Parità di genere: nuova certificazione e impegni chiari per Sisal

L’industria del gaming italiano si propone come esempio positivo nel campo dei diritti e dell’inclusività, grazie a casi come quello di Sisal, che si è appena vista rinnovare la certificazione per la parità di genere.

Sisal: nuova certificazione sulla parità di genere

Donna al pc, logo Sisal

Sisal sempre più all’avanguardia nell’inclusione

Il mondo dell’impresa cerca di mettersi al passo coi tempi e anche l’industria del gaming cerca di fare la sua parte. Essendo le aziende fatte di persone, ci sono aspetti sociali che vanno assumendo una valenza sempre maggiore. In particolare, c’è un acronimo inglese, DEI, che sta per Diversity, Equity & Inclusion e rappresenta un framework aziendale che fa da riferimento globale.

Tra le imprese che si segnalano come esempi maggiormente positivi c’è Sisal, il cui impegno in ambito DEI va avanti da anni, e adesso è arrivato un importante riconoscimento. Si tratta del rinnovo della Certificazione per la parità di genere, tecnicamente detta UNI/PDR125:2022, rilasciata da Certifica Sistemi e che attesta ancora una volta l’impegno di Sisal, con un punteggio complessivo dell’84%.

I parametri per ottenere questi punteggi e questa certificazione sono vari. Si va dall’impegno per aiutare la conciliazione vita-lavoro nei propri impiegati e collaboratori, fino alla promozione della bigenitorialità, ovvero la condivisione tra uomini e donne della cura della propria famiglia. Contano poi progetti di inclusione e programmi come il Target Gender Equality Accelerator, inserito nel Global Compact delle Nazioni Unite.

Un impegno concreto: Zero Gender Pay Gap

Le certificazioni sono importanti per aziende all’avanguardia nella società contemporanea, ma porsi obiettivi alti e impegnarsi pubblicamente a raggiungerli conta ancora di più. In tal senso, nel progetto di sostenibilità aziendale di Sisal ha un peso molto rilevante la lotta al Gender Pay Gap, termine noto in italiano come Divario Retributivo di Genere e che rappresenta un problema ancora molto diffuso.

Quello della parità di genere, anche nei ruoli e nelle retribuzioni, è da tempo obiettivo chiave e impegno preciso per Sisal, come dimostrano i dati. Il divario retributivo tra uomini e donne è passato dal 12,9% nel 2020 al 4,1% del 2023. Un progresso tangibile, con un obiettivo ambizioso ma considerato fattibile: Sisal punta, infatti, a raggiungere il Zero Gender Pay Gap entro il 2030.

Accanto a questo, la storica azienda di gaming italiana facente parte del gruppo Flutter ha preso un altro impegno considerevole: arrivare al 40% di donne nei posti di top leadership, entro il 2026. Al momento, la percentuale è del 36% e quindi siamo a buon punto. Il resto lo farà un ambiente di lavoro inclusivo e attento alle diversità, siano esse di genere, anagrafiche, etniche o altro.

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