Germania: bookies in subbuglio per la nuova legge sul betting

In Germania lo scorso 21 marzo è stato ratificato il Trattato Federale su gioco e scommesse nella sua terza versione. La nuova norma consentirà agli Stati federali che compongono il Paese di avere linee guida unitarie. Ci sono però proteste da parte degli addetti ai lavori, per la presenza di fatto di una doppia tassazione, ritenuta illegittima dai bookies.

Gioco e scommesse in Germania, una regolamentazione difficile

Il palazzo che ospita il Parlamento federale tedesco a Berlino e la bandiera della Germania

Proteste dei siti scommesse online tedeschi contro il nuovo sistema di tassazione sulle giocate stabilito dal governo.

La situazione politico-amministrativa della Germania, che prevede la divisione del territorio in Stati federali (Länder) è in alcuni casi motivo di conflitto, quando si tratta di leggi e normative, perché può capitare che manchi un indirizzo generale e che i vari Stati abbiano norme differenti tra loro, e non di rado in conflitto con quelle in vigore a livello nazionale.

È questo ad esempio il caso della normativa su gioco e scommesse, che da anni impegna politici ed addetti ai lavori nel tentativo di armonizzare le legislazioni locali con quella federale e, a un livello ulteriore, con quella europea.

Il 21 marzo, i presidenti dei vari Länder hanno approvato la terza stesura del Glücksspieländerungsstaatsvertrag, ovvero il Trattato Federale su gaming e scommesse, che dovrebbe finalmente dare una linea guida unitaria all’intero settore.

Cosa prevede il nuovo Trattato Federale e le proteste dei bookmaker

Rispetto alle precedenti stesure della legge, la nuova versione ha eliminato il tetto al numero di licenze previsto per gli operatori, che era stato stabilito in una quota-20: ogni bookie potrà quindi ottenere la licenza, a patto ovviamente di essere conforme ai requisiti minimi richiesti dalla legge. Altre criticità minori che erano state sottolineate dagli addetti ai lavori sono state in qualche modo emendate.

C’è però un punto della nuova norma che ha sollevato le accese proteste del Deutsche Sportwettenverband (DSWW), l’ente che raggruppa tutti gli operatori del settore scommesse. Essi sostengono infatti che il prelievo fiscale calcolato sul volume di gioco nelle agenzie di scommessa previsto dal nuovo trattato sia illegittimo, perché di fatto raddoppia la tassazione sul comparto. La tassa al 5% sulla raccolta, infatti, si sovrapporrebbe al prelievo per i betting shop che alcuni Länder, tra cui l’Assia, il Nord Reno-Westfalia e il Baden Wurttemberg, già applicano per le stesse attività, con un imponibile che oscilla tra il 3% e il 5% delle giocate.

L’iter del nuovo Trattato Federale

Perché la nuova norma entri in vigore occorrono adesso alcuni passaggi fondamentali. La legge dovrà passare al vaglio della Commissione Europea, che si riunirà ad aprile. Nel migliore degli scenari possibili, l’approvazione di Bruxelles dovrebbe arrivare entro maggio e divenire effettiva nel Land dello Schleswig-Holstein (il primo Stato federale che aveva impugnato le precedenti norme) nello stesso periodo. Entro la fine di quest’anno, poi, dovrebbe iniziare il processo di assegnazione delle nuove licenze e avvenire la ratificazione della legge anche da parte di tutti gli altri Länder. Dal 1° gennaio 2020, infine, il Trattato sarà operativo con validità transitoria di un anno, e le licenze verranno erogate.

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