bet-at-home: giù i ricavi a causa della nuova normativa tedesca

La discussione e l’iter sulla nuova normativa per scommesse e gioco online in Germania sono stati una vera odissea, giunta al termine con l’entrata in vigore della legge all’inizio di quest’anno. Ora arrivano i primi dati dagli operatori: bet-at-home ha fatto registrare un forte calo negli incassi, nel primo semestre del 2021.

bet-at-home: calo nel fatturato per “colpa” della nuova legge

Il logo di bet-at-home, la bandiera tedesca e un telefonino collegato a un bookmaker online

La nuova legge tedesca su scommesse e gioco online costa cara: grosso calo dei ricavi per bet-at-home.

Nei giorni scorsi, bet-at-home, uno dei più importanti bookmaker online presenti nel mercato regolato tedesco, di proprietà del gruppo Betclic Everest (e non presente invece in Italia), ha comunicato i dati sui ricavi della sua piattaforma nei primi sei mesi del 2021.

I numeri sono tutt’altro che positivi: da gennaio a giugno, il bookie ha fatto segnare un fatturato di 56.8 milioni di euro, contro i 62.3 milioni dello stesso periodo di un anno fa. Si tratta di una brusca frenata: un -8.8% su base annua che si fa sentire ancora di più, considerando che nel primo semestre 2020 la gran parte degli eventi sportivi, e di conseguenza delle scommesse, erano sospesi a causa del covid-19.

I responsabili di bet-at-home danno la colpa di questo brusco calo all’adeguamento del bookmaker all’entrata in vigore del nuovo apparato di norme che da gennaio di quest’anno regolano il mercato di gioco e scommesse in Germania.

Da allora, bet-at-home ha implementato la sua piattaforma adeguandosi alla normativa. Ma i nuovi requisiti, secondo gli analisti del bookie, hanno avuto un impatto negativo sul flusso di giocate e sulle abitudini degli appassionati, almeno nel primo semestre.

Le caratteristiche della nuova normativa

Ci sono infatti diversi punti della nuova normativa che hanno introdotto restrizioni e paletti poco familiari alla platea degli scommettitori tedeschi, in precedenza abituata a legislazioni regionali decise dai vari Länder federali.

Per esempio, con la nuova normativa gli utenti possono puntare mensilmente solo un massimo di 1.000€ (a parte un selezionatissimo circolo di scommettitori che possono puntare 10.000€ o anche 30.000€). Non solo, i depositi sui vari conti di gioco sono sottoposti a controlli certosini. Dal canto loro, i bookmaker online devono essere allineati con la condivisione dei dati del registro di autoesclusione dal gioco (OASIS), e prevedere mercati scommesse approvati dal Bundesrat.

Ci sono limitazioni anche per quanto riguarda le scommesse live: sono ammessi infatti soltanto i mercati sui risultati finali oppure sul prossimo marcatore (decisione, questa, molto avversata dalla Deutscher Sportwettenverband, l’associazione di categoria che raccoglie gli operatori attivi in Germania).

Secondo bet-at-home, questi requisiti hanno portato a una performance molto al di sotto delle aspettative, per quanto riguarda il flusso di scommesse, durante gli appena conclusi Campionati Europei di calcio, che costituivano l’evento clou del primo semestre 2021.

Analoga crescita inferiore alle attese, secondo bet-at-home, c’è poi per il settore del gioco online, soprattutto in seguito alla decisione di vietare il blackjack e la roulette online. Anche per slot machine e poker, inoltre, sono aumentate le restrizioni.

In tutto questo, per gli operatori del settore c’è una aliquota fissa del 5.3% sul fatturato, oltre a un contributo fisso mensile di 1.000€ e di 1€ per ogni giocata sulle slot machine.

Il calo dell’indice EBITDA

Conseguentemente ai cali nel fatturato, gli operatori hanno fatto registrare un calo anche dell’indice EBITDA, meglio conosciuto in Italia come margine operativo lordo, ovvero al netto di interessi, imposte, deprezzamento dei beni e ammortamenti.

Tale dato ha fatto registrare, per bet-at-home, un calo enorme, del 65.8%, pari a 5.4 milioni di euro. Ragione di tale debacle è nel margine di spesa messo a bilancio proprio per Euro 2020, che è ammontato a 3.1 milioni di euro.

Se a ciò aggiungiamo l’impatto delle nuove leggi sul gioco anche nel mercato austriaco (pari a un -3.2 milioni di euro) e alla brusca sospensione delle attività in Polonia dallo scorso 1 giugno (le autorità polacche hanno bloccato gli indirizzi IP del bookmaker e i pagamenti: è in corso una causa, insieme all’avvio della procedura per l’ottenimento di una nuova licenza di gioco), si vede come il 2021 non si configuri certamente come un’annata semplice, per bet-at-home.

Le previsioni dell’operatore per fine anno parlano di un fatturato previsto tra i 100 e i 110 milioni di euro, con un EBITDA attestato tra gli 8 e i 10 milioni di euro.

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