Crescita della spesa e del mercato del gioco online in Italia

Nello spazio di 8 anni, dal 2016 al 2024, l’incidenza del gioco online sulla spesa globale del settore in Italia è passata dal 5% al 24%. Un processo che molti avevano previsto, ma che il Covid ha accelerato.

Mercato del gioco online: una crescita verticale

Utente con laptop e bandiera italiana

Come è cambiato il mercato del gioco in Italia

L’era digitale ha incredibilmente accelerato tutto, rendendo anche quelli del “come eravamo?” momenti a scadenza molto breve. Ogni cosa cresce a velocità inimmaginabile fino a 25-30 anni fa, e questo vale anche per il mercato del gioco. In Italia veniva regolamentato solamente all’alba del nuovo millennio, mentre l’online ha iniziato a prendere piede nella seconda metà degli anni 2000. Il salto di qualità, però, è successivo.

Prendendo come termine di paragone un anno in cui il gioco online era già un mercato abbastanza maturo in Italia, ovvero il 2016, si scopre che l’incidenza del gioco a distanza sul Gross Gaming Revenue (GGR, ovvero la spesa che corrisponde alla raccolta meno le vincite erogate) complessivo del settore è passata dal 5% al 24% del 2024. Una crescita di quasi 5 volte nello spazio di appena 8 anni.

Da questo punto di vista, l’Italia ha il dato più alto di quasi tutti gli altri partner europei. Prendendo in esame lo stesso periodo, l’incidenza dell’online sul GGR è cresciuta di 2,5 volte in Spagna, 2,3 in Francia e 1,5 volte nel Regno Unito: la media in Europa è di 2,7. L’unico Paese ad aver fatto segnare una crescita più impetuosa dell’online, nel detto periodo, è stato il Portogallo con 8,7.

Perché l’online cresce, ma il retail non muore

Anche solo sfogliando l’ultimo Libro Blu rilasciato da ADM, si capisce che qualcosa sta cambiando. Ci sono dati, tuttavia, che fanno riflettere su una certa particolarità dell’Italia in questo periodo storico dell’industria del gioco pubblico. Si potrebbe pensare che accanto alla forte crescita dell’online vi sia un crollo del comparto retail, ovvero il gioco fisico, ma non è così e il segreto sta in una parola: omnicanalità.

Prendendo l’anno 2019, il valore della spesa del gioco online era di 1,9 miliardi. Nel 2024, tale valore è schizzato fino a 5 miliardi. Ma cosa è successo nel frattempo? Nel 2019, il 66% del mercato era occupato da aziende omnichannel, ovvero che hanno strategie combinate sia per l’online che per il gioco fisico/retail. Tale quota, nel 2024, è salita fino al 72%.

Ciò significa che gli operatori dediti al solo gioco online sono scesi al 28%, in Italia. Se andiamo a confrontare il dato già letto in precedenza, ovvero l’incidenza del 24% del gioco online sulla spesa globale, scopriamo che è sotto la media europea (37%) e ad altri Paesi come Regno Unito (57%), Portogallo (43%) e Francia (25%). L’Italia è pertanto una sorta di portabandiera della strategia omnicanale.

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