Recopa Sudamericana, la Supercoppa Europea del calcio bailado

Due delle squadre più forti del mondo sudamericano si sfidano, in partita di andata e ritorno, per aggiudicarsi il titolo di club più forte del continente. Una sfida affascinante: scopriamone anticipazioni e segreti.

Recopa Sudamericana 2024, è Ecuador contro Brasile

La Liga Deportiva Universitaria di Quito e il Fluminense si sfideranno, in partita di andata e ritorno, per la conquista della Recopa Sudamericana, la Supercoppa Europea del mondo sudamericano. Giunto all’edizione numero 32, questo trofeo si gioca, proprio come la Supercoppa del nostro continente, in quanto prologo della stagione per club: in Sudamerica i campionati cominciano infatti a marzo, fine dell’estate nell’emisfero meridionale del pianeta.

La Recopa Sudamericana mette di fronte le squadre vincitrici della Coppa Libertadores, conquistata il 4 novembre 2023 dal Fluminense in finale contro gli argentini del Boca Juniors, e della Copa Sudamericana, vinta dall’LDU Quito lo scorso 28 ottobre contro i brasiliani del Fortaleza. La prima sfida si giocherà in terra ecuadoriana, il 22 febbraio alle 19.30 (sarà la mezzanotte e mezza del 23 febbraio in Italia), allo stadio Rodrigo Paz Delgado di Quito, davanti a 55.000 spettatori.

Giocatori in azione, logo Conmebol Recopa

Recopa Sudamericana 2024: le finali

Il ritorno è previsto per il 29 febbraio a Rio de Janeiro, nel catino infernale dello stadio Maracanà, 80.000 posti a sedere: calcio d’inizio alle 21.30 locali, dunque, a 00.30 dell’1 marzo in Italia. I precedenti fra Liga de Quito e Fluminense sono molti e ricchi di pathos: in totale le due squadre si sono affrontate otto volte, con quattro successi della squadra brasiliana, tre vittorie di quella ecuadoriana e un pareggio.

C’è però un dato che, sulla carta, per quanto riguarda i pronostici, farebbe pendere la bilancia dal lato dell’LDU Quito. Nei due precedenti che hanno visto le squadre affrontarsi in una finale (la Coppa Libertadores del 2008 e la Copa Sudamericana del 2009) gli ecuadoriani sono sempre usciti vincitori. Nel caso della Libertadores 2008, si trattò peraltro di un successo storico, con il primo trionfo di sempre di un club dell’Ecuador nella più prestigiosa competizione per club del continente sudamericano.

Di quella mitica squadra che si trasformò in leggenda c’è ancora un giocatore che sarà presente anche in questa finale di Recopa Sudamericana 2024, il capitano Alexandre “Dida” Dominguez. 292 presenze con la maglietta bianca dell’LDU Quito, Dominguez era allora era in rosa, appena ventunenne, come portiere di riserva, mentre questa volta scenderà in campo da titolare.

Come arrivano le squadre alla finale della Recopa

Il Fluminense ha già cominciato la sua stagione regolare ed è in testa nel campionato Carioca, la competizione dello Stato di Rio De Janeiro che si gioca dal 7 gennaio al 17 aprile, con 6 vittorie e 3 pareggi, tre punti davanti al Flamengo (che ha però una partita in meno). Nell’ultima sfida, giocata fuori casa contro il Madureira, ha portato a casa un risicato 1 a 0 schierando una formazione piena di rincalzi, in una partita che è comunque servita a tenere alta la concentrazione in vista della finale di Recopa.

Dall’altra parte l’LDU Quito è ancora nella fase di preparazione e ha giocato otto amichevoli in tre settimane, tutte con tempi di trenta minuti, una scelta che di sicuro non aiuterà gli ecuadoriani, che si presentano alla sfida con il Fluminense senza aver messo nelle gambe, negli ultimi tre mesi, nemmeno un match da novanta minuti.

Inoltre, mentre sulla panchina del Fluminense siede stabile dal 2022 Fernando Diniz, considerato uno degli allenatore emergenti del calcio brasiliano più interessanti in circolazione, a guidare l’LDU Quito è arrivato da pochissimo Josep Alcacer, giovane tecnico spagnolo alla sua prima vera esperienza come tecnico di un club di elitè e che, peraltro, non potrà seguire la finale della Recopa Sudamericana dalla panchina, in quanto non in possesso della necessaria licenza Conmebol.

La squadra brasiliana parte insomma nettamente favorita, anche in virtù di una rosa che può contare su un mix di esperienza e talento formato da vecchi senatori come l’ex Real Madrid Marcelo e l’ex Juve e Fiorentina Felipe Melo, insieme a ragazzi giovani come il ventunenne John Kennedy e il diciassettenne Kaua Elías.

La LDU Quito ha visto invece arrivare proprio due giorni fa Alex Arce, ventottenne attaccante paraguaiano che lo scorso anno ha siglato 26 gol in 32 partite con la maglia degli argentini dell’Independiente Rivadavia, salito in Primera Division, il massimo campionato argentino, dopo la conquista della Primera Nacional, la serie B locale.

Su di lui girano molte delle speranze per la stagione degli ecuadoriani, che hanno perso il totem Paulo Guerrero, che a 40 anni suonati ha deciso di tornare a giocare, per un ultima stagione, nel suo Perù, nel club Cesar Vallejo, con sede a Trujillo.

Sulla carta, la sfida è insomma molto sbilanciata sul fronte del brasiliani, per quanto riguarda il pronostico, ma sarà tutto da vedere; la Recopa Sudamericana ha abituato a grandi sorprese e gli ecuadoriani hanno dalla loro i due precedenti in finale. Arbitra l’andata il colombiano Andrè Rojas: buona finale!

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