Champions League: i sorteggi dei gironi e le speranze italiane

Serata di gala ieri a Montecarlo, per i sorteggi dei gironi della Champions League 2019/20. Le palline estratte da Wesley Sneijder e Petr Čech hanno detto bene soprattutto all’Atalanta, ma anche Juventus e Napoli non possono lamentarsi. Piange invece l’Inter, come l’anno scorso in un girone di ferro con Barcellona e Borussia Dortmund.

Per la Juventus c’è di nuovo l’Atletico del “Cholo” Simeone

Calciatori in azione e il logo della Champions League

Si sono svolti ieri sera a Montecarlo i sorteggi dei gironi della Champions League 2019/20.

I bianconeri, inseriti nelle urne come testa di serie di prima fascia, sono stati assegnati al Gruppo D. La formazione di Sarri si contenderà il primo posto con l’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone e della stellina João Félix, in una stuzzicante rivincita degli Ottavi di finale dell’anno scorso, in cui i bianconeri avevano asfaltato i Colchoneros grazie a un Cristiano Ronaldo in grandissimo spolvero. Se, come si vocifera in queste ore, all’Atletico dovesse sbarcare Mauro Icardi, si tratterebbe di un intrigante motivo di interesse in più per una sfida già così di grande fascino.

Terza forza del girone, ma da non prendere sotto gamba, le “Aspirine” tedesche del Bayer Leverkusen, che però non dovrebbero oggettivamente creare troppi problemi ai bianconeri, e che verosimilmente lotteranno fino all’ultimo con il Lokomotiv Mosca per la terza piazza, che vorrebbe dire Europa League. La Juve inizierà il suo cammino verso la Finale dell’Atatürk Stadium di Istanbul proprio da Madrid, il 18 settembre, per poi ospitare Bayer e Lokomotiv in casa l’1 e il 22 ottobre. Il nostro pronostico? Bianconeri primi nel girone senza grossi patemi.

Napoli, ancora una volta un incrocio con il Liverpool

Le palline estratte da Wesley Sneijder e Petr Čech al Grimaldi Forum di Montecarlo si sono divertite a proporre stimolanti rivincite di incroci già disputatisi la stagione scorsa. È quanto successo anche nel Gruppo E, in cui è finito il Napoli, che si troverà così di nuovo di fronte, come dodici mesi fa ma anche in una recente amichevole agostana, il Liverpool di Klopp. A differenza di un anno fa, però, non c’è anche un Paris Saint-Germain terzo incomodo, e il girone sarà completato dal Salisburgo (peraltro anch’esso affrontato nella stagione scorsa dai partenopei, ma in Europa League) e dalla “vittima sacrificale” Genk.

Speranze altissime di passaggio del turno, quindi, per la banda-Ancelotti, che dovrà solo stare attenta a non sottovalutare gli austriaci e a non fare passi falsi coi belgi, in modo da giocarsi i due big match con i Reds a mente sciolta e pensando solo a proporre il proprio calcio. Sarà proprio con la squadra di Salah, l’esordio azzurro, il 17 settembre a Napoli. Poi due trasferte il 2 e il 23 ottobre: Mertens e soci devono capitalizzarle al massimo per giocare un ritorno più rilassato.

Inter, se non è difficile non ci si diverte

Avrebbe sperato in un sorteggio un pelo più semplice, Antonio Conte, al di là delle dichiarazioni di circostanza dell’entourage nerazzurro. Invece, per l’Inter, facente parte della terza fascia di assegnazione, è venuto fuori un girone tostissimo, il Gruppo F. Lukaku & Co. si troveranno di fronte, proprio come l’anno scorso, la corazzata blaugrana del Barcellona, con un Antoine Griezmann, un De Jong e forse un Neymar in più. Al posto del Tottenham, invece, ci sarà il Borussia Dortmund, altro cliente ostico, soprattutto quando gioca in casa con il supporto della “marea gialla”, la sua caldissima tifoseria.

Vittima sacrificale annunciata del torneo saranno i cechi dello Slavia Praga, ma la Champions ci ha insegnato che è contro le cosiddette “piccole” che bisogna evitare di perdere punti che potrebbero tornare preziosissimi più tardi. Proprio contro lo Slavia inizierà il cammino dell’Inter il 17 settembre a San Siro, poi trasferta a Barcellona il 2 ottobre e Borussia in casa il 23 dello stesso mese. Il nostro pronostico: Barcellona di un altro pianeta, ma con il Borussia l’Inter se la gioca alla pari, come dice anche il vicepresidente Javier Zanetti:

Sappiamo il potenziale del Barcellona, però ce la giochiamo. Con le altre due squadre possiamo confrontarci tranquillamente. Speriamo di arrivare all’apppuntamento nel migliore dei modi: vogliamo la qualificazione agli Ottavi.Javier Zanetti, Vicepresidente dell’Inter

Atalanta, mica male questa prima volta

Posizionata in quarta fascia, all’esordio assoluto in Champions League, la Dea Atalanta è stata baciata dalla… collega bendata, finendo in un Gruppo C che, se si eccettua la supercorazzata Manchester City, si presenta davvero come decisamente abbordabile per il Papu Gomez e i suoi. I bergamaschi, infatti, se la dovranno vedere anche con gli ucraini dello Shaktar Donetsk e con i croati della Dinamo Zagabria, l’avversario più debole.

Per la squadra di Gasperini sarà essenziale il doppio confronto con lo Shaktar, il vero rivale per un secondo posto che appare alla portata: la prima delle due sfide con gli ucraini sarà in casa (ma sul prestigioso neutro di San Siro) il primo ottobre, alla seconda giornata, dopo l’esordio croato del 18 settembre. Chiusura in casa dei Citizens il 22 ottobre, e se si arrivasse con sei punti in saccoccia, per gli orobici sarebbe davvero oro.

Gli altri quattro gironi

L’urna di Montecarlo ha riservato un girone piuttosto semplice per il Real Madrid, che, inserito nel Gruppo A partendo dalla seconda fascia, si troverà di fronte un Paris Saint-Germain con tutta probabilità privo di Neymar, il Galatasaray e il Bruges. Nessun particolare problema nemmeno per il Bayern Monaco, che è finito nel Gruppo B insieme al Tottenham: le due squadre si contenderanno il primo posto, lasciando Stella Rossa Belgrado e Olympiacos Pireo a battagliare per il terzo posto e l’Europa League.

Il Gruppo G, quello dove era testa di serie lo Zenit San Pietroburgo, era quello in cui tutti speravano di finire, come gli stessi russi, con pregevole autoironia, hanno sottolineato. Gioiscono invece per il sorteggio Benfica, RB Lipsia e soprattutto Olympique Lione, in quello che è a tutti gli effetti il girone meno competitivo. Infine, piuttosto equilibrato il gruppo H, dove la testa di serie Chelsea se la vedrà per il primo posto soprattutto con un Ajax che appare più debole dell’anno scorso. Occhio però anche a un Valencia ormai abituato a palcoscenici importanti e a un Lille rivelazione della scorsa Ligue 1.

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