La storia di Jake Paul, da stella di YouTube a pugile

Youtuber, attore, adesso addirittura boxeur: Jake Paul è oggi nella top 50 degli atleti più pagati al mondo e sta rivoluzionando il pugilato. Scopriamone storia e segreti in vista del suo match contro Mike Tyson.

Jake Paul: tutti lo odiano, tutti lo amano

Oggi qualcuno ha quasi dimenticato come ha avuto inizio il cosiddetto “fenomeno Jake Paul”, e allora vale la pena fare un passo indietro e rivisitare una carriera davvero particolare, soprattutto se si considera che questo ragazzo ha appena 27 anni.

Per uno dei padri fondatori di quella che oggi viene chiamata “influencer boxing” tutto è iniziato si una piattaforma di condivisione video che oggi non esiste più, Vine. Versione pionieristica di Tik Tok, quando questa applicazione chiuse i battenti nel 2017 il canale di Jake Paul aveva oltre 5 milioni di followers, mentre i video erano stati riprodotti addirittura più di 2 miliardi di volte.

L'influencer e pugile Jake Paul

La trasformazione di Jake Paul

Il passaggio a YouTube, insieme al fratello Logan oggi stella del wrestling WWE, diventa così naturale: Jake, con il suo Team 10, diventa un content creator che spazia dalla musica, ai challenge, alle acrobazie. In pratica costruisce uno dei primi collettivi di intrattenimento, un canale che oggi supera i 20 milioni di followers e che funzionava a partire da tutta una serie di avventure folli messe in scena nella villa affittata dai fratelli Paul.

Con il successo planetario arrivano ovviamente anche i problemi. Jake Paul prima comincia a collaborare con Disney Channel, poi viene mandato via per problemi sul set della seconda stagione di Bizaardvark, la serie che mette in scena tutte le follie messe in scena nella villa insieme al suo gruppo di amici.

Nel frattempo Paul, per non farsi mancare nulla, prima viene accusato di furto durante le proteste esplose in Ohio dopo l’assassinio da parte della polizia di George Floyd, quindi, nel 2021, deve difendersi da una denuncia per violenza sessuale lanciata nei suoi confronti dalla tiktoker Justine Paradise: in entrambi i casi, le accuse cadono.

È così che, fra una dichiarazione in cui dichiara che il Covid non esiste e un patrimonio che, nel frattempo, cresce fino a superare i 40 milioni di dollari (oggi sarebbero oltre 80…), si arriva alla follia suprema. Quella di sbarcare nel mondo del pugilato professionistico, insieme a tutto il suo baraccone di intrattenimento.

La boxe di Jake Paul: fra evitabili show e reale talento

Paul ha iniziato la sua carriera professionistica da pugile nel gennaio 2020, esordendo con un successo per KO tecnico, decretato dall’arbitro al primo round, contro un altro YouTuber, il collega AnEsonGib, inglese di origine saudita. Nel novembre dello stesso anno, in un altro incontro molto più simile a un video di intrattenimento su YouTube che a vera boxe, ha battuto in due round l’ex stella NBA Nate Robinson, crollata al tappeto per tre volte nel giro di pochi minuti.

Da lì in avanti Paul ha scelto sfidanti più consistenti, dedicandosi a combattere con lottatori ex MMA: non pugili quindi, ma comunque ragazzi abituati allo scontro fisico diretto. Ancora diverse vittorie messe in curriculum, da quella, facile, contro l’ex stella delle MMA Ben Askren al successo, più sudato, contro l’ex campione UFC Tyron Woodley.

Sulla carta, sembra tutto facile, ma c’è da dire che già queste due vittorie (escludiamo la prima sfida fra youtuber), le prime di Paul, avevano superato le aspettative di chiunque. Dobbiamo infatti considerare che comunque da una parte c’era uno youtuber alle prime esperienze di incontri di pugilato, dall’altro dei fighter non esperti di boxe, ma comunque abituati a salire su un ring.

Un’altra vittoria sorprendente, contro il grande campione brasiliano di UFC Anderson Silva, nell’ottobre del 2022, gli ha aperto la strada per il suo primo match contro un pugile vero. E che pugile! Parliamo infatti di Tyson Fury, uno dei migliori al mondo in attività. Un incontro assurdo, protagonista per giorni delle scommesse sulla boxe di appassionati e non, e conclusosi con una sconfitta ai punti, ma, di nuovo, un match nel quale Paul ha dimostrato di essere un pugile vero e non soltanto una macchietta youtube.

La tecnica di boxe di Jake Paul lo vede muoversi sul ring con buona agilità e grande capacità di mantenere l’equilibrio mentre sferra pugni potenti. Ha un buon gioco di gambe, contrattacca in ritmo, lancia colpi e ganci precisi, spesso prendendo di mira le aree vulnerabili del suo avversario. In difesa, anche se muove la testa con competenza, spesso resta invece scoperto. Ad ogni modo parliamo di un’atleta vero, capace di andare oltre lo spettacolo di intrattenimento.

Adesso, per lui, si avvicina però l’ennesimo match destinato a creare polemiche, una sfida contro il 57enne Mike Tyson, che ha deciso di tornare sul ring per un match di esibizione a quattro anni di distanza dall’ultima volta. Attirato da una borsa che, secondo le voci di corridoio, dovrebbe superare i 20 milioni di dollari. L’appuntamento con l’ennesimo mix di sport, intrattenimento e carnevalata è per il 20 luglio all’AT&T Stadium di Arlington, in Texas. Comunque vada, ormai possiamo dirlo, sarà un successo.

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