Kean e non solo: chi sono i giocatori che hanno detto di no ai soldi arabi

Le proposte di contratti milionari, quasi sempre, riescono a convincere anche i calciatori più ambiziosi a spostarsi nel campionato saudita. C’è, però, chi preferisce continuare a giocare nel calcio che conta: ecco una carrellata.

Contratti arabi, quello che il denaro non può comprare

Quattro nomi: Darwin Nunez, Theo Hernandez, Mateo Retegui, Kingsley Coman. Sono giocatori, tutti ampiamente Under 30, che nella sessione di calciomercato estiva 2025 hanno deciso di trasferirsi nel campionato saudita, abbandonando carriere di alto livello in Europa per accettare contratti, che, per tutti e quattro, si aggirano intorno ai 20-25 milioni di euro a stagione.

Difficile giudicarli, si tratta di moltissimi soldi e bisogna trovarsi nella situazione di riceverla, un’offerta del genere, prima di poter dare la propria opinione. Quello che però si può sicuramente fare è sottolineare la scelta dei giocatori che invece hanno deciso di rifiutare le offerte milionarie del campionato saudita, scegliendo di rimanere in contesti tecnici e sportivi più competitivi.

Moise Kean

I calciatori che hanno detto no alle cifre arabe

Il nome che nell’ultima sessione di calciomercato è girato moltissimo sui giornali italiani per aver rifiutato un’offerta molto pesante arrivata dall’Arabia Saudita è quello di Moise Kean. L’attaccante della Fiorentina, 19 gol in 36 partite nella stagione 2024/2025 con la maglia Viola, ha deciso, a 25 anni, di restare in un campionato d’elitè, invece che andare a svernare fra Riad e Jeddah.

L’attaccante azzurro avrebbe rifiutato un’offerta dell’Al-Qadsiah (dove si è accasato il compagno di nazionale Retegui), che sarebbe stato pronto a pagare i 52 milioni di clausola rescissoria e a garantirgli un contratto triennale intorno ai 20 milioni di euro.

Anche Al-Hilal era piombato sul calciatore, con una proposta fino a 25 milioni, ma Kean ha preferito rimanere a giocare in Europa, rinnovando il suo contratto con la Fiorentina, che si aggirava intorno ai 2 milioni di euro a stagione, e rinunciando quindi, stante la nuova cifra da 4 milioni l’anno del suo accordo con i Viola, a 15 milioni di euro a stagione.

Quello di Kean non è però stato il rifiuto più eclatante dell’ultima sessione di calciomercato. Robert Lewandoski, attaccante trentasettenne del Barcellona, avrebbe infatti rifiutato, secondo quanto fatto trapelare dal suo agente, una proposta monstre da 100 milioni di euro l’anno fattagli recapitare da un club di cui Pini Zahavi, il suo procuratore, non ha però voluto svelare il nome.

Molto più trasparente è stato Bruno Fernandes, che ha rigettato una proposta da 120 milioni per tre anni arrivatagli dall’Al Hilal di Simone Inzaghi. Il capitano del Manchester United, fra i centrocampisti più influenti della Premier League, ha spiegato di voler continuare a giocare ad alto livello e di voler rimanere in Inghilterra anche per evitare alla sua famiglia un cambio di vita che sarebbe, evidentemente, radicale.

Sulla stessa linea d’onda si è trovato l’ex compagno di squadra Marcus Rashford, che aveva ricevuto offerte da addirittura tre diversi club sauditi, tutte oltre i 30 milioni di euro l’anno, ma ha preferito compiere una scelta totalmente opposta: accettare di ridursi del 30% il suo stipendio da 16 milioni di sterline l’anno per andare a giocare in uno dei club più prestigiosi al mondo, il Barcelona.

Trasferimenti di mercato, anche i tifosi contano

Tornando al campionato italiano e a rifiuti eccellenti di calciatori della Serie A ad offerte arrivate dal mondo arabo, viene in mente la storia di Paulo Dybala, che ad agosto 2024 rifiutò un contratto triennale da 80 milioni propostogli dall’Al-Qadsiah per rimanere a Roma alla Roma, convinto, fra le altre cose, dal grande affetto dimostratogli dai tifosi giallorossi.

Bella anche la storia di Alex Baena. Il centrocampista spagnolo, 24 anni, all’epoca al Villareal (in estate è passato all’Atletico Madrid), lo scorso gennaio aveva rifiutato un’offerta da 18 milioni di euro l’anno arrivatagli dall’Al Ahli, che avrebbe inoltre pagato una cifra vicina ai 65 milioni per il suo cartellino.

La scelta di Baena, chiaramente, aveva caricato i tifosi del “Sottomarino Giallo”, che per mesi gli hanno dedicato il coro “Alex Baena uno di noi”, sottolinenando la scelta del ragazzo non solo come una decisione di cuore, ma anche di rispetto, in qualche modo, per il calcio e per il suo talento.

Se la storia degli ultimi anni, insomma, è piena di calciatori che cedono di fronte alle offerte pazzesche dei club sauditi, è giusto dare risalto anche a chi invece va in direzione contraria. E, nel tempo, sono tantissimi i nomi, grandi e piccoli, che hanno rifiutato l’Arabia.

Lionel Messi, Ousmane Dembelè, Jamie Vardy, Luka Modric, Sergio Busquets, sono solo alcuni dei nomi che, tempo, hanno deciso di rifiutare trasferimenti nel calcio arabo, preferendo rimanere in campionati competitivi o, alternativamente, di spostarsi in realtà più comode, come quella degli Stati Uniti.

Mauro Mondello: redattore di sitiscommesse.com
Mauro Mondello

Le analisi sportive di Mauro Mondello sono plasmate da un’esperienza giornalistica di livello internazionale (The Guardian, La Repubblica, L’Ultimo Uomo) e dal prestigio di un passato come Yale World Fellow. Porta questa prospettiva unica nel suo ruolo di voce autorevole di Talkbet&Risposta e offre pezzi di approfondimento che coniugano dati, storie e spessore.

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