Concessioni a 7 milioni di euro in Italia, ma quanto costano all’estero?

Il riordino del gioco online è ormai approvato, seppur in via preliminare. Ma il prezzo per le nuove concessioni non si smuoverà dai 7 milioni di euro già decisi, in fortissimo aumento rispetto al passato.

Concessioni a 7 milioni in Italia: e all’estero?

Smartphone, pallone da calcio e bandiera UE

Aumento costi concessioni: è polemica

Nell’ultimo Consiglio dei Ministri del 2023 è stato approvato in via preliminare il tanto atteso riordino del gioco online. Al suo interno, è stato ufficializzato il prezzo per le nuove concessioni che verranno rilasciate per il gioco pubblico a distanza. Ogni singola licenza avrà un costo una tantum di 7 milioni di euro e una validità di massimo 9 anni, con esclusione del rinnovo.

Considerando che il prezzo precedente era di 250.000€, si tratta di un aumento di ben 28 volte. Molte proteste si sono sollevate, soprattutto dopo un’indagine di Logico (associazione italiana di operatori di gioco online) che ha svelato i costi delle concessioni in altri paesi europei. La differenza, effettivamente, è enorme. Si pensi alla Francia, dove il costo per le concessioni è stato abolito dal 2018.

Va detto che i francesi sono gli unici ad avere cancellato questo costo. Per rimanere in paesi limitrofi, in Spagna si pagano 10.870 euro all’anno per ciascuna licenza, più lo 0,00075% del volume di gioco raccolto dall’operatore. Nel paese iberico, la durata è di 5 anni per la licenza singola, 10 per quella generale. Nel vicino Portogallo i costi annuali arrivano a un massimo di 20.000 euro.

I costi negli altri paesi e il caso Germania

Guardando all’indagine di Logico, davvero non si trovano riscontri ai 7 milioni richiesti agli operatori italiani, a cui – val la pena ricordarlo – va aggiunto un canone annuo del 3% sul margine operativo netto. L’unico paese che vi si avvicina è la Grecia, in cui si paga un’iscrizione di 10.000€ più 5 milioni per ogni licenza (dalla durata di 7 anni) di tutti i giochi online.

La Germania ha invece una regolamentazione particolare, legata alla raccolta dell’operatore. Il costo per concessione varia dallo 0,2% della raccolta (se inferiore a 40 milioni di euro) a 185.000€ più lo 0,06% della raccolta, se essa è superiore a 130 milioni di euro. Il volume di raccolta è il riferimento anche in Gran Bretagna, dove i costi di assegnazione variano in base al GGV, da circa 50mila sterline annue a 200mila e oltre.

Ci sono poi sistemi semplicissimi, come in Romania dove si pagano 300.000 euro annui per concessioni decennali. In Olanda c’è un costo una tantum di 48.000€ per licenze quinquennali. A Malta le concessioni durano un anno e costano 25.000€. In Svezia si pagano circa €38mila annui per casinò e altrettanti per le scommesse, ma il costo scende a 67mila euro se si prendono entrambe.

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