I parlamentari italiani spingono per riformare il gioco d’azzardo

In Italia il numero di licenziatari potrebbe diminuire di due terzi entro un paio di anni. La proposta di legge è già in parlamento, tuttavia, la sostituzione di Claudio Durigon ha rallentato il procedimento.

Allontanato Claudio Durigon, chi lo sostituirà?

Ragazzi che scommettono, bandiera italiana.

In Italia meno licenze per il gioco d’azzardo.

In Italia i parlamentari stanno spingendo per una nuova regolamentazione del settore del gioco d’azzardo. Al momento, siamo in attesa di capire se gli emendamenti proposti per la ristrutturazione saranno recepiti come una misura politica nella prossima Legge di Bilancio. Claudio Durigon, l’ex sottosegretario al Tesoro, sembra abbia già fatto una proposta per “riorganizzare il gioco d’azzardo italiano”, anche se non se ne ha conferma.

Tuttavia, Durigon il mese scorso è stato costretto a lasciare il parlamento, perché sembra avesse rilasciato delle dichiarazioni poco appropriate nei confronti di Benito Mussolini e il regime fascista. Il parlamentare per mesi aveva fatto pressione al fine di sostenere le modifiche al gioco d’azzardo in Italia, ma a quanto pare ci sarà uno stop.

Nonostante il Leghista avesse fatto molti progressi con i colleghi deputati del Movimento Cinque Stelle, ora probabilmente bisognerà cominciare da capo. Il Parlamento italiano, infatti, ha deciso di sostituirlo con un altro deputato della Lega: uno tra Edoardo Rixi e Massimo Bitonci. Sebbene la Lega sostenga la riforma del gioco d’azzardo in Italia, bisogna capire se verranno sostenuti gli emendamenti proposti da Durigon.

Riduzione dei licenziatari entro il 2023

Sembra proprio che la pandemia abbia colpito ogni settore, anche quello del gioco d’azzardo. Il report pubblicato dall’ADM (Agenzia delle dogane e dei monopoli) ha rivelato quali danni il COVID-19 ha inflitto al gioco d’azzardo italiano, da cui deriva la maggior parte degli introiti dello Stato.

Il documento specifica che le entrate sono diminuite del 33%, pari a 12,9 miliardi di euro, mentre le scommesse totali sono diminuite del 17%, pari a 75 miliardi di euro. Quello più colpito, è stato il settore “reale”, poiché i possessori di casinò, sale bingo, slot-VLT e ippica, hanno dovuto obbedire ad ordini di blocco molto severi.

Intanto, l’ADM dovrebbe rivedere le concessioni dei negozi di scommesse italiani, che al momento è stata rinviata al 31 ottobre. Questa revisione avrà un impatto importante soprattutto su aziende come Eurobet, Sisal, Lottomatica e Snaitech. La richiesta del governo italiano all’ADM è quella di ridurre l’attuale mercato da 120 licenziatari a 40, entro il 2023.

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