Tour de France femminile 2025: numeri e favorite
Questa corsa sta avendo un impatto enorme sul mondo del ciclismo femminile e l’edizione di quest’anno promette di essere uno degli eventi di categoria più straordinari di sempre. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Tour de France femmes 2025.
Il Tour femminile che cambia tutto
Per molti il Tour de France Femmes 2025 rappresenta un punto di svolta definitivo nel mondo del del ciclismo femminile. Nove tappe, dal 26 luglio al 3 agosto, con partenza a Vannes, in Bretagna, e arrivo a Chatel, per un percorso che attraverserà metà della Francia, senza giorni di pausa, in un’edizione chilometricamente davvero ambiziosa.
Si parla, infatti, di 1168 chilometri e di oltre 17.240 m di dislivello: un record nella storia del Women’s WorldTour. Per fare un esempio concreto, il Giro d’Italia Women 2025, vinto dall’italiana Elisa Longo Borghini, si è sviluppato su otto tappe, per un totale di 919 chilometri e 14.000 metri di dislivello.
Ai nastri di partenza ci saranno 154 cicliste, divise in 22 squadre, ognuna composta da 7 atlete ciascuna. Il percorso è di quelli “veri”. Ci saranno infatti due tappe di pianura, adatte alle velociste, tre frazioni in collina, e poi quattro giorni di montagna, due abbordabili e due durissimi.
Si parte con i 78.8 della tappa da Vannes a Plumelec, una frazione breve, ma con un finale su circuito che propone dei tratti molto nervosi, con la possibilità, quindi, di registrare degli attacchi, anche in considerazione del possibile vento, sempre in agguato in Bretagna.
Stessa situazione per la seconda tappa, 110 chilometri che si chiudono con una lieve pendenza: qui solo le velociste più esplosive potranno davvero giocarsela, qualora si arrivasse in volata. Terza e quarta tappa sembrano invece le frazioni più semplici, dove difficilmente avremo fughe.
La quinta e la sesta tappa, da Futuroscope a Guéret, 165,8 chilometri, e poi da Clermont-Ferrand – Ambert, 123,7 chilometri sono frazioni di che potrebbero regalare spettacolo, grazie a percorsi variati, molto adatti alle fughe. Qui potrebbe muoversi qualcosa per la classifica, anche se la sensazione è che le cicliste che puntano alla maglia gialla cercheranno di risparmiare le energie per il gran finale.
Settima, ottava e nona tappa sono infatti le frazioni nelle quali si deciderà il Tour de France. Nella giornata numero 7 si sale infatti verso le Alpi, affrontando ascese mitiche come il Col du Granier (11 km al 5,4 %). L’ottava frazione, da Chambery al Colle della Maddalena, è senza dubbio la tappa regina.
Sono 112 chilometri con 3500 metri di dislivello e tre salite che non si può che definire “bestiali”: il Col de Plainpalais (13,2 km al 6,3%), la Côte de Saint‑Georges‑d’Hurtières (4,8 km al 5,9%), e infine l’ascesa finale al Col de la Madeleine (18,6 km al 8,1%) con arrivo a Saint‑François‑Longchamp. Un percorso che metterà a durissima prova tutte le ambizioni di chi questo Tour de France femminile vuole portarlo a casa.
Infine, l’ultimo atto della corsa, un gran finale che vedrà le cicliste scalare il Col de Joux‑Plane (11,6 km al 5,5%): una possibilità di attacco importante per le atlete che vorranno provare spodestare la maglia gialla e cambiare all’ultimo respiro il destino del Tour de France Femmes 2025.
Le favorite del Tour de France 2025 femminile
La corsa 2025 sarà anche l’occasione per mostrare al mondo che il ciclismo femminile è una cosa seria. Ormai il gruppo, dal punto di vista dell’organizzazione, della tecnica di corsa, ha poco da invidiare ai colleghi uomini: basta vedere come sono strutturati gli arrivi in volata, con un lavoro tattico di grande precisione.
Può sembrare un dettaglio, ma è invece un elemento che conferma di come il livello si stia alzando e di come, allo stesso tempo, le atlete in grado di vincere siano sempre di più, a differenza del passato, quando giravano sempre gli stessi due-tre nomi.
La favorita per la corsa è probabilmente Demi Vollering. 28 anni, olandese, il Tour de France l’ha già vinto nel 2023, con due secondi posti nel 2022 e nel 2024. Da quest’anno è la capitana della FDJ‑Suez, una squadra che sembra avere qualcosa in più delle altre e che potrebbe permettere a Vollering di far pesare la sua completezza tecnica.
L’anno scorso, è bene ricordarlo, è stata sconfitta dalla polacca Katarzyna Niewiadoma per appena 4 secondi e dunque arriva al Tour con il dente molto avvelenato. Inoltre, la sua stagione, sinora, è stata davvero impeccabile, con le vittorie, Vuelta (la sua seconda consecutiva) e alla Vuelta a Catalunya, fra le tante.
Proprio Niewiadoma, campionessa in carica, sarà una delle sfidanti più accreditate. Non arriva, apparentemente, da una grande stagione, alla Vuelta è arrivata undicesima, ma guardando indietro non si può fare a meno di notare che nemmeno l’anno scorso la polacca arrivava al Tour sostenuta da grandi risultati.
Certo, nelle Classiche, in teoria la sua specialità, non ha brillato, ma insomma, va comunque tenuta d’occhio. Attenzione anche a Marlen Reusser, che al Giro d’Italia è arrivata seconda, dopo aver indossato a lungo la maglia rosa ed fosse la favorita. Certo l’assenza di prove a cronometro, di cui è specialista, non la favorisce, ma è una ciclista che può regalare sorprese.
Così come la nostra Elisa Longo Borghini, atleta esperta, capitana del del team UAE Team ADQ, è sicuramente da tenere a mente. Può centrare senza dubbio la top 5 e potrebbe quantomeno regalarsi un successo di tappa.
Altri nomi che potrebbero uscire a sorpresa dal mazzo sono Lotte Kopecky, campionessa del mondo, vincitrice al Giro delle Fiandre, che viene però da una stagione tribolata, soprattutto in montagna, dove non ha fatto vedere grandi cose. Occhio, fra le possibili sorprese, a Pauline Ferrand‑Prévot, che torna dopo un lungo infortunio e sulle tappe più dure potrebbe dare molto fastidio.