Ricerca identifica i fattori di rischio per le donne nel gioco

Una approfondita ricerca, commissionata da GambleAware e condotta da IFF Research e Università di Bristol, con la collaborazione di GamCare, offre un quadro completo dei fattori di rischio per le donne nel gioco d’azzardo.

Interessante ricerca su donne e gioco d’azzardo

Donna triste con in mano uno smartphone, logo GambleAware

Donne e gioco d’azzardo: i fattori di rischio

Si sa che l’Inghilterra è la patria del gioco d’azzardo, ma il paese britannico è anche all’avanguardia nella ricerca sulle tematiche di maggiore urgenza e attualità, come ad esempio quelle del gioco problematico. Una recente ricerca di GambleAware si è occupata specificamente delle donne, del loro rapporto con il gioco e dei possibili fattori scatenanti di comportamenti a rischio.

Lo studio, commissionato da GambleAware e condotto da IFF Research insieme all’Università di Bristol, con la consulenza di GamCare, fa luce sugli elementi che contribuiscono a coinvolgere le donne in attività di gambling. Le prime osservazioni riguardano le spinte psicologiche, che portano alla ricerca del brivido che si trova nel gioco. Per molte donne, l’azzardo è una fuga da emozioni negative come stress e noia.

Un’altra scoperta molto interessante che emerge dallo studio “British Women and Gambling” è relativa alla componente sociale, molto più rilevante di quanto si possa immaginare. Molte donne si rivolgono al gioco d’azzardo per stringere, consolidare e mantenere relazioni con amici, conoscenti, colleghi e persino familiari. Un terzo driver è poi quello economico, e gioca in ruolo cruciale come incentivo per le donne a giocare.

Il gioco patologico ha differenze di genere?

La ricerca condotta in Inghilterra è solo l’ultima di un filone scientifico sempre più ricco, perché negli ultimi anni la sensibilità sul tema della fragilità della persona verso le dipendenze è in aumento, e l’industria del gaming fa la sua parte nella prevenzione e nel contrasto della dipendenza da gioco. Ci sono anche contributi italiani alla ricerca sulle differenze di genere nel gioco patologico.

Ad esempio, le donne sono attratte più facilmente degli uomini da lotterie e slot machine, mentre sono tendenzialmente meno attirate da giochi di abilità e giochi di carte. Di conseguenza, è possibile restringere il campo anche riguardo ai possibili accorgimenti da prendere in considerazione, in una prevenzione del gioco problematico più specifica per gli individui di sesso femminile.

La stessa ricerca inglese individua alcuni punti chiave e uno riguarda le pubblicità. Messaggi promozionali veicolati da testimonial famose come attrici, influencer o atlete, sono fattori che possono facilmente diventare incentivo a continuare e possibilmente a intensificare le attività di gioco. Ciò costituisce un rischio ancora maggiore, quando le donne identificano il gioco anche come strumento per provare a migliorare la propria condizione economica.

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