Lotto: anche Sisal in corsa nella gara per la nuova concessione

Dalla nuova concessione per il Lotto, il Governo pare voler monetizzare molto bene. Ecco perché si è deciso di anticipare al 2024 la gara per l’assegnazione, a cui parteciperà anche Sisal. E i prezzi saliranno.

Nuova concessione Lotto: Sisal c’è

Biglietto del Lotto, logo Sisal

Nuova concessione Lotto: c’è anche Sisal

Il calciomercato fa scuola, anche nella politica. Sembra una battuta ma lo è solo parzialmente: se ormai è prassi che i procuratori dei calciatori battano cassa con largo anticipo sulle scadenze dei contratti dei loro assistiti, così sembra intenzionato a fare anche il Governo su un asset cruciale nell’industria del gaming: la concessione per la gestione del gioco del Lotto.

La scadenza naturale dell’attuale concessione, in mano all’ ex Lottomatica ora Igt, è il 2025. Tuttavia, l’Esecutivo Meloni ha deciso di anticipare i tempi per provare a monetizzare al massimo possibile questo asset, garantendosi così risorse per finanziare la Legge di Bilancio, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore. E le risorse potrebbero essere copiose, visto che alla gara si è ufficialmente iscritta anche Sisal, l’azienda made in Italy su cui potrete leggere informazioni più dettagliate nella nostra recensione di Sisal.

Nel 2015 Lottomatica sborsò 770 milioni di euro per 9 anni, da unico concorrente alla gara. Oggi la base d’asta, sempre secondo le stime del “Sole”, dovrebbe aggirarsi intorno ai 900 milioni. Tuttavia, la concorrenza dovrebbe portare a un notevole innalzamento del prezzo finale della nuova concessione per gestire il Lotto, che potrebbe arrivare facilmente a costare sul miliardo di euro.

Lotto e giochi: la nuova strategia del Governo

Nello scorso agosto, l’approvazione della Delega Fiscale dava il via al riordino del settore giochi e proprio in tale legge erano presenti delle linee guida. Queste sono improntate a maggiori tutele per i più deboli e a una stretta sui requisiti di trasparenza e legalità, ma sempre a parità di gettito, che è un po’ la formula magica.

Al Governo serve un settore gioco in salute, che produca introiti costanti per l’erario rimanendo sostenibile ma competitivo. E l’intenzione del MEF pare quella di usare questa gara per la nuova concessione del Lotto un po’ come un test. Se il prezzo finale sarà congruo, è credibile che venga usato lo stesso metodo anche per altre licenze, come Gratta e Vinci o altro.

Parliamo ad esempio delle concessioni per il gioco online, che scadono nel 2024. Sempre secondo Il Sole 24 Ore, l’idea sarebbe quella di fissare un prezzo tra i 6 e gli 8 milioni di euro per ogni singola concessione, ma sembra davvero troppo alto. Intanto, gli introiti della gara sul Lotto verranno ripartiti in due tranche, garantendo entrate erariali sia per il 2024 che per il 2025.

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