Critiche sull’AGCOM: applicazione Decreto Dignità troppo severa

L’AGCOM è stata fortemente criticata per una sanzione amministrativa eccessivamente pesante nei confronti di una piccola testata online. Oggetto del contendere l’applicazione troppo severa del Decreto Dignità.

Un’ammenda troppo severa da parte dell’AGCOM?

Il logo dell’AGCOM e un laptop connesso ad un sito di scommesse

AGCOM e la pubblicità del gioco d’azzardo: interpretazione troppo severa?

Nelle scorse settimane ha provocato molto scalpore e critiche da parte degli editori e dei media italiani la decisione dell’AGCOM di sanzionare con una multa di notevole entità il giornale online Il Giunco. Questa piccola testata locale toscana ha ricevuto infatti dall’Autorità per la Comunicazione un’ammenda pari a 50.000€ in applicazione del discusso Decreto Dignità voluto dal Movimento 5 Stelle.

Questa ormai celebre normativa, introdotta nel 2019, vieta la pubblicità diretta o indiretta del gioco d’azzardo in Italia, con le restrizioni più severe in materia tra tutti i paesi dell’Unione Europea. La sua applicazione pertiene, come detto, all’AGCOM, authority amministrativa indipendente istituita nel 1997 dal primo governo Prodi.

Due pesi e due misure

Il Decreto Dignità inibisce gli inserzionisti digitali italiani dal mostrare “incentivi promozionali o messaggi pubblicitari” relativi a casinò o scommesse. Sul sito del giornale online toscano era invece presente un link che rimandava ad un sito di comparazione di operatori del gioco d’azzardo. Dunque, non una pubblicità vera e propria, ma una situazione che può essere considerata una zona grigia normativa.

Il polverone, se così si può definire, scaturisce dal fatto che la multa comminata a Il Giunco risulta sproporzionatamente sanzionatoria: la piccola testata giornalistica genera infatti meno di 100.000€ di entrate e l’ammenda di 50.000€ la priverebbe quindi di oltre la metà del suo fatturato. L’Autorità per la Comunicazione si è difesa dalle critiche affermando di aver applicato in questo caso la sanzione minima prevista dalla legge.

Tuttavia, come hanno fatto notare diversi osservatori, la stessa AGCOM aveva sanzionato Google Irlanda con una multa di soli 100.000€ per molteplici violazioni degli standard del Decreto Dignità: una sanzione relativamente innocua per il motore di ricerca di Mountain View. Gli operatori dei media digitali italiani hanno quindi chiesto all’authority di aggiornare i termini di pubblicazione del Decreto Dignità sulla pubblicità del gioco d’azzardo online.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati