Emendamenti Manovra sul gioco: bocciato Lotito, passati quelli PD

Il momento dell’approvazione della Manovra economica si avvicina e sono tantissimi gli emendamenti presentati dai vari partiti. Alcuni riguardano il settore del gioco e sono stati proposti sia da forze di maggioranza che di opposizione.

Esterno di Palazzo Madama a Roma

Diversi gli emendamenti, ma non sulla pubblicità.

Come ogni anno, intorno alla manovra economica del Governo si crea una sorta di liturgia. Anche per la Manovra 2026 tempistiche e dinamiche sono rispettate, con l’obiettivo scontato di approvare la legge entro fine anno. Per adesso, siamo ancora nella fase degli emendamenti, tra quelli rigettati, quelli presentati ma inammissibili e quelli in attesa di verdetto da parte dell’Esecutivo.

Vi avevamo già parlato degli emendamenti presentati inerenti al settore gioco. Uno di questi era stato scartato, ma non perché ritenuto inammissibile. Si trattava di quello a firma del Sen. Claudio Lotito di Forza Italia, riguardante il possibile stop al divieto di pubblicità al gioco e alle scommesse. Col passare dei giorni, sono emersi alcuni retroscena riguardo a tale emendamento.

A farli emergere è stato proprio Lotito, che oltre a essere Senatore della Repubblica è anche presidente e proprietario di una squadra di Serie A, la Lazio. Lo stesso Lotito si è lamentato con il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, colpevole di avergli tagliato tutti gli emendamenti presentati. Più che un conflitto d’interesse del senatore laziale, sembra una sorta di lotta interna al suo partito.

Con il passare dei giorni, la situazione si è evoluta. La settimana scorsa, si è tenuto il periodico vertice di maggioranza, dal quale sono emerse alcune sentenze. Nella fattispecie, sono 105 gli emendamenti ritenuti inammissibili su 414 presentati. Di questi 105, 87 sono stati ritenuti inammissibili per copertura, 18 per materia. Ovviamente ci sono materie più sensibili o prioritarie di altre.

Ad esempio, sul rapporto con le banche e sulla riduzione della pressione fiscale ci sono accese discussioni. Quelli inerenti al settore gioco muovono interessi certo inferiori, ma non irrilevanti. Non si ha comunque notizia di alcuno, tra gli emendamenti presentati da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Partito Democratico e Gruppo Misto in tema gioco, che sia stato dichiarato inammissibile.

Appare probabile che qualche istanza venga accolta sul piano del contrasto al gioco problematico, ma è difficile che il fondo per il contrasto alle ludopatie chiesto dal PD possa diventare realtà, anche perché ciò renderebbe necessario un aumento di tasse per il settore che non sembra in agenda. La partita non è comunque conclusa. Gli emendamenti respinti possono venire integrati con nuovi emendamenti, che verranno poi valutati nuovamente dal Governo Meloni.

Sara Provasi
Sara Provasi

Sara Provasi, Casinò editor del sito, vanta un’esperienza consolidata nel settore con collaborazioni per GDC Group (Gambling.com) e Assopoker. Analizza meticolosamente bonus, giochi e termini e condizioni, garantendo guide sicure e un’attenzione costante al gioco responsabile.

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