La FA inglese sanziona Yerry Mina per violazione di regolamento

La federazione calcistica inglese ha sanzionato il difensore dell’Everton FC per violazione del regolamento sulle scommesse della Premier League. Il giocatore avrebbe infatti sponsorizzato un bookmaker in Colombia.

Yerry Mina-Football Association: il caso

Il logo della Football Association, la maglia da gara dell'Everton

La FA ha multato Yerry Mina dell’Everton.

Che la FA (Football Association, ovvero la federazione calcistica inglese, abbia regole ferree, è risaputo. A farne le spese questa volta è stato Yerry Mina, difensore dell’Everton FC, diventato celebre per i 3 gol segnati con la Colombia agli ultimi Mondiali di Russia 2018. La FA avrebbe sanzionato il calciatore sudamericano con una multa da 10.000 sterline, pari a circa 11.000 euro.

Mina, secondo quanto emerso dall’indagine condotta dalla federazione inglese, avrebbe violato il regolamento, e nella fattispecie la regola E8 (1), che vieta a giocatori tesserati in Inghilterra di pubblicizzare a titolo personale operatori di gioco d’azzardo. Il difensore dei Toffees avrebbe infatti prestato la sua immagine come testimonial per il marketing del bookmaker colombiano Betjuego. Sembrerebbe però che Mina, accortosi di aver violato le regole della FA, abbia subito richiesto la rimozione delle sue immagini correlate a questo allibratore, devolvendo poi i proventi della pubblicità in beneficenza.

Violazioni delle regole FA sulla pubblicità, i precedenti illustri

Yerry Mina non è però il primo giocatore del campionato inglese ad essere incappato in questa violazione. Le regole sulle scommesse sono infatti molto rigorose in Inghilterra. Quest’anno era già toccato a Daniel Sturridge, ex attaccante del Liverpool, ora passato in forza ai turchi del Trabzonspor, finito sotto i riflettori della Football Association per una simile violazione. All’attaccante di origini giamaicane era però andata decisamente meno bene: ad una multa di 75.000 sterline, pari a oltre 84.000 euro, era stata infatti aggiunta una sospensione di sei settimane.

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