Le nuove regole sul fuorigioco che la FIFA sta studiando

Arsène Wenger, su richiesta della FIFA, sta ripensando la regola del fuorigioco. L’idea sta sollevando opinioni contrastanti ma intanto un cambiamento è necessario. Vediamo quali sono le proposte allo studio.

Come nasce l’idea di cambiare la regola sul fuorigioco

Nel novembre del 2019 Arsène Wenger, 74 anni, è stato nominato direttore dello sviluppo globale del calcio presso la FIFA. Dopo aver passato 22 anni sulla panchina dell’Arsenal, l’idea di avere Wenger in ruolo dirigenziale di questo genere è legata all’intenzione di lavorare sul mondo del pallone da una prospettiva più ampia, con l’obiettivo di andare a lavorare sulla crescita del gioco in ognuna delle sue parti.

Da questo punto di vista, chi allora meglio di un allenatore di successo, fra i più rispettati a livello mondiale nel calcio e con una profonda conoscenza di ogni dinamica del gioco? Wenger ha letteralmente dedicato la sua vita al calcio e non sorprende, quindi, che da subito, in questo nuovo ruolo, abbia pensato di apportare delle modifiche rivoluzionarie, senza però intaccare lo spirito del gioco.

Arbitro che fischia, logo FIFA

FIFA, la possibile nuova regola sul fuorigioco

Ma qual è, dunque, la sua idea sperimentale che si propone di cambiare la regola del fuorigioco? La base è davvero molto semplice: in futuro, qualora la regola fosse approvata, un giocatore verrà considerato in fuorigioco solo quando tutto il suo corpo, e non soltanto una parte di esso, sarà oltre la cosiddetta linea di offside. Sarà quindi considerato abbastanza avere una gamba, un braccio, una porzione della testa, ’in gioco’, per essere ufficialmente considerati in posizione regolare

Il cambiamento, evidentemente, sarebbe epocale. In un’epoca nella quale spesso, soprattutto con l’introduzione del VAR, si vanno a cercare i centimetri di una mano o di un piede per determinare la regolarità di un gol, questo tipo di evoluzione porterebbe a un radicale cambiamento delle gestioni tattiche e tecniche da parte di giocatori e allenatori.

Proprio per questo, la possibilità di introdurre questa nuova regola genera un grande dibattito sia fra appassionati che fra addetti ai lavori. I tifosi, secondo quanto potuto appurare da differenti sondaggi in diversi paesi d’Europa, sono generalmente favorevoli a cambiare la regola del fuorigioco, convinti dal fatto che si tratterebbe di un cambiamento generatore di gol e spettacolo.

Non ci sono però sicurezze sulla sua effettiva applicazione. Le sperimentazioni sono partite ad aprile 2022 nel campionato italiano U18, nel maschile under 21 e nel femminile under 19 Svezia e in quello under 20 in Olanda. Gli osservatori FIFA prendono nota e riflettono su quanto sta emergendo a partire dai risultati dei campionati che si sono resi disponibili per provare a verificare gli effetti delle nuove disposizioni: è previsto un nuovo aggiornamento alla fine di questa stagione.

Cosa cambierebbe con la nuova la regola: dubbi e proiezioni

Un’indagine interna della FIFA del 2020 ha dimostrato che il 50% di tutti i gol annullati negli ultimi quindici anni, secondo l’attuale regola del fuorigioco, sarebbero stati considerati validi con le modifiche attualmente allo studio. Non è certo una sorpresa, visto che la nuova regola ha proprio lo scopo di concedere più margine di manovra agli attaccanti e quindi di dare loro più possibilità di andare a segnare. Un calcio più attraente, con un numero significativamente maggiore di gol e uno spettacolo, in teoria, più divertente: questi gli obiettivi dello sviluppo FIFA.

Dal punto di vista filosofico, dunque, la prima domanda che bisogna porsi è se la marcatura di più gol durante una partita sia effettivamente una maniera per rendere il calcio più attraente e spettacolare. Questa è infatti l’opinione degli esperti, ma sono molti a pensare che rendere la vita più facile agli attaccanti non significhi, necessariamente, aumentare spettacolo e divertimento.

Di certo c’è che la regola del fuorigioco ha sempre avuto un’influenza fondamentale sullo sviluppo della tattica. Il Milan di Arrigo Sacchi, da questo punto di vista, fu una delle formazioni che per prime decisero di impostare l’approccio difensivo su un utilizzo asfissiante della difesa alta: l’immagine di Baresi che alza il braccio è ormai un’icona indelebile del calcio mondiale in tal senso.

Il regolamento in vigore favorisce senza dubbio i difensori, ma è anche vero che è sulla base dell’attuale regola che gli allenatori hanno costruito squadre alte e corte e che i difensori più forti siano oggi considerati quelli più veloci, in grado di coprire grandi porzioni di campo quando un attaccante scappa alle spalle.

Insomma, da Manchester City a Barcelona, passando per il Milan, il Bayern e tutti i grandi top club europei, oggi le impostazioni tattiche, sviluppate a partire dall’attuale regola del fuorigioco, permettono di avere un approccio molto offensivo. Il dubbio, quindi, che la nuova regola allo studio possa garantire più spettacolo, è decisamente lecito.

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