Apple sul piede di guerra con l’UE per il Digital Markets Act

Da Cupertino si alza il livello di tensione tra Apple e l’Unione Europea. Il problema si chiama DMA, la legge sul digitale che – a dire del colosso statunitense – mette a rischio la sicurezza degli utenti.

DMA: perché Apple ce l’ha con l’Unione Europea

Una persona tiene in mano uno smartphone, logo dell’Unione Europea

Le policy “larghe” del DMA hanno innervosito Apple

L’oggetto del contendere è un acronimo: DMA. Dietro di esso si cela la legge dell’Unione Europea sui mercati digitali, ovvero il Digital Markets Act. La legge, approvata in primavera ed entrata in vigore nello scorso marzo, aveva come obiettivo quello di ridisegnare i confini del rapporto tra i consumatori del Vecchio Continente e le big tech. Il problema, secondo Apple, sta nelle policy approvate con questa legge.

La parola magica, per modo di dire, è “sideloading”. Con questo termine, si definisce il permesso di installare applicazioni tramite fonti esterne agli store tradizionali, o appunto da store alternativi. I rappresentanti di Apple hanno notificato tutto il loro disappunto alla UE, perché proprio il sideloading avrebbe aperto una porticina d’ingresso a categorie di app che normalmente sono escluse.

Si parla soprattutto di app di gambling e di quelle che propongono contenuti pornografici. La diffusione di queste app, arrivate grazie al sideloading anche nell’Apple Store di iOS, costituisce un pericolo per diverse categorie di soggetti deboli, minori ma anche adulti, oltre a rischi di frodi o malware. La presenza nel proprio store di questi contenuti indesiderati è considerata da Apple una conseguenza non intenzionale, causata proprio dal DMA.

Le ragioni di Apple e la piccata risposta UE

I ritmi delle big tech sono sempre vertiginosi e Apple non fa eccezione. Dopo la presentazione dei nuovi iPhone 17, l’azienda di Cupertino ha in serbo un nuovo evento di presentazione a ottobre. Anche in ottica del continuo lancio di nuovi prodotti, e dei relativi aggiornamenti, Apple è fortemente preoccupata da queste intrusioni che inquinano i suoi prodotti venduti in Europa.

Tra le criticità segnalate da Apple all’Unione Europea, ce n’è una che rende bene l’idea delle difficoltà. Apple sostiene che l’implementazione di diversi servizi innovativi per gli utenti europei sia stata fortemente ritardata dall’obbligo di compatibilità con altri sistemi. Inoltre, la possibilità di scegliere tra diversi store non rappresenta – secondo Apple – un miglioramento dell’offerta per il consumatore, ma solo maggiori rischi di diffusione di app contraffatte.

Una soluzione del problema non sembra peraltro vicinissima, anche perché la stessa Unione Europea non si è limitata a ricevere le accuse, ma le ha anzi respinte seccamente confermando che il DMA non verrà toccato. Secondo Thomas Reigner, portavoce UE per le questioni digitali, l’opposizione di Apple è solo strumentale, ovvero motivata molto più da interessi economici che da una reale percezione di rischio per gli utenti.

Sara Provasi
Sara Provasi

Sara Provasi, Casinò editor del sito, vanta un’esperienza consolidata nel settore con collaborazioni per GDC Group (Gambling.com) e Assopoker. Analizza meticolosamente bonus, giochi e termini e condizioni, garantendo guide sicure e un’attenzione costante al gioco responsabile.

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