USA, il gioco pubblico è un successo: +12% per la spesa legale

Puntare sul gioco legale? Una scommessa vincente. È quanto dimostra uno studio della New American Gaming Association, secondo cui gli appassionati statunitensi stanno spostando sempre più la loro attività di gioco dagli operatori illegali al gioco legale. Una lezione che molti governi dovrebbero tenere presente.

La ricerca della New American Gaming Association

La bandiera degli USA dipinta su un muro di mattoni

USA, il gioco legale è un successo: l’emersione è al 25%.

Sono stati resi noti nei giorni scorsi i risultati di una ricerca indipendente condotta dalla New American Gaming Association, relativa alle abitudini di gioco degli appassionati statunitensi. Si tratta di uno studio molto interessante, perché è solo da un paio d’anni, che la Corte Suprema USA ha annullato il cosiddetto PASPA, la legge che vietava, su quasi tutto il territorio, scommesse e gioco.

I risultati sono davvero molto confortanti per chi si è speso per l’abolizione della legge, perché mostrano chiaramente come gli utenti statunitensi stiano sempre più spostando le loro attività di gioco dagli allibratori illegali alle piattaforme legali.

I numeri parlano chiaro: la spesa media verso la rete illegale è calata del 25%, mentre quella verso la rete legale è salita del 12%. Il dato è su base annua, e si riferisce agli Stati in cui le scommesse sportive sono state legalizzate a partire dal 2019.

Cosa ha generato questo importante spostamento? La fiducia nel pagamento delle vincite, per il 25% degli utenti interpellati, la certezza di operare nella legalità (20%) e il desiderio di utilizzare per le proprie giocate un bookmaker fornito di licenza ufficiale (19%).

Il sondaggio è stato realizzato tra il mese di dicembre 2019 e quello di gennaio di quest’anno, su un campione di 3.451 intervistati (adulti di età superiore a 21 anni, suddivisi in vari sottogruppi).

Altri dati forniti dal sondaggio

Ci sono anche altri numeri, nel sondaggio realizzato dalla New American Gaming Association (AGA), che evidenziano il ruolo positivo esercitato dalla gestione a livello dei singoli stati del settore. Al momento, 18 Stati (più il Distretto di Columbia) offrono scommesse sportive legali; altri quattro se ne aggiungeranno nei prossimi mesi.

Prima dell’arrivo della pandemia di corona virus, il 2020 sembrava avviato a diventare un anno da record: a gennaio e febbraio erano stati infatti scommessi legalmente 3.5 miliardi di dollari (1.9 nello stesso bimestre del 2018). Rispetto a prima del lockdown, 22.4 milioni di cittadini USA possono accedere al betting sportivo.

Da quando il PASPA è stato annullato, negli USA sono stati scommessi legalmente più di 22 miliardi di dollari, con un aumento delle entrate fiscali per i governi statali e locali pari a circa 200 milioni di dollari. Legalizzare, dunque, è una operazione win-win: per gli appassionati, che non corrono più rischi di truffa, e per lo Stato, che incassa.

Si tratta di una lezione che tutti i governi dovrebbero tener presente, anche se naturalmente ogni situazione fa caso a sé, e soprattutto, per essere applicata, ha bisogno di un mercato sostenibile, in cui formazione e informazione siano la priorità. In questo senso, i divieti totali di comunicazione e promozione (ben diversi dalle restrizioni sulla natura e la qualità degli spot) possono rivelarsi un errore, perché più che vietare sarebbe opportuno promuovere il gioco legale e responsabile, in un clima di collaborazione con media e forze dell’ordine.

Il dato sull’illegalità

Un altro aspetto che emerge dalla ricerca è che, sebbene il pubblico degli appassionati a stelle e strisce preferisca di gran lunga gli operatori legali, esiste comunque una grossa sacca (il 52%) di intervistati che ammette di aver scelto bookmaker illegali.

Ciò è dovuto soprattutto alla confusione su quali siano gli operatori autorizzati: il 55% degli intervistati che ha avuto a che fare con bookie illegali era convinto di aver invece giocato legalmente. Il caos normativo, insomma, genera danni, perché gli operatori illegali traggono vantaggi dai consumatori inconsapevoli, come ha spiegato Bill Miller, CEO e Presidente di AGA.

Gli operatori illegali e offshore continuano a trarre vantaggio dai consumatori inconsapevoli. Questo fenomeno è peggiorato ulteriormente durante il lockdown, con i bookmaker non regolamentati che offrono quote su tutto, dalle condizioni meteorologiche ai modelli di migrazione degli squali al fatto che il matrimonio dei tuoi amici sopravviverà alla pandemia.Bill Miller, CEO, AGA

“Offrire ai consumatori alternative convenienti rispetto al mercato illegale, come le offerte mobili regolamentate e gestite attraverso quote competitive – ha continuato Miller – è la chiave per far passare gli scommettitori ai canali legali”.

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