Road to Russia: Coppa del Mondo 2018 – Preview Gruppo E

Manca sempre meno al calcio d’inizio dei mondiali di Russia 2018 e l’attesa per l’evento è ormai alle stelle. Nella nostra rassegna dedicata alla Coppa del Mondo, analizziamo oggi il Gruppo E.

Il girone in questione è uno di quelli che promettono il maggiore spettacolo nella prima fase. Il Brasile di Tite è una delle squadre favorite per la vittoria del torneo e troverà nella prima fase squadre senza dubbio ostiche come Svizzera, Serbia e Costarica.

Difficile che i verdeoro si lascino scappare il primo posto nel girone, ma la lotta tre le altre nazionali per la seconda piazza si preannuncia scintillante e imprevedibile.

La composizione del gruppo E della Coppa del Mondo Russia 2018.

La composizione del gruppo E della Coppa del Mondo Russia 2018.

Svizzera

La nazionale rossocrociata ha dovuto passare attraverso i playoff per raggiungere Russia 2018, ma ha avuto un ruolino di marcia decisamente invidiabile nelle qualificazioni. Nel suo gruppo la squadra di Petkovic ha infatti ottenuto 9 vittorie ed una sola sconfitta, cedendo il primo posto al Portogallo per la sola differenza reti.

Gli svizzeri sono ormai una presenza fissa delle maggiori competizioni internazionali, dove però non hanno mai superato gli ottavi di finale negli ultimi anni. Il miglior risultato della Svizzera nel torneo iridato sono i quarti di finale raggiunti in 3 occasioni (1934, 1938 e 1954), mentre nel 2014 hanno ceduto agli ottavi all’Argentina di Leo Messi.

Superare la prima fase è l’obiettivo minimo della selezione elvetica, che però dovrà fronteggiare le numerose insidie del proprio girone. Su tutte la sfida con il favoritissimo Brasile, che difficilmente concederà punti alle sue rivali.

Giocatori chiave

La Svizzera può contare su diversi giocatori di buon livello. Su tutti Xherdan Shaqiri che, nonostante una stagione non esaltante allo Stoke City, è il faro della squadra con le sue giocate. A centrocampo sarà prezioso anche il contributo di Granit Xhaka.

Molto solido il reparto difensivo, con terzini come Stephan Lichtsteiner e Ricardo Rodriguez che garantiscono solidità difensiva e pericolosità su entrambi i lati. Poco incisivo invece l’attacco, dove le maggiori speranze sono riposte in Haris Seferovic.

Brasile

Dopo una serie di delusioni a livello internazionale, su tutte la pesante sconfitta in semifinale nel mondiale casalingo del 2014, il Brasile sembra essere tornato ad ottimi livelli. Grazie ad una serie di talenti che si stanno confermando al top e all’eccezionale lavoro di Tite, i verdeoro sono tornati ad essere la nazionale fortissima che tutti hanno sempre ammirato.

La squadra brasiliana ha letteralmente dominato il suo gruppo di qualificazione, ottenendo il primo posto con ben 10 punti di vantaggio sull’Uruguay. Nel girone sudamericano ha inoltre inflitto una pesante sconfitta per 3-0 all’Argentina, lanciando un chiaro segnale alle dirette concorrenti per la vittoria del mondiale.

I fantasmi dell’1-7 subito dalla Germania nel Mondiale del 2014 potrebbero giocare un brutto scherzo alla squadra di Tite, che ha però a disposizione una rosa molto più forte di quella che ha affrontato l’edizione casalinga.

Giocatori chiave

Pur non avendo la ricchezza di talenti di squadre come Spagna e Germania, il Brasile ha numerosi campioni nella propria squadra.

Su tutti Neymar, il talento più fulgido del calcio brasiliano ed uno dei top player a livello mondiale. L’attaccante del PSG è la stella indiscussa di questa nazionale, anche se un infortunio patito a febbraio potrebbe limitarne di molto il rendimento in Russia. Tuttavia, Neymar è il giocatore che può cambiare l’esito di una partita con le sue giocate e la squadra di Tite non sarebbe la stessa senza di lui.

Neymar con la maglia del Brasile

In attacco Tite può contare sul talento di Gabriel Jesus e Firmino, protagonisti eccezionali con Manchester City e Liverpool. Non mancano i campioni nelle altre zone del campo, con Coutinho, Casemiro e Paulinho a centrocampo ed una difesa che può contare su Marcelo e Thiago Silva. Tra i pali titolare è Alisson, autore di una grande stagione con la Roma.

Costa Rica

La Costa Rica ha sorpreso tutti nel 2014, quando è riuscita a concludere al primo posto nel girone della morte con Italia, Inghilterra e Uruguay. Una corsa entusiasmante conclusa solo nei quarti contro l’Olanda, dopo i calci di rigore.

Con l’avvento di Oscar Ramirez in panchina le sorti della nazionale costaricense non sono certo cambiate, con la qualificazione ottenuta con ben due gare ancora da giocare. La selezione centroamericana ha tutto per insidiare Serbia e Svizzera nella lotta al secondo posto, nonostante alcune sconfitte rimediate nelle recenti amichevoli ne abbiano un po’ ridimensionato l’entusiasmo.

Sarà comunque difficile replicare il successo di Brasile 2014, ma già ottenere la qualificazione in un gruppo difficile come questo sarebbe un risultato di grande prestigio.

Giocatori chiave

Il capitano Bryan Ruiz è l’uomo di maggiore esperienza ed è stato protagonista dell’eccezionale cavalcata di quattro anni fa. In attacco ci si attende molto anche da Joel Campbell, reduce però da diverse stagioni sottotono tra Inghilterra, Spagna e Portogallo.

L’uomo più rappresentativo di questa nazionale è invece Keylor Navas. Il portiere del Real Madrid ha dimostrato di essere capace di difendere i pali di un top club europeo e sarà indispensabile per la squadra nella competizione iridata.

Serbia

La squadra balcanica torna al mondiale ad otto anni dalla presenza a Sudafrica 2010. Nel girone di qualificazione la Serbia ha avuto la meglio su Irlanda e Galles, ottenendo il primo posto e l’accesso diretta al mondiale senza passare dai playoff.

Nonostante il ritorno ad una manifestazione internazionale dopo 8 anni, il ct Slavoljub Muslin è stato esonerato, sostituito dall’attuale commissario tecnico Mladen Krstajic. Questo potrebbe turbare l’ambiente all’interno del team serbo, che però al momento non sembra aver risentito del cambio di allenatore.

La Serbia ha un’ottima solidità difensiva e risulta una squadra ostica da battere. La squadra di Krstajic ha tutto in regola per giocarsi il secondo posto nel girone: sarà molto importante in questo senso la partita d’esordio del 17 giugno contro la Costa Rica.

Giocatori chiave

La fase difensiva della Serbia è una delle sue caratteristiche migliori, enfatizzata da un centrocampista di copertura come Nemanjia Matic e da difensori come Branislav Ivanovic e Alexsandar Kolarov.

A centrocampo spazio per l’astro nascente Milinkovic-Savic, reduce da una stagione da protagonista alla Lazio e nelle mire dei top club europei. Le sue doti, se ben espresse nel corso del torneo, potrebbero far fare il salto di qualità alla squadra serba.

Quali squadre si qualificheranno

Il Brasile è una squadra dall’enorme talento ed il primo posto nel girone è, almeno sulla carta, una formalità. La vera lotta è per il secondo posto, con la Svizzera che parte leggermente favorita.

La Serbia è una rivale insidiosa, ma spesso fallisce nei grandi tornei. La Costa Rica è la mina vagante e non è escluso che possa riuscire nell’impresa di ottenere la qualificazione. Tuttavia è proprio la nazionale elvetica ad essere accreditata delle maggiori chance di passare il turno insieme al Brasile.

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