Riordino settore giochi: dal Governo il via alle grandi manovre

Con la determina del direttore di ADM, che unifica gli uffici scommesse e gioco a distanza, di fatto ha inizio il riordino del settore giochi, qualcosa che l’industria del gioco pubblico attendeva da molti anni. Vediamo cosa cambia e quali sono i passaggi successivi che saranno fatti.

Riforma giochi: il Governo Meloni accelera

Palazzo Chigi, bandiera italiana e logo ADM

Al via la riforma del settore giochi in Italia

Questa torrida estate del 2023 sembra proprio il momento giusto per una riforma attesa a lungo, per lustri. Parliamo del riordino del settore giochi, che l’industria del gioco pubblico attende da moltissimo tempo. Soprattutto, qualcosa che non era più rimandabile per varie ragioni, ma che il Governo Meloni aveva messo in agenda fin dal momento del suo insediamento, anzi fin dalla campagna elettorale.

Il 12 luglio scorso è stata approvata in Parlamento la Legge Delega Fiscale, all’interno della quale c’era il cruciale articolo 13. Tale articolo conteneva la conferma del modello organizzativo del sistema dei giochi basato sul regime concessorio, ma andava anche oltre, indicando i princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di gioco pubblico.

Le indicazioni parlano di priorità abbastanza chiare, da parte dell’Esecutivo. In primo luogo, c’è la ferma intenzione di intensificare le tutele per i minori e più in generale per i soggetti più fragili e vulnerabili. Accanto a questo, è previsto un irrigidimento normativo per aumentare il contrasto al gioco illegale, e favorire uno sviluppo sostenibile del settore, in piena legalità.

Le prime mosse dell’Agenzia Dogane e Monopoli

Dopo l’approvazione della Delega Fiscale, è lecito dire che “si aprono le danze”, nella girandola di provvedimenti che si susseguiranno nelle prossime settimane e mesi. La prima mossa è stata quella di ADM, Agenzia Dogane e Monopoli, il cui direttore Roberto Alesse ha firmato una determina molto importante, nella quale si decreta l’accorpamento di “scommesse” e “Gioco a distanza” in un solo unico ufficio.

Si tratta del primo segnale nella direzione di una riorganizzazione degli uffici dirigenziali. In seguito, andranno gestite molte altre questioni, a partire dall’annunciata volontà di mantenere inalterato il gettito, nonostante una leggera restrizione dell’offerta di gioco. I margini non sono tali da permettere molte ipotesi, anche perché il regime fiscale dei giochi è complesso, contenendo al suo interno diverse discipline tributarie.

In calendario ci sono poi diversi provvedimenti volti alla prevenzione dei disturbi da gioco problematico e all’intensificazione del contrasto al gioco illegale. Ad esempio, è in arrivo un abbassamento dei limiti di giocata e di vincita e forti obblighi di formazione continua per gli operatori. Tra le altre, va citato anche un irrigidimento di requisiti e controlli, per impedire le infiltrazioni criminali nel settore del gioco legale.

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