Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria accoglie Google Italy

A poco meno di due anni di distanza dall’ingresso nell’Alleanza Europea per l’Etica in Pubblicità (EASA), Google Italy ha ottenuto l’approvazione da parte del Consiglio Direttivo dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) di cui adesso è socio ordinario.

Google Italy per la pubblicità etica e sostenibile

Persona al computer, logo IAP, logo Google

Google Italy si associa all’IAP.

Si tratta di un importante traguardo per l’azienda, che entra così a far parte di una comunità che si propone come obiettivo concreto quello di regolamentare l’offerta commerciale sul web offrendo un servizio sostenibile e responsabile. Un passaggio che lo stesso presidente dell’IAP Mario Barbuto ha definito come storico, accolto con grande favore dall’organizzazione e che contribuirà a migliorare in modo netto la credibilità della pubblicità online.

Google Italia è la prima azienda digitale globale ad entrare a far parte dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, un passaggio doveroso e obbligato che come sottolineato dal Direttore Affari Legali della compagnia Marilù Capparelli servirà a mantenere – se non probabilmente ad aumentare – la credibilità delle pubblicità sul web nei confronti dei consumatori mantenendo lo stesso aperto e accessibile a tutti.

Da oltre 50 anni, l’IAP si impegna per tutelare consumatori e imprese fissando, tramite un ferreo codice di autodisciplina a cui aderiscono i principali operatori del settore, i parametri necessari a dare vita a pubblicità e comunicazioni commerciali oneste, veritiere e corrette in cui la trasparenza rappresenta una qualità fondamentale. Regole che vanno a vantaggio di tutta la comunità, dalle aziende ai destinatari finali delle pubblicità.

IAP, da oltre 50 anni a tutela del consumatore

La 1ª edizione del Codice IAP è datata 12 maggio 1966 mentre l’ultima, la 68ª, è in vigore dal 9 febbraio 2021 e si è nel frattempo adattata ovviamente ai tempi moderni comprendendo la sempre più frequente pubblicità in cui è possibile imbattersi navigando su internet. Motivo per cui è facile comprendere l’entusiasmo dopo l’ammissione di un’azienda di spessore come Google Italy.

Nel nostro Paese, l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria è intervenuto in numerose occasioni a tutela dei consumatori nel momento in cui un’offerta pubblicitaria veniva ritenuta, se non ingannevole, anche solo non sufficientemente chiara. I casi più recenti hanno riguardato il lancio della Fibra Iliad e la comunicazione riguardante l’efficacia dell’integratore alimentare per capelli Bioscalin Nova Genina della Giuliani, che avrebbe esagerato l’efficacia del prodotto rispetto agli studi effettuati.

È dunque facile comprendere come l’ingresso come socio ordinario di un’entità tanto importante quale Google Italy rappresenti un vero e proprio momento storico per l’IAP, da sempre attenta a controllare la correttezza delle informazioni offerte ai consumatori in ambito pubblicitario. E che da oggi potrà contare su un nuovo importantissimo alleato nella sua battaglia a favore di un sistema di offerte etico e conveniente per tutte le parti coinvolte.

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