Il gambling in Svezia non cresce: ne approfitta il mercato nero

Niente crescita per il mercato del gambling svedese nel corso del 2020. Bene il settore online, ma il comparto è stato penalizzato dal mancato contrasto al gioco illegale. Ecco tutti i dati dello scorso anno.

Il gambling non sfonda in Svezia

La bandiera della Svezia, un pallone e un campo da calcio, dei ragazzi che gioiscono

Il mercato del gambling in Svezia nel 2020.

La Swedish Gambling Authority (SGA) ha pubblicato da poco i dati complessivi sul gioco d’azzardo in territorio svedese nel corso del 2020. L’intero comparto legale ha generato lo scorso anno entrate per 24,7 miliardi di corone svedesi, pari a 2,4 miliardi di euro. Rispetto ai dati relativi al 2019, il mercato del gioco legale ha quindi conosciuto una leggera flessione, calcolata nell’ordine dello 0,4%.

A tenere a galla il settore ci ha pensato soprattutto l’industria del gioco online, che ha rappresentato da sola 15,2 miliardi di corone, ovvero quasi due terzi del giro di affari complessivo. Il dato disaggregato parla poi di 5,5 miliardi di corone provenienti dalla lotteria statale e dalle slot machine, con i giochi di pubblica utilità che si sono invece fermati a 3,6 miliardi di corone.

Lo strumento dell’autoesclusione dal gioco d’azzardo, servizio attivo anche in Italia eì disponibile in Svezia tramite il registro dello Spelpaus fornito dall’authority locale, aveva registrato a fine 2020 ben 59.000 cittadini svedesi, saliti a quasi 61.000 all’inizio di marzo 2021.

Colpa del gioco illegale?

Il gioco d’azzardo è storicamente molto radicato in Svezia, paese nel quale hanno sede diverse compagnie di gaming e operatori attivi nel settore, molti dei quali quotati alla borsa di Stoccolma. Al 1. marzo 2021 erano ben 100 le società che detenevano una licenza di gioco attiva, 70 delle quali anche per le scommesse e i casinò online.

Per questo motivo, la mancata crescita del settore nel corso dell’anno passato ha fatto sorgere diversi interrogativi negli organi competenti. Al netto delle ripercussioni dovute alla pandemia, che hanno colpito in modo particolare le agenzie fisiche e le sale giochi, la SGA ha provato a dare una risposta citando uno studio di H2 Gambling Capital.

Secondo questa ricerca, nel quarto trimestre del 2020 tra i 613 e i 724 milioni di corone sono stati generati da società sprovviste di licenza di gioco svedese, quindi nei fatti illegali. H2 Gambling Capital avrebbe stabilito tra i 2,4 e i 2,8 miliardi di sterline il giro di affari complessivo delle società offshore in Svezia. Un problema che ha attirato anche l’attenzione del ministro per gli affari sociali, Ardalan Shekarabi, che lo scorso febbraio ha però negato la necessità di leggi speciali per affrontare il problema.

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