I guadagni di Sinner nel 2025 e il confronto con i Fab 3
Proviamo a fare i conti in tasca al fenomeno altoatesino, che nell’ultima stagione, nonostante il caso Clostebol, è riuscito ancora a migliorarsi, portando a casa premi e contratti da capogiro. Il nostro studio e il confronto con i Fab 3 nello stesso momento di carriera.
Sinner VS Nadal, valanga di premi
Il 2025 di Jannik Sinner è stato decisamente un saliscendi sulle montagne russe. Partito con la straordinaria conquista dell’Australian Open, vinto per la seconda volta consecutiva, il ragazzo di San Candido si è poi dovuto fermare sino a maggio per il caso Clostebol, scontando una squalifica che di fatto lo ha portato a giocare “appena” dodici tornei nella stagione appena terminata.
Eppure, nonostante abbia giocato “solo” 12 tornei, invece dei 16 del 2024, vincendone 6, invece degli 8 successi della stagione scorsa, Jannik è riuscito a portare a casa, solo in quanto a premi sportivi, 2 milioni e mezzo di dollari in più.
Ci è riuscito, principalmente, grazie a uno stato di grazia che lo ha portato in finale in 10 delle 12 competizioni giocate, con gli unici nei di Halle a giugno, quando subito dopo la delusione del Roland Garros venne battuto agli ottavi da Bublik, e di Shanghai, con il ritiro, ancora agli ottavi, contro l’olandese Griekspoor, uscendo dal campo appoggiandosi alla racchetta.
Arrivare fino in fondo in quasi tutte i tornei ha inevitabilmente fatto salire la raccolta montepremi, portando Sinner a quota 19 milioni e 114 mila dollari, anche sopra a Carlos Alcaraz, che nel 2025 di milioni di dollari ne ha invece guadagnati 18.8.
Una maniera affascinante di mettere in prospettiva l’annata di Jannik Sinner può essere quella di affiancarla ai tre grandi del tennis contemporaneo, cioè a dire Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic, andando a pescare i dati relativi ai guadagni nello stesso momento di carriera nel quale è oggi il tennista italiano: l’ottava stagione sul circuito ATP.
Partiamo da Rafa Nadal. Il maiorchino nella sua stagione numero otto da professionista, nel 2008, a 22, ebbe davvero una grandissima annata. Si portò a casa otto titoli, fra cui Roland Garros, Wimbledon e il torneo olimpico di Pechino.
Sulla carta i suoi guadagni da premi ATP per quella stagione ammontarono a circa 7 milioni di dollari, ma la realtà è che se avesse giocato quella stessa stagione, in termini di risultati, nel 2025, avrebbe portato a casa circa 22 milioni, visto che nel frattempo i premi nel circuito sono cresciuti di oltre tre volte.
Interessante è anche dare un’occhiata alla cifra complessiva che Rafa Nadal aveva portato a casa nel 2008 dall’inizio della sua carriera. Jannik Sinner, alla sua ottava stagione, può contare su un prize money complessivo, nei suoi otto anni da professionista, da 56.6 milioni di dollari.
Nello stesso momento della carriera, invece, Rafa Nadal aveva vinto circa 20 milioni di dollari in premi, complessivamente, che considerati effettuando un calcolo proporzionale simile a quello fatto per l’annata singola poche righe fa, ci porta a un totale praticamente identico a quello di Jannik Sinner oggi: 57 milioni di dollari.
Federer, Djokovic, gli sponsor
Effettuando lo stesso confronto realizzato poco sopra fra Sinner e Nadal, ma prendendo come riferimento quello che in molti considerano il più grande giocatore di tennis della storia, Roger Federer, le cose si fanno ancora più interessanti.
Federer nel 2004, a 23 anni, nella sua ottava stagione, portò a casa 6.3 milioni di dollari, in un’annata memorabile, con undici tornei vinti e i successi agli Australian Open (in finale contro Marat Safin), a Wimbledon (in finale contro Andy Roddick) e agli US Open (in finale contro Lleyton Hewitt).
Se Federer avesse giocato la stessa, assurda stagione, nel 2025, alla fine avrebbe guadagnato, solo in premi ATP, circa 23 milioni di dollari, calcolando una crescita di 3.6x nei montepremi dei tornei negli ultimi vent’anni.
Di nuovo, non siamo molto lontani dai guadagni 2025 di Jannik Sinner, e se prendiamo la cifra complessiva guadagnata da Roger Federer nei suoi primi otto anni di carriera, 13 milioni di dollari, e la proiettiamo al periodo 2018-2025, scopriamo che la stima aggiornata ci porta a circa 40 milioni, ben al di sotto nei 56.6 di Jannik. Federer, infatti ebbe un avvio di carriera un po’ lento, esplodendo soltanto fra la sua sesta e la settima stagione da professionista.
Certo, per mettere a fuoco in maniera davvero completa l’annata 2004 di Federer c’è anche da sottolineare come all’epoca fosse il dominatore assoluto, visto che Nadal e Djokovic stavano per affacciarsi al grande tennis. Basti pensare, in questo senso, che il ranking ATP di fine 2004 vede Federer davanti di oltre 3000 punti rispetto al secondo in classifica, Andy Roddick.
L’ultimo confronto fra i guadagni in premi sportivi di Jannik Sinner nella stagione 2025 e quelli di un grande del passato lo facciamo con Novak Djokovic, che nel 2010, a 23 anni, non ebbe però una grande annata, vincendo appena due tornei, Pechino e Dubai, ma arrivando in finale agli US Open e iniziando la sua scalata da antagonista alla coppia Federer-Nadal.
Ebbene, nel 2010 Djokovic guadagnò 4.2 milioni di dollari, che proporzionati alla crescita dei montepremi ATP sarebbero stati nel 2025, con gli stessi risultati, 9.5 milioni, ben al di sotto di quanto guadagnato da Sinner. C’è da dire che in quella stagione, come in tante a venire, Djokovic doveva battagliare contro Nadal e Federer, che nel 2010 vinsero tutti gli Slam e molti degli tornei 1000.
Un ultimo passaggio per chiudere in maniera completa il discorso relativo ai guadagni di Jannik Sinner riguarda la sua galassia di partnership che si è ancora di più rafforzata nel corso dell’ultima stagione tennistica, frutto, anche, della vittoria nel torneo di Wimbledon, il più iconico dei tornei di tennis.
Nel 2022, il suo main sponsor, Nike, gli ha fatto firmare un megacontratto da dieci anni e 150 milioni di euro. Una cifra pazzesca, ma che ha permesso a Nike di assicurarsi uno dei talenti più emblematici dello sport mondiale per un decennio. Allora, Sinner avrà ancora “soltanto” 31 anni, e già questo dà la dimensione di cosa sta facendo questo ragazzo.
Gli altri partner di Sinner forse più noti al pubblico sono i brand del lusso Gucci e Rolex, con le borse glamour sfoggiate dal tennista sui campi da gioco e gli orologi indossati durante le premiazioni, e poi le aziende italiane del mondo enogastronomico Lavazza, De Cecco, Parmigiano Reggiano.
Ma non è tutto qui. Ci sono anche, infatti, la collaborazione con Formula 1 come “Friend of F1” il programma per avvicinare i più giovani al mondo delle corse automobilistiche d’elite e poi gli accordi commerciali con Fastweb, Alfa Romeo, la mitica Figurine Panini, la banca IntesaSanPaolo, le cartiere Pigna 1839, Enervit, Technogym, l’azienda cosmetica La Roche-Posay del gruppo L’Oreal.
Infine, c’è Head, l’azienda austriaca che fornisce a Sinner le racchette: l’altoatesino ha sempre e solo giocato con il loro materiale tecnico e il contratto che lo lega all’azienda con sede nel paesino di Kennelbach scadrà nel 2031.
Tutte queste partnership, secondo le stime, portano i guadagni da sponsor di Jannik Sinner intorno ai 45 milioni di euro, cui vanno poi addizionati eventuali bonus presenti nei contratti, gli introiti legati alle presenze televisive, le royalties sui prodotti che sfruttano la sua immagine e poi i tornei esibizione. Vittorie come quella al Six Kings Slam di Riad, in Arabia Saudita, non avranno infatti portato particolari vantaggi sportivi, ma hanno aggiunto al portafoglio del tennista italiano un assegno da 6 milioni di dollari.
Insomma, a conti fatti, la cifra portata a casa complessivamente dall’azienda Jannik Sinner nel 2025 si avvicina, facendo una stima abbastanza credibile, intorno ai 70 milioni di euro, cui chiaramente vanno dedotte le tasse, che nel caso dei tornei vanno sempre pagate nei paesi nei quali si gioca: niente male, davvero.
Le analisi sportive di Mauro Mondello sono plasmate da un’esperienza giornalistica di livello internazionale (The Guardian, La Repubblica, L’Ultimo Uomo) e dal prestigio di un passato come Yale World Fellow. Porta questa prospettiva unica nel suo ruolo di voce autorevole di Talkbet&Risposta e offre pezzi di approfondimento che coniugano dati, storie e spessore.

De Laurentiis rinviato a giudizio: come cambiano le quote Scudetto
Novità Eurobet: ecco Football Trends su tutti i dispositivi Retail
Le più grandi rivalità nella storia dello sport
L’effetto domino che fa alzare le quote dell’Italia dopo il “no” di Musetti