MEF al lavoro per aumentare la sicurezza dell’ambiente di gioco

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha costretto il MEF a stringere i tempi e lavorare a una norma che obbligherà i gestori dei pubblici esercizi che offrono connessione a internet a installare un software.

Lotta al gioco illegale: il MEF al lavoro

Calciatori che escono dallo schermo di un laptop e bandiera italiana

Un nuovo software di blocco per i locali pubblici

La lotta al gioco illegale non ha mai smesso di essere una priorità per tutti gli esecutivi italiani. A maggior ragione oggi, all’alba di un nuovo sistema con nuove concessioni, è necessario fare fronte comune. A tal proposito, da un potenziale “bastone tra le ruote” è arrivato invece un possibile catalizzatore, per il processo di tutela del gioco legale.

Nel luglio scorso, una sentenza della Corte Costituzionale aveva annullato il divieto totale, per esercenti e gestori di locali pubblici, di mettere a disposizione strumenti di collegamento al gioco online. Il divieto era contenuto nel Decreto Balduzzi del 2012, e con il suo annullamento si erano create delle pericolose condizioni di vuoto legislativo. Per questa ragione il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha accelerato i tempi.

I tecnici del MEF, al lavoro per la prima messa a punto della Legge di Bilancio che andrà approvata entro fine anno, stanno approntando una norma che verrà appunto inserita in quella che una volta si chiamava “Finanziaria”. Tale norma obbligherà i gestori dei locali pubblici, non solo che offrono gioco ma anche semplici internet cafè, a installare un apposito software.

Il software di blocco e il futuro del sistema

In attesa che tale norma venga inserita nella Legge di Bilancio, per la quale si iniziano a delineare i tempi, vediamo in cosa consisterà questo software. Si tratta di un qualcosa che deve ancora vedere la luce, perché è previsto che venga implementato dai tecnici dell’Agenzia Dogane e Monopoli e da Sogei. La sua funzione sarà quella di impedire l’accesso a siti non autorizzati.

I gestori dei locali che, a seguito dei controlli da parte della Guardia di Finanza o di funzionari ADM, risulteranno sprovvisti di tale software, saranno soggetti a sanzioni amministrative. Tali sanzioni sono destinate a crescere in presenza di prove di avvenuti collegamenti a siti off-shore, fino ad arrivare alla denuncia penale per i gestori nel caso in cui ci siano sistemi e terminali destinati appositamente a tali funzioni.

I controlli continueranno fino a che la norma verrà approvata, anche perché il divieto di installazione di totem e dispositivi preimpostati per un accesso esclusivo al gioco online non è stato toccato dalla sentenza della Consulta. Adesso il vero lavoro sarà quello di preparare il terreno per garantire la sicurezza informatica nel gioco online e per garantire la tutela di quegli operatori che hanno investito milioni per le nuove concessioni.

Arianna Venegoni: Senior editor di sitiscommesse.com
Arianna Venegoni

Caporedattrice di sitiscommesse.com, Arianna Venegoni supervisiona e scrive i contenuti del sito. Il suo background integra la conoscenza del betting internazionale data da esperienze all’estero, alla scrittura editoriale maturata per importanti testate come Tremilasport e Cosmopolitan. È host dei podcast Talkbet e Talkbet&Risposta, dove unisce passione e competenza sportiva.

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