Eredivisie 2024/2025, l’assurda stagione dell’Ajax

All’inizio della Eredivisie 2024/2025 i tifosi dell’Ajax, la più storica fra le squadre d’Olanda, avrebbero firmato per un secondo posto. Oggi, invece, sono in preda a uno psicodramma. Ma c’è tanto da salvare:scopriamo cosa.

Apocalypse Ajax

In redazione, quando all’inizio di aprile stavamo programmando un po’ di pezzi per i mesi a venire, avevamo deciso di lavorare su un testo contrassegnato dal titolo “Il ritorno dell’Ajax”. In quel momento l’Ajax era in testa alla classifica dell’Eredivisie, il campionato olandese, con ben 9 punti di vantaggio sul PSV Eindhoven, a cinque giornate dalla fine.

In questa situazione i modelli statistici avevano calcolato nel 99.3% le possibilità di portare a casa il torneo per la squadra allenata dall’italiano Francesco Farioli e le redazioni di tantissimi giornali sportivi in tutta Europa dedicavano, o programmavano di scrivere, pezzi sulla grande stagione dei Lancieri.

Logo Ajax

L’incredibile stagione dell’Ajax

Poi, però, è avvenuto l’incomprensibile. L’Ajax è riuscito a dilapidare tutto il vantaggio e a buttare via un titolo che sembrava già vinto, un’impresa al contrario che non era mai riuscita a nessuna squadra, né in Eredivisie, né nella storia dei cinque principali campionati di calcio in Europa (Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna in rigoroso ordine alfabetico).

Si è trattato, insomma, di una delle vicende sportive più psicodrammatiche degli ultimi anni, una debacle che resterà negli annali del calcio continentale e che ha portato Farioli a dimettersi, un giorno dopo la fine del campionato olandese, nonostante avesse incassato la fiducia della dirigenza Ajax per restare al timone della squadra anche nella prossima stagione.

Eppure, ha senso parlare della stagione della squadra di Amsterdam come di una stagione di rinascita, considerando da dove arrivava, cioè a dire da un 2023/2024 nel quale gli avvenimenti in casa dei Lancieri avevano raggiunto una dimensione apocalittica.

A tratti in lotta per non retrocedere, con il direttore sportivo Overmars licenziato a inizio stagione a causa delle numerose accuse di molestie rivoltegli da diverse dipendenti del club, l’Ajax versione 2024 era piombato in un vero e proprio incubo.

Oltre ad aver collezionato sia la striscia più lunga nella storia Ajax senza vittorie (dieci partite), che la più lunga serie di sconfitte consecutive di sempre in campionato (cinque), la squadra aveva infatti messo in bacheca anche il record per il più alto numero di gol mai subiti in un torneo (83), la prima eliminazione in coppa d’Olanda subita da una squadra di dilettanti da quando vi partecipa, e la sconfitta più rotonda di sempre (6-0) in Eredivisie, peraltro subita contro gli arcirivali del Feyenoord nel miti.

Insomma, Farioli era arrivato ad Amsterdam, nell’estate 2024, per ricostruire dalle ceneri e al di là dell’incredibile sequenza di risultati che gli hanno tolto la gioia del titolo, non si può certo parlare di “fallimento” per un secondo posto che riporta l’Ajax in Champions e un’onorevole eliminazione agli ottavi di Europa League contro un Eintracht Francoforte decisamente più quotato, in un ambiente che veniva da un anno come quello appena descritto

Ajax 2025/26, la strada è tracciata

L’addio di Francesco Farioli, a bocce ferme, è risultato meno calcolato di quanto molti avessero pensato. Appassionati e addetti ai lavori pensavano che fra le motivazioni che avevano spinto il tecnico italiano ad abbandonare la nave Ajax vi fosse un accordo con una squadra in Serie A o in Premier League: il suo nome, da metà maggio in avanti, è stato accostato ad almeno dieci diverse panchine.

La realtà però è che Farioli è rimasto a piedi, almeno per ora, e dunque è molto probabile che le sue dimissioni fossero sincere e rappresentassero piuttosto una diversità di vedute con la società apparsa via via più evidente nel corso della stagione. L’allenatore italiano chiedeva, una netta svolta sul prossimo mercato come base per rimanere, mentre ai piani alti dell’Ajax l’intenzione è di proseguire con gran parte della rosa attuale, senza particolari movimenti.

Farioli, ad ogni modo, ha fatto 22 punti in più del 2023/2024 ed è arrivato a un passo dal titolo nonostante una gruppo di giocatori tecnicamente molto inferiore rispetto a quello del PSV campione. Dal punto di vista tattico Farioli lascia una squadra che ha dimostrato più volte in stagione di aver assimilato una grande capacità di adattamento ai diversi momenti della partita, navigando alla grande nel caos fluido.

Costruzione dal basso molto ordinata, pressing alto, occupazione dell’area avversaria, attenzione difensiva (subito bollata come “Catenaccio” in Olanda), varietà di soluzioni nella strutturazione del gioco d’attacco, transizioni, riconquista, capacità di esporre i punti deboli degli avversari.

Sono tutti elementi che l’Ajax 2024/2025 di Farioli ha dimostrato di saper proporre in maniera competente per gran parte della stagione e da cui potrà ripartire per riprovare l’assalto al titolo nella prossima annata. Perdere uno scudetto come quello di quest’anno è doloroso, ma la buona notizia è che ha almeno messo le basi per riprovarci immediatamente.

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