Scommesse sportive e Nazionali, i numeri del rapporto FIGC 2019

Nazionale maggiore, Europei Under 21 e Mondiali femminili: sono questi i grandi protagonisti del 2019, a livello di raccolta per le scommesse sportive riferite alle squadre nazionali. È quanto afferma la Relazione di attività 2019 della FIGC, che per il quinto anno ha esaminato il rapporto tra betting e rappresentative nazionali.

Il rapporto tra squadre nazionali e scommesse sportive

Il logo della FIGC e sullo sfondo calciatori che esultano dopo un gol

Europei Under 21 e Mondiali Femminili gli highlights delle scommesse sulle Nazionali nel 2019.

Spesso siamo abituati ad associare le scommesse sportive principalmente agli eventi che coinvolgono squadre di club, non fosse altro che perché sono naturalmente molto più numerosi e frequenti. Però anche le rappresentative nazionali costituiscono una bella “fetta” della spesa per il betting degli appassionati.

La Relazione di attività della FIGC si incarica proprio, dal 2015, di comunicare in che modo gli eventi relativi alle squadre nazionali (principalmente di calcio, ma non solo) “pesano”, in termini di raccolta, sulle scommesse dei nostri connazionali. Nei giorni scorsi è stata presentata la relazione per il 2019, molto interessante perché relativa a un anno privo di trofei legati alle nazionali maggiori come Mondiali ed Europei.

I numeri della relazione ci dicono innanzitutto che la Nazionale guidata da Roberto Mancini, e non è certo una sorpresa, fa la parte del leone. Nel 2019, le 10 partite disputate dagli Azzurri hanno raccolto in media oltre 2.5 milioni di euro a match (corrispondenti a un gettito erariale di circa 700.000€). Per avere un’idea dei numeri, la Nazionale di basket ha “prodotto” 500.000€, quella di pallavolo 100.000€ e quella di rugby 10.000€.

La raccolta per i grandi eventi per Nazionali

Come precedentemente accennato, nel 2019 non si sono avuti né Mondiali né Europei, ma il calcio non è certo stato fermo, a livello di selezioni nazionali. Nella top ten della raccolta-scommesse derivante dalle competizioni per squadre nazionali compaiono 7 tornei calcistici. In testa troviamo i Campionati Europei Under 21 (62.5 milioni di euro di raccolta, 1.7 milioni di euro di gettito erariale), tallonati dai Mondiali di calcio femminile (53.1 milioni di euro di raccolta, 1.5 milioni di euro per l’erario), a testimonianza dell’enorme crescita del seguito del comparto femminile.

Per trovare la prima competizione non calcistica bisogna arrivare al sesto posto, occupato dai Mondiali di basket (21 milioni di euro di raccolta, 600.000€ di gettito).

La formazione nella lotta contro il match fixing

A margine dei numeri relativi alla raccolta scommesse per gli eventi legati alle Nazionali, la Relazione FIGC si è anche occupata dell’importantissimo capitolo legato alla formazione nella lotta per la prevenzione del match fixing.

È stata presentata l’attività della Federazione, che ha coinciso con due sessioni di formazione alla tutela dell’integrità delle competizioni, riservate alle Nazionali Under 19 maschile e Under 17 femminile. Un programma che ha interessato 200 atleti e atlete con un forte messaggio di tolleranza zero verso le combine e la necessità di tenere gli occhi aperti sui rischi di manipolazione degli incontri. Del resto parliamo di un settore, quello delle scommesse calcistiche, che ha visto aumentare di 5 volte la sua raccolta tra il 2006 e il 2019 (per farci un’idea, il tennis, secondo sport per raccolta, arriva a 60 milioni di euro, mentre il calcio è a quota 10.4 miliardi di euro).

La pubblicazione del nuovo Statuto Federale ha segnato anche, tra le altre delibere, l’introduzione del divieto di scommesse per tutti i tesserati FIGC (ovviamente anche in ambito femminile e giovanile), insieme ad altre importanti cambiamenti quali la tutela della maternità per le calciatrici, la reintroduzione della figura del Segretario Generale e la rappresentanza di genere nel Consiglio Federale.

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