UK: chiude il sito GambleAware, paladino del gioco responsabile

Dopo 23 anni di attività, il sito GambleAware chiuderà definitivamente nel marzo prossimo. Si tratta di un servizio che ha affiancato negli anni decine di migliaia di utenti con consigli e supporto sul gioco responsabile.

Fine di un’era in UK: chiude GambleAware

Logo di GambleAware

La tutela del gioco responsabile UK passa di mano

La data da segnarsi è quella del 31 marzo 2026. Quel giorno, dopo quasi 24 anni di incessante attività di supporto pubblico gratuito, chiuderà i battenti il sito GambleAware. Per chi non fosse pratico di vicende sul gioco d’azzardo in Gran Bretagna, si tratta di un sito di pubblico servizio, nato nel 2002 dal Gambling Industry Charitable Trust, divenuto poi Responsible Gaming Trust.

Come è facilmente intuibile, la nascita di questo sito di servizio e il supporto alla sua attività si devono a consorzi di operatori nel settore del gioco d’azzardo legale in Gran Bretagna. Questo è sempre stato un punto oggetto di diverse critiche, nei confronti di GambleAware che alcuni considerano troppo poco indipendente rispetto alla stessa industria del gioco che ne ha supportato la nascita.

Ad ogni modo, negli anni, GambleAware ha servito decine e decine di migliaia di utenti nei loro bisogni e fragilità, dispensando consigli e percorsi di uscita da potenziali situazioni a rischio di gioco problematico. Questo merito lo hanno riconosciuto tutti, compreso il ministro per il gioco d’azzardo, la baronessa Fiona Twycross, che ha approfittato dell’occasione dell’annuncio della chiusura per ringraziare GambleAware del grande lavoro svolto.

Il gioco responsabile e l’importanza della terzietà

Cosa succederà nel Regno Unito dal 1 aprile 2026? Ci sarà un processo di transizione, che poi sfocerà in un nuovo soggetto. Il DCMS (Department for Digital, Culture, Media & Sport) ha individuate nel National Health Service (NHS, la sanità pubblica Britannica) il soggetto che si occuperà di organizzare il nuovo servizio di supporto anti-ludopatie, in collaborazione con l’Office for Health Improvement and Disparities (OHID).

Gli inglesi hanno avvertito come prioritaria l’esigenza di una maggiore indipendenza dalla potenziale influenza da parte dell’industria del gioco, sulle attività di GambleAware. Del resto, accade qualcosa di simile anche in Italia, dove sono istituzioni statali a vigilare sul gioco responsabile. In particolare AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), che di recente ha rilasciato le linee guida per gli influencer.

Detto ciò, seppure l’esigenza di una maggiore indipendenza dall’industria del gambling sia più che comprensibile, ciò non toglie che la direzione presa dalla stessa industria debba essere sempre più quella della sostenibilità e di una auto-limitazione. Vanno in questa direzione quasi tutte le iniziative messe in campo dagli operatori e dalle varie sigle associative, che ormai da molto tempo spingono per dare vita a un ambiente di gioco sempre più sano.

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