Report Luiss sul gioco: nel 2020 è cresciuto il settore online

Il report annuale sul gioco d’azzardo in Italia della Luiss Business School ha messo in evidenza un forte calo del settore agenzie fisiche rispetto al gambling online nel corso del 2020.

Gioco fisico in drastico calo: le conclusioni della Luiss

Il logo dell’Università Luiss, una ragazza che gioca a casinò online

Report Luiss: in tempo di pandemia, cresce il gioco online.

Non c’è stata pace nel corso del 2020 per la rete italiana di agenzie fisiche che si occupano di gioco d’azzardo, casinò e scommesse. È quanto è emerso dal consueto appuntamento annuale con il report sul gioco d’azzardo redatto dalla Business School della Luiss, prestigioso ateneo privato di Roma.

Un calo che era atteso, visto anche il trend degli ultimi anni, ma la cui intensità è stata resa oltremodo drammatica dai lockdown seguiti alla pandemia di Covid-19 che hanno duramene colpito il settore. Nel report, tra le altre cifre e numeri, colpisce il calo di 7,5 miliardi della spesa complessiva del settore, che è passato dai 17,5 miliardi del 2019 ai 10 miliardi dello scorso anno.

A risentire maggiormente di questa tendenza sono stati soprattutto i settori delle scommesse, del bingo e delle Awt/Vlt, mentre altri giochi come lotterie, Lotto, Superenalotto e giocate ippiche hanno invece mantenuto il trend negativo degli ultimi anni, ma senza drastici cali.

La necessità di regole condivise

Ad avvantaggiarsi di questa situazione delle agenzie fisiche è stato il settore del gioco online. Un trend che si è consolidato ancora di più rispetto agli anni precedenti: in particolare, rispetto al 2019 sono state le scommesse online e i casinò online a conoscere gli aumenti maggiori.

A margine della presentazione del report sul gioco, nel corso del convegno “Il gioco in Italia, tra legalità e illegalità” organizzato sempre dalla Luiss Business School, c’è stato spazio anche per le parole del sottosegretario del Ministero dell’Economia e della Finanza, Claudio Durigon.

L’esponente del MEF ha messo l’accento su una resistenza ideologica di una parte della politica verso il settore del gioco d’azzardo, che non ha aiutato il governo a prendere provvedimenti per aiutare tempestivamente il settore in crisi. Durigon ha anche sottolineato l’esigenza di una legge quadro per il comparto che possa dare regole certe per combattere l’illegalità.

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