Meta, le nuove linee guida per la pubblicità al gioco d’azzardo
Meta ha ricalibrato la propria policy sulla pubblicità al gioco d’azzardo, in base ai paesi e relative normative in vigore. Ci sono le cosiddette “no-go zone” e paesi in cui è possibile, a determinate condizioni.
Meta vara le “no-go zone” per la pubblicità
Luglio del 2025 verrà ricordato come un mese molto importante, per il rapporto di Meta con la pubblicità al gioco d’azzardo. Il colosso dei social network, che possiede Facebook e Instagram, ha ricalibrato la propria policy in senso più che altro restrittivo. In generale, già in diversi Paesi del mondo l’advertising per il gambling necessita di autorizzazione preventiva da parte della stessa Meta.
Ci sono però altre zone in cui le restrizioni sono massime. Si tratta delle cosiddette “no-go zone”, ovvero Paesi in cui il gioco non è legalizzato o ha delle fortissime restrizioni, per i quali Meta impedisce la realizzazione di ads riguardanti gioco d’azzardo. Ad esempio, in Indonesia, Bangladesh e Arabia Saudita il gioco è totalmente vietato in ogni sua forma, e così la pubblicità sui social.
Ci sono poi Paesi in cui il gioco è ammesso, ma solo per gli stranieri e non per la popolazione locale. Tra questi Vietnam, Malesia, Egitto, Myanmar e Kirghizistan. Si possono invece chiedere autorizzazioni per diffondere messaggi pubblicitari, sempre a un’utenza maggiorenne, in Australia, Francia, Danimarca, Germania, USA, Svizzera e Regno Unito, dove peraltro c’erano state delle roventi polemiche di recente.
Pubblicità su Meta: come funziona in Italia
Anche in Italia è possibile richiedere e ottenere l’autorizzazione, da parte di Meta, per pubblicare inserzioni che promuovono a vario titolo gioco d’azzardo per soldi veri, siano esse scommesse online, casinò o altro. Nella apposita sezione del sito di Meta ci sono tutti i dettagli sulle modalità da espletare per ottenere l’autorizzazione.
Sia per Facebook che per Instagram, gli inserzionisti che avessero interesse in materia devono inoltrare la richiesta su Meta Business Suite, nella sezione “Autorizzazioni e verifiche”, selezionando “Richiedi autorizzazione”. Segue una serie di informazioni e documentazione legale da fornire, per comunicare al colosso fondato da Mark Zuckerberg gli estremi della licenza per il gioco a distanza rilasciata dall’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM).
Quindi, una volta che la richiesta viene esaminata insieme alla relativa documentazione, l’autorizzazione può essere concessa. Tuttavia, anche l’operatore che ottiene l’autorizzazione è sempre tenuto a evitare, nella maniera più assoluta, che gli annunci vengano mostrati a un pubblico minorenne. Queste regole potrebbero cambiare nel momento in cui venisse definitivamente abolito il Decreto Dignità, ma la ratio della tutela dei più deboli sarà comunque mantenuta se non rinforzata.