Olanda: la gambling commission dura contro il marketing illegale

In Olanda, alcuni siti scommesse hanno pensato bene di sfruttare il coronavirus per impostare campagne di marketing discutibili, con l’intento di promuovere bookmaker online privi di licenza sfruttando improbabili slogan quali “scommesse a prova di covid-19”. La gambling commission però è intervenuta duramente.

Una campagna pubblicitaria di cattivo gusto

La bandiera dell'Olanda

Mano pesante della Gambling Commission olandese contro i bookie che facevano pubblicità illecita.

Nonostante la tragedia che ha colpito il mondo in questi mesi, e che peraltro ancora continua a imperversare in diverse aree del pianeta, sembra che non manchino nemmeno nel mondo delle scommesse online imprenditori privi di scrupoli e disposti a tutto pur di promuovere il loro prodotto.

È accaduto di recente in Olanda: la KSA, la gambling commission del paese dei tulipani, è intervenuta con durezza dopo aver constatato la presenza di campagne di marketing all’insegna di improbabili “scommesse corona-free”, “betting a prova di covid-19” e altre amenità per promuovere siti scommesse illegali.

Senza por tempo in mezzo, la KSA ha emesso 14 sanzioni verso altrettanti operatori scommesse per questo marketing illegale a tema corona virus. Si tratta di una serie di pubblicità comparse a partire dallo scorso mese di marzo, e che facevano appunto leva sull’epidemia per promuovere piattaforme online, a scapito delle agenzie terrestri, forzatamente costrette al lockdown.

Già in primavera, la reazione della KSA (acronimo di Kansspelautoriteit) era stata violenta e indignata, con le parole del suo presidente, René Jansen, che aveva definito “inaccettabile” un marketing di questo tipo:

Gli scommettitori sono attirati da offerte definite “corona-free”. Si tratta di un fatto riprovevole: chiunque si comporti in questo modo, provider, bookmaker o agenzie pubblicitarie, potrà contare sulla reazione della KSA.René Jansen, CEO, KSA

Le sanzioni comminate

E in effetti Jansen non ha parlato invano. La KSA ha imposto a ognuno dei 14 operatori sanzionati il pagamento di una multa periodica, avente la doppia funzione di punizione e di deterrente per eventuali simili future campagne marketing.

Il doppio intento della gambling commission olandese è proprio quello di bloccare l’ideazione di campagne pubblicitarie scorrette e basate su pubblicità ingannevole. Se la sanzione non dovesse avere seguito e le campagne dovessero continuare, viene spiegato in una comunicazione ufficiale, una ulteriore multa verrà comminata e, a prescindere dalle sanzioni, questo genere di pubblicità illegale è stato immediatamente fermato.

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