Bulgaria, il governo ha deciso: sciolta la gambling commission

Decisione inattesa e per molti versi sorprendente, quella del parlamento della Bulgaria, che nei giorni scorsi ha approvato una legge che prevede lo scioglimento della locale gambling commission e il trasferimento delle sue funzioni alla Agenzia delle Entrate, in attesa della istituzione di una Agenzia Statale per il gambling.

La decisione del parlamento bulgaro

La bandiera della Bulgaria

Il governo bulgaro ha deciso di dismettere la gambling commission.

In un momento di grande fermento nazionale (il Paese vive delle enormi manifestazioni di protesta nelle piazze, le più grandi dalla fine del regime socialista) ma anche di nuova escalation del numero di contagi da covid-19, il parlamento della Bulgaria ha approvato una legge che non mancherà di scatenare ulteriori polemiche nello stato balcanico.

Nei giorni scorsi, infatti, l’Assemblea Nazionale ha approvato una legge che prevede lo scioglimento della gambling commission, l’organo analogo alla nostra Agenzia Dogane e Monopoli e che vigila sugli aspetti normativi e la erogazione delle concessioni di gioco in un mercato scommesse particolarmente vivace, nei betting shop prima ancora che nel comparto online.

Tutte le funzioni della gambling commission bulgara passeranno ora alla locale Agenzia delle Entrate. Si tratta di uno step intermedio, però, almeno secondo il quotidiano online Sofia Globe, perché in seconda lettura è stata approvata anche una appendice alla legge su gioco e scommesse, che prevede la formazione di un nuovo ente regolatore, l’Agenzia Statale per il Gambling.

Le conseguenze a breve termine

Nel dispositivo di legge, però, non viene indicata una deadline precisa, per la formazione della Agenzia Statale. Di conseguenza, a tempo indeterminato sarà l’Agenzia delle Entrate, che in Bulgaria farà da ente regolatore per betting e gioco, online e nei casinò terrestri.

La legge prevede anche un’ulteriore novità, per bookmaker e casinò: viene istituita infatti una tassazione del 10% sui ricavi degli operatori, i cui fondi verranno utilizzati per supportare iniziative culturali nel Paese: una vera e propria tassa per la cultura.

Oltre alla dismissione della gambling commission (il cui nome è DKH, Dŭrzhavna komisiya po khazarta), ente presieduto al momento da Maria Filipova, il Parlamento doveva votare su una ulteriore proposta di legge che prevedeva che solo hotel a 5 stelle e resorts potessero fungere da casinò e betting shop fisici, ma l’Assemblea Nazionale (formata da 240 parlamentari) ha bocciato la proposta.

Va comunque precisato che gli stessi responsabili dell’Agenzia delle Entrate hanno specificato che il processo di trasferimento delle competenze è ancora in pieno svolgimento, e che la legge non ha ancora terminato il suo iter di approvazione definitiva.

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