Tennis, Jonathan Gray nominato CEO dell’organismo anticorruzione

Continua la lotta alla corruzione e al match fixing nel tennis mondiale. È di qualche giorno fa la nomina a CEO della Tennis Integrity Unit, il massimo organo anti-frode di questo sport, di Jonathan Gray, che entrerà in carica nel febbraio 2020 e che si impegnerà nell’evoluzione dell’ente in una organizzazione anti-combine più ad ampio raggio.

Le mosse della TIU contro corruzione e doping

Una tennista in azione

La Tennis Integrity Unit (TIU) nomina Jonathan Gray come suo primo CEO.

Risale allo scorso settembre, la notizia secondo la quale il Tennis Integrity Supervisory Board (un organismo indipendente che coinvolge Federazione internazionale, ATP, WTA e i board dei quattro tornei del Grande Slam) ha deciso di unire l’azione del Programma Anti-Corruzione nel Tennis con quella del Programma Anti-Doping, per promuovere un’azione a 360° e quindi più coordinata nella battaglia per un tennis più all’insegna dell’integrità. Lo sport di Nadal e Federer, infatti, è purtroppo uno di quelli che fanno registrare più casi, annualmente, tanto di match-fixing quanto di atleti “pizzicati” con sostanze proibite nel corpo.

Va inquadrata all’interno di questo scenario, la nomina, nei giorni scorsi, di Jonathan Gray a CEO della Tennis Integrity Unit (TIU), l’organismo che si concentra appunto sui fenomeni di corruzione nello sport di palline e racchette. Il manager entrerà in funzione nel febbraio 2020, e guiderà lo sviluppo dell’ente verso una nuova identità, più legata alla lotta per l’integrità nel tennis a vasto raggio.

Il compito di Gray sarà quello di integrare le esistenti normative anti-doping nel tennis entro nuove strutture legali, che avranno la responsabilità di controllare l’integrità in questo sport a più livelli. Per farlo, dovrà interagire con il direttore del TIU, Nigel Willerton, e con un team di intelligence formato da investigatori e specialisti nella formazione. In merito alla sua nomina, Jennie Price, membro indipendente del Tennis Integrity Supervisory Board, ha dichiarato:

Jonathan era il candidato più forte per tutta una serie di ragioni. È perfettamente allineato con la nostra volontà di creare il migliore e più innovativo ente anti-corruzione nello sport. Le sue qualità e la sua esperienza saranno vitali nell’aiutare il tennis a realizzare questa ambizione.Jennie Price, Membro indipendente, Tennis Integrity Supervisory Board

Jonathan Gray, un identikit

Un vero “duro” nella lotta alla corruzione e al malaffare, Jonathan Gray. Un lungo passato nell’esercito britannico, con venti anni di esperienza sul campo quale comandante delle operazioni a Belfast e in Iraq, oltre che attivo in vari scenari, dai Balcani alle Falklands, dal Canada all’Europa, prima di essere nominato CEO della Tennis Integrity Unit è stato per 14 anni senior partner di Control Risks, una società di consulenza specializzata nell’analisi costi-benefici a livello globale. Queste le parole da lui pronunciate dopo la nomina:

Questa è una opportunità più unica che rara per combattere corruzione e doping dal uno scenario come quello di uno sport globale quale il tennis. Credo fortemente in uno sport pulito e “fair” e condivido lo sforzo del tennis nel raggiungere i più alti standard possibili di integrità. Voglio costruire una casa forte sulle solide fondamenta rappresentate dal lavoro fatto in questi anni.Jonathan Gray, CEO, Tennis Integrity Unit

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