Scommesse negli USA: a dicembre la decisione della Corte suprema

Il 4 dicembre il settore delle scommesse sportive negli USA potrebbe essere stravolto. Nell’ultimo mese del 2017, infatti, è prevista la sentenza della Corte Suprema in materia di gioco d’azzardo. Si discuterà circa il ricorso presentato dallo stato del New Jersey contro la legge del 1992 per la protezione professionale e amatoriale sportiva (PASPA, Professional and Amateur Sports Protection Act) che vieta le giocate online per poker e casinò fatta eccezione negli Stati del Nevada, Delaware, Montana ed Oregon.

Una sala scommesse americana

La Corte suprema si pronuncerà a dicembre circa il ricorso presentato dal New Jersey contro il divieto delle scommesse negli USA. ©Sports Information Traders

La sentenza non riguarderà solamente lo stato del New Jersey, in quanto se la Corte dovesse dare ragione ai ricorrenti, si creerebbe un precedente, scatenando una vera e propria reazione a catena in tutti gli Stati Uniti: potremmo di fatto assistere alla definitiva liberalizzazione del mercato delle scommesse sportive.

Il governatore del New Jersey, Chris Christie ha apertamente contestato la validità dell’atto, ritenendolo “incostituzionale”. Ma non è il solo ad appoggiare questo cambiamento: sono ben 20 gli stati in tutti gli USA che si sono espressi a sostegno dell’appello del New Jersey appoggiando l’abolizione del divieto di scommesse sportive. Organizzazioni come l’NFL, la NBA, l’NHL, la Major League Baseball, ma anche la Conferenza Nazionale delle Legislazioni Statali, l’Associazione Nazionale di Gaming dell’Indiana e l’Associazione Nazionale Collegiata Nazionale, hanno dato il loro sostegno alla causa.

Gli Stati maggiormente interessati alla legalizzazione del mercato delle scommesse sono: Connecticut, Colorado, Delaware, Indiana, Massachusetts, Michigan, Mississippi, Montana, New Jersey, Ohio, Pennsylvania, Virginia e West Virginia. Gli Stati in cui l’apertura del settore del betting appare invece altamente improbabile sono: Alaska, Hawaii, Carolina del Sud, Tennessee, Texas e Utah. Nel Nevada, uno dei 4 Stati in cui le scommesse non hanno vincoli così restrittivi, nel solo mese di agosto si sono registrati ricavi pari a 989,5 milioni di dollari (cira 840 milioni di euro): un aumento di quasi 130 milioni di dollari rispetto all’anno passato in cui i ricavi superarono gli 861 milioni di dollari.

Se la Corte Suprema darà ragione al New Jersey, assisteremo al più grande cambiamento nella storia del gioco negli Stati Uniti. La Regolamentazione serve inoltre per tutelare i giocatori che altrimenti si rivolgerebbero a un mercato parallelo, ma non autorizzato. David Rebuck, Director of gaming enforcement del New Jersey

David Rebuck si è dichiarato quindi speranzoso, vedendo nella volontà della Corte suprema di discutere la questione un grande passo avanti, offrendo alle parti interessate di fare finalmente chiarezza sulla questione. Secondo Rebuck, inoltre, la regolamentazione del mercato del gioco è diventata fondamentale vista l’evoluzione del mercato stesso con i daily fantasy sports, il gioco online e quello fisico.

La PASPA (Professional and Amateur Sports Protection Act), ossia la Legge Federale che vieta le scommesse che vieta le scommesse dal 1992, potrebbe essere abolita dopo che i giudici della Corte suprema si ritireranno per riesaminare la sentenza dell’ agosto 2016 della Corte d’Appello di Philadelphia, secondo cui un precedente statuto del New Jersey del 2014, permetteva di effettuare scommesse sportive nei casinò.

Negli USA sono almeno 32 gli Stati interessati alla legalizzazione delle scommesse e, secondo l’istituto di ricerca Eilers & Krejcik Gaming, il mercato che potrebbe superare i 6 miliardi di ricavi entro il 2023. Attualmente i dati a supporto indicano che gli scommettitori statunitensi fruttano ai bookmaker offshore circa 3 miliardi di dollari l’anno, mentre si stima che siano oltre 13 milioni gli scommettitori abituali che piazzano una scommessa su siti non autorizzati. A questo, se aggiungiamo gli scommettitori occasionali e chi effettua puntate collettive (con amici e parenti, cosa molto frequente negli Stati Uniti), si nota come il mercato abbia un potenziale ancora più importante. In merito si è espresso anche l’attuale presidente degli USA, Donald Trump, il quale è favorevole ad un’eventuale regolamentazione.

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