nel ranking europeo venga garantito, d’ufficio, un posto in tutti gli eventi dell’UCI WorldTour, compresi i tre Grandi Giri dell’anno successivo: Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta di Spagna. Si tratta di un elemento che fa davvero la differenza in termini di programmazione.

Sia la classifica mondiale UCI femminile che quella maschile sono costituite da tre classifiche separate: individuale, a squadre e per nazioni. A queste vanno aggiunte le classifiche suddivise per continente. Due delle tre classifiche mondiali UCI – Nazioni e Individuale – vengono costantemente aggiornate nell’arco di 52 settimane, come si spiegava poco sopra.

La classifica a squadre, invece, è stagionale e mette insieme i punti accumulati per ogni squadra, nell’arco di una stagione, dai i corridori affiliati a un team. Per gli uomini, la classifica a squadre prende in considerazione i punti registrati dai venti migliori ciclisti della squadra, per le donne invece vengono calcolati i punti messi a segno dalle migliori quindici.

Il ranking attuale: Pogačar e Vollering in testa

Tadej Pogačar e Demi Vollering sono in testa al Ranking Uci aggiornato al 14 novembre 2023. Il ciclista sloveno nel 2023 ha subito un brutto infortunio alla Liegi-Bastogne-Liegi ma, nonostante questo, è riuscito a classificarsi al secondo posto al Tour de France (dietro al danese Vingegaard) e a mettere a segno la vittoria in tre grandi classiche: Giro delle Fiandre, Freccia Vallone e Amstel Gold Race. Nonostante la crescita di Vingegaard lo abbia privato dello scettro di dominatore assoluto del ciclismo mondiale, ad oggi, Pogačar resta il ciclista più completo in circolazione.

Vollering, dal canto suo, ha vissuto un 2023 straordinario, con la vittoria al Tour de France, il secondo posto alla Vuelta e una lunga serie di successi sulla corsa singola, fra cui spiccano la Strade Bianche e la Freccia Vallone. Prima delle italiane, nel ranking ciclistico internazionale UCI, è la ventiseienne di Alzano Lombardo, Silvia Persico, che in stagione si è aggiudicata la Freccia del Bramante. In top 20, fra le ragazze del ciclismo, abbiamo anche Gaia Realini, 22 anni, al quattordicesimo posto e grande speranza del nostro movimento, Chiara Consonni, quindicesima, l’inossidabile Elisa Longhi Borghini, sedicesima e infine Elisa Balsamo, al ventesimo posto.

Decisamente meno florida la situazione fra gli uomini, con il solo Filippo Ganna, quindicesimo, dentro la top 20. Fra le squadre, nonostante sia necessario aspettare ancora qualche settimana prima di avere il verdetto relativo all’anno solare, è dominio UAE Team Emirates fra gli uomini, mentre guidano le olandesi del Team SD Work fra le donne. Infine, Italia al momento ottava nella classifica a squadre maschile, mentre è un bel secondo posto, dietro l’Olanda, quello dell’Italia femminile di ciclismo.

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