UK aumenta tasse sul gioco: possibili conseguenze anche in Italia
In Gran Bretagna tira una bruttissima aria, per il settore del gioco. Dopo il corposo aumento delle tasse deciso dal governo britannico, gli operatori sono sul piede di guerra, con possibili conseguenze anche in Italia.
Nella patria del gioco d’azzardo tira una bruttissima aria proprio per il settore del gaming. Il Governo Britannico presieduto da Keir Starmer ha approvato la sua manovra, detta Autumn Budget, in cui è previsto un progressivo e corposo aumento di tasse nei confronti dell’industria del gioco d’azzardo. Una mossa le cui conseguenze potrebbero avere effetti anche sul mercato italiano.
In queste settimane, le reazioni degli operatori sono state tra il preoccupato e il disperato: alcuni sono proprio sul piede di guerra, altri stanno provando a delineare scenari. Tra questi c’è Evoke plc, gruppo che controlla i brand 888 e William Hill e che ha fatto sapere di star valutando la possibilità di cedere l’intero ramo italiano del business.
Sia 888 che William Hill sono infatti in possesso di una concessione per il gioco legale in Italia, concessioni peraltro fresche di rinnovo e che hanno portato allo Stato oltre 350 milioni. Tuttavia, il gruppo ha fatto sapere di aver dato mandato a Morgan Stanley di valutare scenari alternativi. Ovvero una cessione del ramo italiano, che si configurerebbe nel caso l’aumento delle tasse in UK fosse così pesante da mettere a rischio la sostenibilità del gruppo.
L’Autumn Budget, improntato all’austerità fiscale per coprire un buco da 30 miliardi di sterline, prevede misure drastiche per il settore gambling, dal quale l’esecutivo conta di incassare almeno 1,1 miliardi di sterline annui. Per arrivare a tale cifra è stato alzato del 90% il Remote Gaming Duty, che passerà dal 21% al 40% entro il prossimo anno. Ma non finisce qui.
Anche sulle scommesse sportive la mano del Governo è pesante, perché la relativa tassa viene portata dal 15 al 25%, in questo caso entro il 2027. Una serie di misure del genere è senza precedenti in Gran Bretagna, e ha ovviamente generato forti preoccupazioni in tutto il settore. A fare da portavoce del disagio è il Betting and Gaming Council, che rappresenta larga parte degli operatori legali in UK.
Secondo il BGC, ma il parere è condiviso da moltissimi osservatori ed esperti, questo aumento avrà un impatto devastante sul mercato legale e potrebbe essere un incredibile assist per gli operatori off-shore. Ne consegue che il gettito ipotizzato sarebbe inferiore alle previsioni del Governo, senza considerare le ricadute occupazionali. Le stime più realistiche parlano di un +140% per il gioco illegale e circa 17.000 posti di lavoro a rischio.
Caporedattrice di sitiscommesse.com, Arianna Venegoni supervisiona e scrive i contenuti del sito. Il suo background integra la conoscenza del betting internazionale data da esperienze all’estero, alla scrittura editoriale maturata per importanti testate come Tremilasport e Cosmopolitan. È host dei podcast Talkbet e Talkbet&Risposta, dove unisce passione e competenza sportiva.

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