Gioco sicuro, EGBA e ESSA sempre in campo contro l’illegalità

Uno studio dell’EGBA mostra come nell’Unione Europea ci sia ancora molto da lavorare per offrire più protezione ai giocatori online e delle regole uniformi tra i diversi paesi membri. Il report trimestrale dell’ESSA sul match-fixing conferma dati di sostanziale continuità con l’anno passato.

Gioco online, EGBA: più protezione a chi gioca online

Il logo di ESSA e il logo di EGBA, delle racchette da tennis, delle palline da tennis, delle banconote in euro di diversi tagli

EGBA e ESSA contro illegalità e match-fixing.

L’EGBA (European Gaming & Betting Association), sulla scorta di uno studio pubblicato dalla City University di Londra, ha recentemente sottolineato come la regolamentazione europea sul gaming online sia inadeguata e possa esporre i giocatori a situazioni rischiose. L’EGBA ha da tempo fornito agli stati membri dell’Unione Europea delle linee guida in merito, ma dallo studio è risultato che la Danimarca è il solo stato ad averle recepite completamente.

Dei 28 stati membri, 23 prevedono leggi che costringono gli operatori del settore a fornire servizi di autoesclusione. Di questi però solo 14 stati hanno avviato dei registri unici nazionali in tal senso. Tre paesi (Irlanda, Slovenia e Paesi Bassi) inoltre non hanno allo stato attuale nessuna legge che regola il gioco online.

Le reti di sicurezza di base, come i registri di autoesclusione, dovrebbero essere adottate da tutti gli stati membri al fine di garantire un livello minimo di protezione per coloro che hanno o sono a rischio di comportamenti problematici.Maarten Haijer, segretario generale dell’EGBA

Match-fixing, ESSA: nel 2018 segnalazioni stabili rispetto allo scorso anno

Anche l’ESSA, l’ente internazionale che vigila sull’integrità delle scommesse, ha recentemente pubblicato i dati del suo ultimo report con focus sul fenomeno del match-fixing. Nell’ultimo trimestre del 2018 sono stati rilevati dall’ente 83 casi sospetti, che vanno ad aggiungersi ai 184 dei primi tre trimestri per un totale di 267 casi annuali.

Il risultato è in linea con quello dell’anno precedente, nel quale furono rilevati 266 possibili situazioni illecite. Se da un lato le cose non sono peggiorate, questo dato indica però che, nonostante gli sforzi profusi, non sono stati compiuti sostanziali passi avanti. L’86% delle segnalazioni proviene da tennis (178) e calcio (52).

Al di fuori del tennis e del calcio, stiamo iniziando a vedere emergere nuove minacce come l’aumento del numero di avvisi sugli eSport.Khalid Ali, segretario generale dell’ESSA

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